Il Silenzioso pericolo dell'inquinamento acustico

L'inquinamento acustico si definisce come rumore che disturba, causando effetti dannosi per la salute umana e conseguenze irreversibili sull'udito e sull'ecosistema. Gli effetti nocivi del fenomeno rappresentano una problematica critica che richiede azioni tempestive.
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - ambiente)

La necessità di mitigare l'inquinamento acustico è un problema spesso sottovalutato ma è di fatto una delle sfide più importanti nell'ambito della tutela ambientale in termini di benessere e salute. Le mappe elaborate dall'European Environment Agency (EEA) evidenziano i livelli di rumore e le relative fonti, mettendo in evidenza la gravità della questione.

Allarme sordità: le proiezioni dell'OMS

Secondo i numeri elaborati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si prevede che entro il 2050 ci saranno 2,5 miliardi di persone nel mondo con deficit uditivi e 700 milioni che richiederanno cure di riabilitazione, il doppio rispetto a oggi. Attualmente, oltre un miliardo di giovani adulti sono a rischio a causa di lievi ma continui cali di udito che si accumulano nel tempo con ripercussioni gravi fino alla sordità completa.

Impatto sulla salute

Oltre ai danni diretti all'udito, l'esposizione al rumore ha effetti sulla salute in generale, come l'aumento della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, insieme a disturbi del sistema nervoso e neurovegetativo, quali vertigini ed emicranie. Inoltre, una prolungata esposizione al rumore può compromettere la capacità lavorativa, riducendo la produttività e contribuendo agli incidenti sul lavoro, causati dalla diminuzione della percezione dei segnali di allarme.

Le Origini del rumore

Tra le principali fonti di rumore figurano: l'uso negligente di auricolari e altoparlanti tenuti a volume troppo alto. L' ascolto prolungato della musica a volumi elevati può causare danni irreparabili alle delicate strutture dell'orecchio interno. Locali pubblici, negozi, ristoranti e uffici spesso si trasformano in luoghi invasi dal rumore, complicando la comunicazione e generando uno stress acustico costante. Anche le palestre, considerate oasi di benessere, sono ora arene di rumore assordante: grida di incoraggiamento e musica a tutto volume.

Come salvaguardare l'udito: i decibel cruciali

Per affrontare questa sfida, è essenziale conoscere i limiti di decibel che l'orecchio umano può sopportare. Durante una normale conversazione, le voci hanno un'intensità di circa 65 decibel, salendo a 80 quando si urla. Intorno ai 100 decibel, iniziano a verificarsi disagi fisici, mentre a 120 decibel si raggiunge la soglia del dolore. La conoscenza di questi parametri è fondamentale per mitigare gli effetti indesiderati del rumore. La normativa del lavoro, con il decreto legislativo n. 81 del 2008, stabilisce limiti di esposizione quotidiana a 87 decibel o a 140 decibel di picco, al di sopra dei quali è obbligatorio adottare misure di protezione. La creazione di spazi più silenziosi e la promozione di comportamenti consapevoli sono quindi fondamentali per preservare l'udito e proteggere una popolazione sempre più esposta ai danni da rumore.

Interventi efficaci per ridurre il rumore

Per ambienti come uffici, ristoranti e palestre, la tecnologia può svolgere un ruolo chiave. Esistono soluzioni ingegnose ed efficaci, come pannelli fonoassorbenti, e materiali fonoassorbenti, anche su misura, applicati a pareti o soffitti. Questi prodotti agiscono sul riverbero, cioè sull'eco del suono all'interno di un ambiente, riducendo il fastidioso rumore di fondo che può compromettere la comprensione delle parole e causare stress fisico e mentale. 

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