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L'impegno sociale di Antonella Betti è come una bomba nucleare sul malaffare

Antonella Betti avrebbe voluto avere più forza per poter lavorare a queste anomalie giudiziarie e umane, candidandosi alle elezioni regionale del Lazio 2023, ma la risposta elettorale non è stata quella che sembrava essere dai numeri partecipativi.
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - società)

Parliamo oggi della scrittrice e assistente sociale romana Antonella Betti conosciuta ai più, per  “Vite strappate in Italia dagli anni ’70 ad oggi”, un libro autobiografico d’inchiesta in cui espone un’appassionata difesa dell’infanzia rubata attraverso il racconto di storie vere e della sua esperienza personale.

Vite strappate in Italia dagli anni ’70 ad oggi di Antonella Betti, dall’illustre prefazione della Senatrice Paola Binetti, è un’opera difficile e dolorosa, che racconta verità agghiaccianti che sono sotto gli occhi di tutti da troppi anni, e da altrettanti sono spesso ignorate.

Antonella Betti è un’assistente sociale impegnata in prima linea nella difesa dei diritti dei bambini, che da anni si batte strenuamente affinché la fragilità di certi nuclei famigliari venga preservata da un allontanamento forzato dei minori, che potrebbe essere evitato con l’aiuto appropriato; l’autrice chiede a gran voce la verità, per fare finalmente giustizia e cominciare a costruire un futuro migliore. E’ presidente dell’associazione: Help & First AID: Minori e Famiglie Roma.

Nel libro si tratta di tutela dei diritti dei minori, diventata ormai un’emergenza “che necessita di studio, consapevolezza, cambiamento delle leggi attuali e tanta sensibilità”. L’allontanamento coatto dalla famiglia d’origine è a volte compiuto senza studiare a fondo la storia famigliare, e senza capire le ragioni effettive dei problemi del bambino; è pertanto necessario acquisire più consapevolezza sulle carenze legislative perché, come afferma l’autrice, ad oggi non si hanno chiari i parametri con cui si giudica l’allontanamento del minore, e non esiste neanche un registro ufficiale dei bambini adottati e affidati.

Antonella Betti avrebbe voluto avere più forza per poter lavorare a queste anomalie giudiziarie e umane, candidandosi alle elezioni regionale del Lazio 2023, ma la risposta elettorale non è stata quella che sembrava essere dai numeri partecipativi.

Ma Antonella ha risposto così: Cari amici ed amiche la mia corsa per conquistare la regione Lazio purtroppo è fallita, perché molte fra le persone che avevano dichiarato di volermi votare, poi non lo hanno fatto. Quei numeri che avevo preannunciato nella serata del 10 febbraio, nonché molti amici, non hanno tradotto in azione ciò che avevano detto a parole! Così è la vita! La lealtà non appartiene a tutti! Devo invece ringraziare di cuore i miei elettori, che mi hanno votato, perché oggi siete voi il mio presente e il serbatoio per andare avanti e progettare il mio futuro. Voi mi avete permesso di aiutare Forza Italia ad acquisire voti utili che hanno portato il partito a superare il 6% grazie! Con voi proseguirò il mio cammino, e inizierò un lavoro che porterò avanti sul territorio, nelle istituzioni, in Forza Italia, finché un giorno non arriverò anch’io a conquistare altro luogo, dove potrò finalmente assumere decisioni per fare il bene dei cittadini senza intimidazioni furti di voti e minacce! La politica per me è una missione, che porto avanti fuori e dentro i palazzi istituzionali sempre a tutela dei deboli, degli emarginati con grande impegno, preparazione e determinazione perché la politica è parte della mia e della vostra vita! Grazie mille ad ognuno di voi per tutte le belle emozioni che mi avete regalato. Andiamo avanti insieme ripartendo dal territorio.”

Intanto Antonella Betti si è già mossa e a breve aprirà centri di assistenza comprensivi di Caf, Patronato, e tutti i servizi possibili ai cittadini in varie aree del territorio laziale e probabilmente il progetto si estenderà a livello nazionale.

Per questo suo sentito impegno già l’Istituto per la Cultura Italiana, l’ha premiata con la “Rosa d’oro” prestigioso riconoscimento internazionale, ma il CICS – Comitato Internazionale Cooperazione e Sviluppo con la Fondazione dei Cavalieri di San Camillo, l’ha candidata al Premio Solidarietà Italiana  2023.

Presto sarà in TV Nazionale con un suo programma sul sociale, che poi andà in onda anche su web TV e radio,

Una forza della natura, che deve avere il sostegno di tutti, Antonella Betti.

Gennaro Ruggiero 

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