Il Brexit indebolisce l’oligarchia e apre spazi alla lotta della classe operaia e dei popoli

Nonostante lo scandaloso negoziato fra Cameron e i vertici dell’UE; nonostante il terrorismo finanziario, pilotato dalle istituzioni del capitale monopolistico internazionale; nonostante un omicidio politico reazionario che serviva per spostare l’ago della bilancia a favore del “remain”; nonostante le ingerenze e le intimidazioni politiche, le menzogne dei media… la maggioranza della popolazione del Regno Unito ha deciso di uscire dall’Unione Europea.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni) Il voto ha avuto un chiaro carattere di classe: la classe operaia, le masse popolari, i poveri hanno votato per uscire dalla UE che li massacra. La City di Londra e i suoi “economisti”, la borghesia e i ricchi per rimanere nell’UE che favorisce i loro interessi e profitti.
Dopo il rifiuto dell’UE emerso nei referendum svolti in Grecia, Danimarca e Olanda, non possiamo che rallegrarci per il risultato del Brexit, che rappresenta una sconfitta storica della politica neoliberista e di austerità, del taglio delle pensioni e dei servizi sociali, dell’attacco alle conquiste dei lavoratori e delle donne, della repressione poliziesca e degli interventi militari. 
Nella recente dichiarazione dei Partiti e delle Organizzazioni M-L europei abbiamo affermato:
“La resistenza della classe operaia e dei lavoratori contro gli attacchi dei padroni e dei governi di ogni colore (di destra, socialdemocratici, da soli o in alleanza…) sta aumentando in tutti i paesi… il rifiuto dell’UE sta diventando più forte e maggioritario fra i popoli, specialmente fra i lavoratori e masse popolari. Una prossima occasione sarà il referendum nel Regno Unito: la prospettiva del “Brexit” è concreta e rende furibonda l'oligarchia finanziaria, i capi dei partiti di destra e socialdemocratici, i grandi padroni, i leader pro-UE degli altri paesi; anche Obama ha interferito a favore del mantenimento del Regno Unito nell'UE. Noi appoggiamo apertamente i democratici e forze progressiste che stanno volgendo la campagna a favore del “Brexit.” Se ciò accadrà, si creerà una nuova situazione politica, si approfondirà la crisi politica dell’UE e verrà spronata l'opposizione all’UE negli altri paesi. Sosteniamo decisamente il diritto dei popoli ad uscire dall’UE. Sosteniamo i popoli che chiedono un referendum per uscire dall’UE.”
La scelta del Brexit è stata indubbiamente la migliore, non solo per i lavoratori e i popoli del Regno Unito, ma anche per tutti i lavoratori e i popoli dell’UE.
Nulla sarà come prima. La critica verso l’UE antipopolare, antidemocratica e guerrafondaia è destinata ad aumentare. Il Brexit incoraggerà la classe operaia e i popoli ad uscire dalla irriformabile euro-gabbia imperialista.
In tutta l’UE la lotta di classe è in ascesa, mentre il progetto – impossibile o reazionario –degli “Stati Uniti d’Europa”, con il quale l’oligarchia finanziaria vuole imporre la pace sociale, smantellare i diritti e le libertà dei lavoratori, attaccare i CCNL, privatizzare interi settori, è in crisi profonda.
In queste circostanze, è indispensabile ampliare e intensificare la lotta unitaria per la difesa intransigente dei nostri interessi economici e politici.
Sviluppiamo la resistenza operaia e popolare contro l’offensiva capitalista, la reazione e la politica di guerra. Difendiamoci collettivamente dai prossimi assalti della borghesia rompendo la subalternità alle politiche europeiste e collaborazioniste!
Rivendichiamo veri contratti di lavoro, con forti aumenti salariali e riduzione dell’orario di lavoro per tutti! Esigiamo l’abolizione del Fiscal Compact! Diciamo NO al TTIP, al TISA e agli altri trattati neoliberisti!
Seppelliamo con le lotta e con una valanga di NO le controriforme istituzionali volute da Renzi e dalla UE dei monopoli per farci ingoiare sacrifici senza fine!
Facciamo fronte comune contro le forze reazionarie, populiste, razziste e fasciste che vogliono trarre vantaggio dalla protesta popolare!
Denunciamo che nel nostro paese la classe dominante impedisce di esprimersi sui trattati internazionali che condizionano pesantemente la vita dei lavoratori, dei giovani, delle donne.
Solo un Governo operaio e degli altri lavoratori sfruttati, sotto la spinta di un grande movimento di classe e popolare, potrà far uscire finalmente il nostro paese dalla UE, dall’euro e dalla NATO e risolvere i problemi che affliggono la vita quotidiana dei proletari e delle larghe masse!
 
Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia

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