Infrastrutture e opere pubbliche, nodo strategico per lo sviluppo del Paese

Fonte: Giornale Informazione Quotidiana. Dal Forum internazionale Ambrosetti European House 2019, tenutosi nei giorni scorsi a Cernobbio, e’ partito un messaggio inequivocabile: l’ investimento in infrastrutture e in opere pubbliche, e’ un nodo srategico per lo sviluppo del Paese.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Dal Forum internazionale Ambrosetti European House 2019, tenutosi nei giorni scorsi a Cernobbio, e’ partito un messaggio inequivocabile: l’ investimento in infrastrutture e in opere pubbliche, e’ un nodo srategico per lo sviluppo del Paese.

Queste le proposte emerse dal dibattito sul tema della legge ‘Sblocca cantieri’ e degli appalti pubblici, a seguito del documento di studio e propositivo presentato da Ambrosetti Club, «Progetto 11,7: questo il rapporto tra investimenti strategici stanziati e opere in costruzione. Ne siamo consapevoli ?»
Documento che raccoglie anche il contributo dell’Osservatorio dei Diritti Immobiliari Assoedilizia/Universita’ degli studi di Milano.

1) Sul piano politico.
Riconoscere in modo definitivo che, in tema di investimenti, sulle logiche politiche deve prevalere. La logica istituzionale.

2) Sul piano operativo
– qualificare il piu’ possibile l’ utilizzo del rating di impresa quale strumento di monitoraggio dell’affidamento al privato.

3) Sul piano normativo
– Futura revisione sistematica dell’impianto normativo in un’ottica collaborativa tra pubblico e privato.
La legge sblocca cantieri, infatti, non costituisce un testo sistematico, ma rappresenta una serie di interventi su aspetti specifici della normativa. Occorre arrivare a stilare un Codice unico, chiaro, ben delineato, in collaborazione anche tra Parlamento, ANAC, associazioni di categoria.
– Ridefinizione del principio dell’offerta economicamente piu’ vantaggiosa e abolizione della logica del massimo ribasso

4) In tema di giustizia
– Precisare meglio il contenuto normativo del reato di ‘ abuso d’ufficio’.
Oggi, nella applicazione della norma si confonde spesso l’errore amministrativo con il dolo. Si favorisce in tal modo una architettura istituzionale in cui la burocrazia si adagia sul criterio del non fare, improntato al principio ” mettiamo a posto le carte”.

Importante e’ definire l’area della rilevanza penale dell’abuso di potere legato alle corruzioni, ai peculati, alle concussioni.

– Disincentivare la giustizia temeraria,
ponendo ad esempio un freno ai ricorsi al Tar.

– 5) Risolvere le inefficienze legate ai lunghi tempi di ‘attraversamento’, cioe’ ai tempi morti, tra una fase di esecuzione e l’altra.
Le inefficienze sono dovute a:
– carenze progettuali ( progetti qualitativamente insufficienti e troppo onerosi )
– incertezza dei finanziamenti dovuta all’aumento dei costi a seguito di varianti, ed ai contenziosi in fase di aggiudicazione e di esecuzione dei lavori.
– inefficienze burocratiche e sovrapposizione dei procedimenti amministrativi.

6) Incentivare i dialoghi con i territori
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