IL FUTURO DELL' ARSENALE SARA' BLU' COME I PUFFI

Al centro della discussione l’ organizzazione inerente al “SEA FUTURE” che si terrà dal 5 all’ 8 Giugno all’ interno dell’Arsenale. Trattasi di una “macchina operativa” spaventosa.Un volere che è mancato e manca quando si tratta di migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti civili della Difesa. Poche risorse umane e finanziare stanno portando al collasso di tutto il sistema. Potrebbe essere una scusante per privatizzare ogni servizio? Della serie: ”VOLERE E’ POTERE”
La Spezia, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

In quella che era la prestigiosa cornice dell'Arsenale della Spezia, dal 5 all’ 8 giugno, si svolgerà l'ottava edizione del “Sea future”.

Un evento che, in poco tempo, attraverso una organizzata “macchina operativa” ha realizzato tendostrutture immense, istallato l’impianto di condizionamento in una mensa sprovvista da sempre (a discapito del personale civile e militare che ci ha lavorato fino ad ora), riesumato l’ estetica (non la struttura) di edifici diroccati, sfalciato l’erba di ogni campo, verniciato qualsiasi ferro arrugginito, coinvolto tutta la MM autoctona, i Vertici e la Politica Locale e di livello Nazionale, prevista anche la presenza del Ministro Crosetto.

Ma per ripristinare due buche in Arsenale abbiamo bisogno del “SEA FUTURE”?

E quanti soldi stanno spendendo per una tale organizzazione? E di chi?

Ad ogni modo il luogo si coniuga perfettamente all'evento, contrapponendo la sciatteria di uno stabilimento abbandonato, alla sostenibilità ambientale, la ricerca e lo sviluppo tecnologico.

Quale palcoscenico migliore per dimostrare come la non gestione di una classe dirigente possa distruggere un Polo di eccellenza?

Il modello di gestione dirigenziale Arsenalizio è stato fino ad oggi: "speriamo che me la cavo", pensando più alla propria carriera che alla gestione dello stabilimento stesso.
C'è effettivamente anche un elemento green non trascurabile, la biodegradabilità di una dirigenza che ogni due anni rotola via, senza che nessuno ne abbia alcun rimpianto.
Tuttavia sono recenti le dichiarazioni dell’ Amm. Scorsone che ci informa di un futuro “blù” per
l'Arsenale, le Maestranze, le ditte e la Marina tutta. Questo ci dà finalmente una certa tranquillità, riflessa però poco nella realtà delle cose.

Di fatto, finito il periodo turistico trascorso in Arsenale, lo lascia con il maggior numero di officine mai chiuse in precedenza, i bacini non più gestibili da personale “in house”, le mense in condizioni mai viste , la centrale elettrica in agonia e le infrastrutture che non garantiscono le minime condizioni di sicurezza. L'elenco sarebbe estremamente più lungo, in verità è che alcun settore o reparto abbia mantenuto una discreta funzionalità.

Un successo in linea con quanto anticipato dall’ispezione di un anno fa.

Un documento forte che, oltre all’evidenziare una serie di criticità interne da ripristinare nell’ immediato, paradossalmente valorizzava le straordinarie capacità di gestione della Dirigenza dell' Arsenale.

Tuttavia la domanda è: "cosa hanno fatto, fino ad ora, i Politici ed i Dirigenti Civili e Militari, titolari di incarichi prestigiosi e ruoli chiave, se l' attuale contesto Arsenalizio è al collasso?

Eppure noi siamo ancora quì, a chiedere a TUTTI di intraprendere qualsiasi iniziativa utile, per ridare dignità al Personale Civile della Difesa e lustro alla BASE NAVALE.

Che dire ?!

Caro Direttore, Ministro, CSMM e Dirigenti tutti, felici dei successi ed obbiettivi raggiunti, con estrema franchezza, la considerazione blù che ci rimane, è di vivere nel paese dei Puffi.

La RSU Arsenale