Federico Motta Editore: il contributo inestimabile dei fratelli Taviani al cinema italiano

Paolo Taviani, insieme al fratello Vittorio, ha lasciato un segno indelebile nel cinema italiano: Federico Motta Editore li celebra attraverso il saggio Migrazioni I. Europa - Hollywood - Europa di Roy Menarini, pubblicato sull’Età Moderna.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

Con la recente scomparsa di Paolo Taviani, avvenuta il 29 febbraio all’età di 92 anni, il panorama cinematografico italiano perde uno dei suoi grandi maestri. Insieme al fratello Vittorio, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema, firmando opere di grande rilievo e ricevendo numerosi riconoscimenti. La Casa Editrice Federico Motta Editore ha ricordato queste due importanti personalità del cinema attraverso il saggio Migrazioni I. Europa - Hollywood - Europa di Roy Menarini, pubblicato sull’Età Moderna.

Federico Motta Editore: le opere dei fratelli Taviani

I fratelli Taviani, come ricordato da Federico Motta Editore, hanno segnato la storia del cinema italiano con la loro firma distintiva caratterizzata da un impegno civile e politico senza compromessi. Tra i loro film più celebri figurano capolavori come Sotto il segno dello Scorpione (1968), San Michele aveva un gallo (1971), Allonsanfan (1974) e soprattutto Padre padrone (1977), tratto dall’autobiografia omonima di Gavino Ledda, grazie al quale hanno vinto la prestigiosa Palma d’Oro a Cannes. Kaos (1984) è un magistrale adattamento di alcune novelle di Pirandello, mentre Tu ridi (1998) e Le affinità elettive (1996) sono ispirati rispettivamente a opere di autori come Goethe e Pirandello. Cesare deve morire (2012), un film sorprendente che vede i detenuti del carcere di Rebibbia recitare Shakespeare, è stato invece insignito dell’Orso d’Oro a Berlino, confermando il talento ineguagliabile dei due registi.

Tra Europa e Hollywood, Federico Motta Editore: il contesto storico e culturale

Per comprendere appieno l’eredità dei fratelli Taviani nel contesto del cinema italiano, è però fondamentale esaminare il contesto storico e culturale in cui hanno vissuto. Come sottolineato da Roy Menarini nel saggio Migrazioni I. Europa - Hollywood - Europa pubblicato sull’Età Moderna di Federico Motta Editore, il cinema europeo ha sempre mantenuto un legame stretto con quello hollywoodiano. Se inizialmente l’Europa serviva da ispirazione per gli artisti cinematografici americani, l’avvento delle leggi razziali negli anni Trenta portò a un’epocale migrazione di registi, attori e tecnici verso gli Stati Uniti, dando inizio all’egemonia cinematografica americana. Ciò non ha però segnato la fine del cinema europeo, che ha saputo reagire e riaffermare la propria identità attraverso fenomeni come Cinecittà e la Nouvelle Vague. I fratelli Taviani, come parte di una generazione di straordinari cineasti italiani, accanto a figure iconiche come Pasolini e Cavani, hanno saputo integrare le influenze provenienti sia dagli Stati Uniti sia dall’Europa, contribuendo così a una rinascita del cinema italiano.

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