MAREA percorsi sonori tra porto e città Ravenna 18-19-20 e 25-26 maggio 2018

Sabato 19 maggio, dalle 12 alle 19, presso la Sede dell’Autorità Portuale, il laboratorio di Janneke van der Putten
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Associazione MU in collaborazione con

Comune di Ravenna.
Regione Emilia Romagna.
Autorità Portuale di Ravenna
Propeller Club Ravenna
e in sinergia con Danilo Montanari Editore.

MAREA
percorsi sonori tra porto e città

Ravenna 18-19-20 e 25-26 maggio 2018

Marea prosegue all’insegna della performance e della contemporaneità con due giornate – sabato 19 e domenica 20 maggio – dense di appuntamenti. Sabato dalle 12 alle 19, presso la Sede dell’Autorità Portuale, si svolgerà il laboratorio di Janneke van der Putten durante il quale i partecipanti saranno invitati ad esplorare le potenzialità della voce in relazione alle caratteristiche acustiche di diversi spazi, attraverso sessioni di ascolto profondo e sound-walk bendati. Alle 17 nella sala conferenze del MAR, Elena Biserna, ricercatrice, proporrà Walking from Scores, una lezione sulle partiture grafiche e verbali che vertono sulle relazioni fra cammino, ascolto e produzione sonora nello spazio urbano, pensati come modalità privilegiata di interagire con il contesto. In serata, dalle ore 21, ci si sposterà alle Artificerie Almagià, spazio che già da tempo in Darsena arricchisce il programma musicale e culturale della città con proposte spesso innovative o al confine delle arti e dei media, per una serata che vedrà susseguirsi tre progetti sonori che coinvolgono musicisti da sempre legati alla ricerca sull'ambiente attraverso approcci quasi antitetici. Ad aprire la serata sarà Carlos Casas che combinerà alcuni estratti audio dalla sua serie di lavori esposti alla Galleria MAG con altre sorgenti sonore. Seguiranno Valerio Tricoli, maestro riconosciuto a livello internazionale in grado di fondere registrazioni ambientali e tecnologie analogiche a nastro magnetico e successivamente il duo Bellows, formato da Giuseppe Ielasi e Nicola Ratti, che trova nella gestione dello spazio acustico un elemento fondamentale nella proposizione dal vivo. Il duo presenterà gli ultimi lavori usciti per Latency e Shelter Press.
Domenica 20 maggio la giornata inizia alle ore 11 negli spazi del Darsena Pop-Up con Aliossi, laboratorio per i più piccoli a cui possono partecipare anche i genitori, ideato da Enrico Malatesta e condotto assieme a Valentina Pagliarani. Il laboratorio è già stato proposto in importanti contesti dedicati alle arti performative come Uovo Kids a Milano, il Teatro Grande di Brescia e il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna. Nel pomeriggio, nelle sale dell'Autorità Portuale, dalle ore 15 il laboratorio di DOM- (Leonardo Delogu e Valerio Sirna), contestualizzerà ciò che Elena Biserna ha introdotto teoricamente il giorno prima. DOM- strutturerà un laboratorio per un gruppo ridotto di persone che andrà a realizzare all'aperto una delle partiture grafiche proposte da Biserna, legando movimento, suono, e percezione spaziale. L'esito sarà aperto al pubblico.

Il programma di sabato 19 e domenica 20 maggio

Sabato 19 maggio
Sede dell’Autorità Portuale – Dalle 12 alle 19
Laboratorio di Janneke van der Putten
Sala conferenze del MAR – Ore 17
Elena Biserna – Walking from Scores
Artificerie Almagià – Dalle ore 21
Carlos Casas – Valerio Tricoli – Bellows

Domenica 20 maggio
Darsena Pop-Up – Ore 11
Laboratorio Aliossi, condotto da Enrico Malatesta e Valentina Pagliarani
Autorità Portuale – Dalle ore 15
Laboratorio di DOM- (Leonardo Delogu e Valerio Sirna)

