Napoli. Organizzato dal gruppo Gesco, sabato 21 dicembre 2019 (ore 9/13, Hotel Royal Continental), il Ministro della Sanità Roberto Speranza al Convegno dal titolo L’universalismo diseguale: il divario Nord Sud nella Sanità e l’integrazione socio-sanitari

A Napoli per fare il punto sull’assistenza sanitaria in Italia, discutere dei nodi irrisolti e delle esperienze positive sul territorio, il Ministro della Sanità Roberto Speranza che sabato 21 dicembre 2019 (ore 9/13, Hotel Royal Continental) parteciperà al convegno organizzato dal gruppo Gesco dal titolo L’universalismo diseguale: il divario Nord Sud nella Sanità e l’integrazione socio-sanitaria.
Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - economia)

A Napoli per fare il punto sull’assistenza sanitaria in Italia, discutere dei nodi irrisolti e delle esperienze positive sul territorio, il Ministro della Sanità Roberto Speranza che sabato 21 dicembre 2019 (ore 9/13, Hotel Royal Continental) parteciperà al convegno organizzato dal gruppo Gesco[1] dal titolo L’universalismo diseguale: il divario Nord Sud nella Sanità e l’integrazione socio-sanitaria.

Prenderanno parte al confronto: il presidente di Gesco Sergio D’Angelo, il presidente nazionale del Forum Droghe Stefano Vecchio, il presidente nazionale della Fish Vincenzo Falabella, il segretario nazionale di Psichiatria Democratica Salvatore Di Fede, il presidente nazionale di Federconsumatori Emilio Viafora, il segretario nazionale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso, il presidente nazionale delle ACLI Roberto Rossini e la referente della Sanità per lo Spi-CGIL nazionale Antonella Pezzullo.

L’Italia continua ad avere un problema di equità geografica nella sanità e questo, in un contesto di tutela universalistica della salute, è un buon motivo per rivedere livelli e logiche di finanziamento.

L’incidenza di famiglie impoverite per spesa sanitaria sostenuta privatamente raggiunge livelli estremi in regioni come la Campania, la Calabria e la Sicilia ed è il ceto medio quello che vede peggiorare maggiormente la propria condizione (Rapporto Crea Sanità 2018,Università Tor Vergata).

In questo quadro si innesta un modello di assistenza socio-sanitaria basato sull’integrazione pubblico/privato sociale che segue una logica di cooperazione strategica e di flessibilità. È un modello in continuo mutamento, poco strutturato eppure abbastanza solido e stabile, nelle sue componenti organizzative e nella sua capacità di adeguarsi alle novità sociali e culturali del territorio e che ha prodotto le sue più importanti esperienze nelle aree della tossicodipendenza, della salute mentale, della disabilità e degli anziani. È un modello che non genera un incremento dei costi ma anzi lo riduce e che rappresenta una risposta più idonea per i bisogni di assistenza, attraverso una compenetrazione tra il sistema sanitario e quello di protezione sociale.

Di questi temi si parlerà nel corso del convegno di sabato 21 dicembre 2019 che darà diritto a crediti ECM per le professioni sanitarie.

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[1] Gesco è il più grande gruppo di imprese sociali della Campania e uno dei principali del Sud Italia. Nato a Napoli nel 1991 dall’unione di otto cooperative, si occupa principalmente di gestione di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, di promozione di imprese sociali e di comunità, di formazione, comunicazione ed editoria.

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