Guelfo Spirit porta a Vinitaly Amaro Guelfo. Una storia (di famiglia) tutta da bere

Guelfo Spirit svela a Vinitaly storia, ricetta e segreti di Amaro Guelfo e, dopo aver conquistato il cuore di Brescia, si prepara a portare quel “gaudio amaro che all’amor somiglia” in tutta Italia e all’estero. A partire dagli USA.
Brescia, (informazione.it - comunicati stampa - fiere ed eventi)

Le partite di bocce, la cura dell’orto, le biciclette rimesse a nuovo, e il suo deciso impegno sociale e quel carattere un po’ burbero che si accordavano con un cuore grande e generoso: nonno Guelfo, esperto del settore beverage e profondo cultore del made in Italy, era tutto questo e molto di più. E a Vinitaly (Pad. 1 Lombardia, Stand A2) la nuova compagine composta dai suoi nipoti e amici, fondatori di Guelfo Spirit, racconteranno la sua storia e quella dell’amaro in cui hanno voluto concentrare tutto il carattere complesso, sfaccettato e irresistibile del grande patriarca, nonno Guelfo Ronconi.


Ideato e prodotto a Brescia, questo particolare amaro è ottenuto con oltre 20 erbe e dalla miscelazione con Brandy italiano invecchiato 3 anni, che, grazie alla sua naturale complessità, arrotonda il gusto e smorza la percezione dei 30 gradi alcolici della bevanda. La sua unicità si ritrova nella perfetta sintesi di una certosina selezione di materie prime naturali e di tecniche utilizzate. Difatti, nei laboratori della Guelfo Spirit, ogni materia prima viene estratta con la tecnica più adatta per ogni singolo ingrediente. Come per gli oli essenziali – arancio dolce, amaro, e limone – che vengono ottenuti dalla spremitura a freddo delle bucce seguita dalla distillazione a basse temperature sottovuoto.

Si tratta di una pratica poco comune che permette però di assicurare un prodotto di ottima qualità e stabile nel tempo. Tosto e audace, autentico ed elegante, proprio come il nonno, Amaro Guelfo è perfetto per dare un twist alla preparazione dei cocktail più tradizionali ed è ottimo da gustare, liscio o on the rocks. E la cura per il contenuto si riflette anche nell’immagine della bottiglia, dal design minimal ma deciso, con la raffigurazione di un leone, a rappresentare la forza e la profondità dei ricordi più autentici, e un omaggio all’Adelchi: “Un gaudio amaro che all’amor somiglia”.


Un amaro dal sapore iconico che dalla prima bottiglia, stappata alla fine del 2017, è diventato in breve tempo un successo in tutta la città di Brescia, casa di nonno Guelfo, e che ora si appresta a conquistare i palati degli italiani e… d’oltreoceano. I nipoti e amici di Guelfo, infatti, mirano ad espandersi e a portare la storia e l’amaro del nonno in tutto il Paese e nei mercati esteri, con investimenti mirati a partire dal Nord Italia e una commessa, per la prima volta quest’anno, in partenza per gli Stati Uniti.


E, tra storie, sapori e uno sguardo sul futuro di questa pregiata realtà bresciana, Vinitaly sarà l’occasione per conoscere anche Amaro Guelfo 18, un amaro potente, profumato e persistente, prodotto in sole 1.500 bottiglie numerate. È il risultato di un lungo e sapiente processo che ha la sua essenza nel pregiato Brandy italiano invecchiato 18 anni, che ne dona un sapore intenso e regala un’esperienza di gusto unica nel suo genere, che avvolge a tutto tondo e lascia il segno.