Janneke van der Putten (NL)
Artista visiva e sonora con base a Rotterdam. La sua pratica coinvolge esperienze di ascolto, performance, suono e video, documentazioni attraverso immagini, testi e tessuti, laboratori, progetti musicali e creazione di piattaforme per lo scambio culturale. La voce è il suo strumento d'elezione, sperimentata con esplorazioni fisiche e sonore, attraverso il confronto con location specifiche e contesti locali. Attraverso le sue esperienze personali indaga le risposte a ciò che la circonda e le loro relazioni con fenomeni e transizioni naturali. Si è laureata con un BDes in TXT (Tessuto) alla Gerrit Rietveld Academy (Amsterdam, 2003 - 2009) e ha completato il suo MMus in Artistic Research alla Royal Academy of Art e Royal Conservatoire de L'Aia (2011 - 2013). Si è formata in canto classico dell'India del nord con Amelia Cuni e Marianne Svašek (Berlino e Rotterdam, 2009 - 2014) ed è autodidatta in varie tecniche vocali estese. Il viaggio in Italia è supportato da CBK Rotterdam (Centre for Visual Arts Rotterdam).

Carlos Casas (E)
Il suo lavoro è un crocevia tra film documentario, cinema, arti visive e sonore contemporanee. I suoi ultimi tre film sono stati premiati in tutto il mondo, da Torino a Madrid, da Buenos Aires a Città del Messico sue opere sono state presentate in mostre collettive e personali. Ha appena concluso una trilogia di lavoro dedicata agli ambienti più estremi del pianeta, Patagonia, mare di Aral e Siberia. Attualmente sta lavorando ad un film su un cimitero di elefanti ai confini tra l'India e il Nepal. Le sue opere trattano l'idea della sopravvivenza, della morte e dell'arcaico, come un moderno esploratore. La sua ricerca audiovisiva cerca di mettere in dubbio il modo in cui comunichiamo e il nostro ambiente così mutevole, portandoci al limite dell'esperienza audiovisiva. È fondatore di Map Productions con la moglie e moglie Saodat Ismailova e gestisce l'archivio audiovisivo Von con il collega amico dell'artista Nico Vascellari.

Valerio Tricoli (I)
Nato a Palermo nel 1977, opera tra Berlino e Monaco. Compositore di musica elettroacustica e improvvisatore radicale su strumenti elettronici analogici, Tricoli è considerato uno dei personaggi di punta della nouvelle vague musicale italiana. Membro fondatore dell'etichetta/collettivo Bowindo e del gruppo 3/4HadBeenEliminated, collabora con continuità con Thomas Ankersmit, Antoine Chessex, Werner Dafeldecker, Anthony Pateras, Robert Piotrowicz. Ha pubblicato per Die Schachtel, Formacentric, Bowindo, Second Sleep. Alla sua seconda uscita in doppio LP nel giugno 2016 per la PAN di Bill Kouligas si riconferma essere uno dei più abili e interessanti sperimentatori del panorama mondiale nell'utilizzo di suoni al confine tra musica concreta, field recording e campionamento, creando tessiture estremamente complesse e narrative.

Bellows (I)
Progetto attraverso cui Nicola Ratti e Giuseppe Ielasi uniscono dal 2007 le loro forze creative. Assieme, i due, si sono avventurati nella costruzione di orizzonti sonori e stratificazioni attraverso l’utilizzo di strumenti elettronici e sorgenti acustiche, rendendo la performance un luogo condiviso, in cui ottenere risultati che spesso vanno oltre le aspettative individuali.

