Solidarietà a Donbass Italia: stop censura al film “Il testimone”

il movimento politico Sinistra Libertaria condanna le critiche, e la censura, rispetto alla diffusione in Italia del film “il testimone”, film russo sulla guerra in Ucraina, sottotitolato e distribuito in Italia da Donbass Italia e dai giornalisti Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi.
Trapani, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

« Il diritto alla libertà di opinione e di espressione, sia in Europa che in Italia, sta subendo un preoccupante declino negli ultimi anni, un fenomeno che si è accentuato soprattutto a seguito della pandemia. L’approccio paternalistico adottato nel contrastare quelle che vengono etichettate come “fake news” – le quali, non di rado, rappresentano semplicemente punti di vista divergenti rispetto al dominante pensiero unico – sta sfociando sempre più spesso in una vera e propria censura ».

Con queste parole il movimento politico Sinistra Libertaria condanna le critiche, e la censura, rispetto alla diffusione in Italia del film “il testimone”, film russo sulla guerra in Ucraina, sottotitolato e distribuito in Italia da Donbass Italia e dai giornalisti Vincenzo Lorusso e Andrea Lucidi: “Il testimone” non si deve vedere, de “Il testimone” non si deve parlare, secondo i novelli censori targati Partito Democratico.

« Nella corsa ad additare un “nemico” di cui diceva Umberto Eco – prosegue il comunicato –, sono spariti dal web europeo due testate giornalistiche quali RT e Sputnik senza che nessun professionista dell’informazione o dei “diritti umani” alzasse la voce che poi si possono raggiungere tramite il browser TOR o l’app RT scaricabile da RT.com ); è stato creato un clima di “russofobia” ed è stato boicottato il mondo culturale russo, sportivo e artistico; sono state additate o vietate le manifestazioni pro Palestina o le semplici dichiarazioni di solidarietà verso un popolo massacrato da anni; è stata cancellata dal dibattito politico perfino l’ordinanza della Corte di Giustizia Internazionale de L’Aja ».

Il documento politico di Sinistra Libertaria così conclude: « Se sembra solo una (pericolosa) bizzarra dichiarazione quella del leghista che proponil “Daspo” agli artisti che si “permettono” di fare qualcosa oltre che il saltimbanco [1], ben più grave appare la censura che – complici stavolta esponenti del Partito Democratico e dei suoi alleati – si sta abbattendo su una produzione cinematografica di recente distribuzione in Italia, “Il testimone”. Sembra essere davanti i Bücherverbrennungen, i roghi dei libri, « per eliminare con le fiamme lo spirito maligno », di nazista memoria ».

Fonti e Note:

[1] Open, 14 febbraio 2024, “L’idea del leghista Morelli sugli artisti in Rai: «Daspo per chi fa politica in tv anziché cantare»”.

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