Aliossi (I - Enrico Malatesta)
Workshop per bambini e adulti di e con Enrico Malatesta parte del progetto Aliossi - workshop, bricolages e installazioni audio. Aliossi, or a set of moving bodies è un progetto di esplorazione sonora rivolto a bambini e adulti dedicato alla realizzazione di workshop intuitivi, installazioni audio e bricolage sonori. Il suono viene indagato in relazione al corpo (quindi nella sua componente tattile), agli strumenti (tecnologia audio, strumenti a percussione e found objects) e allo spazio. Vengono proposte diverse esperienze di ascolto, osservazione e produzione del suono con l’intento di invitare i partecipanti ad interagire liberamente con le “forze” del suono e con le possibilità di relazione che esso conduce tra il corpo dell’ascoltatore, lo spazio e la qualità dei materiali a disposizione. Il laboratorio si presenta quindi come un allestimento simultaneo di possibilità di ascolto ed azione attraverso cui i partecipanti possono intraprendere diversi percorsi esperienziali e di partecipazione intuitiva con l’attività del suono. Enrico Malatesta (1985). Percussionista attivo in ambiti sperimentali di ricerca posti tra pedagogia, musica e performance; la sua pratica esplora le relazioni tra suono, spazio e movimento con particolare attenzione alle modalità di ascolto, alle affordances degli strumenti e al poliritmo, inteso come definizione di informazioni multiple attraverso un approccio ecologico e sostenibile allo strumento percussivo.

Elena Biserna (I)
Elena Biserna è ricercatrice a Locus Sonus, École Supérieure d'Art d'Aix-en-Provence e docente a contratto all’Aix-Marseille Université. I suoi interessi vertono sulle aree interdisciplinari della ricerca estetica concentrandosi, in particolare, sull’ascolto e sulle pratiche contestuali, time-based e partecipative nelle loro intersezioni con le dinamiche urbane, i processi socio-culturali e la sfera quotidiana.
Ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di Bologna e tenuto conferenze o seminari in diverse istituzioni fra cui De Montfort University, Leicester; Gaite Lyrique, Parigi; Palais de Tokyo, Parigi; EHESS, Parigi; HEAR-Mulhouse; Wake Forest University, Venezia; O 'Artoteca, Milano; Université Paris 8; ENSA Bourges; Centro di Cultura Contemporanea, Perugia; University of London; Università IUAV, Venezia. Suoi saggi e interviste sono stati pubblicati in riviste, cataloghi e libri (Les presses du réel, Ed. Esba Talm, Le Mot et le reste, Errant Bodies Press, Mimesis). Come curatrice occasionale ha collaborato con diverse organizzazioni indipendenti fra cui Sant'Andrea degli Amplificatori (Bologna), Cona Zavod (Lubiana), Saout Radio, Xing (Bologna), Sound Threshold (Londra) e Diffusing Digital Art (Marsiglia). Tra i suoi progetti: bip bop (Radio Città Fujiko, Bologna 2013), Mobile Audio Fest (Fondation Vasarely, ESAAix, Friche la Belle de Mai, Aix-en-Provence-Marsiglia 2015), Dreamscapes and other (un)conscious explorations (Cona Zavod, Lubiana 2017) e Walking from Scores.

DOM- (I - Leonardo Delogu, Valerio Sirna)
Delogu lavora come ricercatore sul movimento e il paesaggio, è performer e formatore.
Sirna è ricercatore e performer,studia la pratica zen attraverso l’insegnamento dei Maestri Kidoh Sugimoto (Fumonken, Kyoto) e Taiten Guareschi (Fudenji).
Nel 2014 danno vita al progetto DOM-, sotto il cui nome firmeranno gli ultimi progetti. Tra le numerose collaborazione intessute negli anni, spicca quella con il paesaggista francese Gilles Clèment e il collettivo Coloco. Quello che accade nei progetti di DOM- è che, superando quella frontalità prospettica dominante della nostra cultura, si avanza in un’immersione tridimensionale, in un’attivazione dei sensi e del paesaggio, in quel varco spazio-temporale tra naturale e artificiale, tra interno ed esterno, tra pubblico e privato, tra performance e realtà. Guidati da quel desiderio di guardare e ascoltare che caratterizza il nostro essere spettatori, in relazione con il movimento, e il movimento con l'ascolto, e l'ascolto con la presenza o con l’assenza.

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