Ogni momento... Potresti stare altrove e non importa dove.

Ogni momento... Potresti stare altrove e non importa dove. Il nuovo singolo di Lapelle, in distribuzione digitale per A Different Records.
Napoli, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media)

Ogni momento... Potresti stare altrove e non importa dove.

Il nuovo singolo di Lapelle, in distribuzione digitale per A Different Records.

Stream links: https://www.adifferent.it/ogni-momento

 

"Chi è l'autore delle nostre firme? Quanto siamo protagonisti delle nostre scelte? E quanto invece siamo attori di scene altrui?
Tra la realtà oggettiva e la nostra percezione, in quello spazio, in quella distanza, può succedere di tutto, ma lì possiamo essere noi a guidare, a sentire e a decidere non tanto il cosa, ma il come."

LAPELLE non è semplicemente il nome di un progetto artistico né l’ennesima scommessa discografica, è la sintesi concettuale di due esperienze musicali che si sono liberate delle tentazioni erotiche del mercato, la promessa alla propria coscienza di ritornare leggeri senza il peso delle sovrastrutture ideologiche e comportamentali.
LAPELLE è il tatuaggio naturale e primordiale che non cede alle mode del momento. E’ la nostra identità, ci ricorda chi siamo e chi saremo sempre. E’ un baluardo di semplicità e autenticità che sotto l’inganno di trucchi artificiali in silenzio resiste, lentamente cambia e si trasforma, ma non ci inganna e non ci lascia mai.
LAPELLE non mente.

LAPELLE sono:
Dario Lapelazzuli (Autore, compositore e voce; ex leader degli Scarlatti Garage)
Alessandro D’Aniello a.k.a. Alex D Prez (compositore/beatmaker; Torreggae)
Il loro sodalizio professionale parte nel 2009 con gli Scarlatti Garage; Dario voce e leader della band, Alex produttore discografico. Insieme sfornano un EP e due Album (Scarlatti Garage, Strane Idee, Ed è solo Lunedì).
Ma è solo nel 2018 che nasce la volontà di produrre un disco insieme, provando a unire due mondi apparentemente distanti.
Così, le notizie caotiche di solitudini collettive e schiavitù volontarie che arrivano dalla metropoli, racchiuse nel linguaggio cinico, ironico e velenoso dal timbro nero e graffiato di Dario, si sublimano nel sound e negli arrangiamenti di Alex, dal sapore urbano e caldo, in un cocktail di soluzioni fresche, leggere e dilatate dal gusto agrodolce come i sogni e le speranze.
In questa zona franca, le due culture musicali rompono le righe e abdicano in favore di una integrazione schietta, senza misticismi o allegorie, si proteggono difendendo le proprie conquiste ma si aprono alla consapevolezza dell’esistenza di possibilità ancora inesplorate.
L’approdo è la partenza: LAPELLE.

Il 18 Giugno 2019 pubblicano in digitale il primo singolo “Da lontano” con il videoclip curato dal Collettivo Super 8.
“La lontananza sai è come il vento che fa dimenticare chi si ama” cantava Modugno.
Ma cosa succede quando ad allontanarsi sono le nostre stesse speranze, i nostri sogni, le nostre ambizioni?
La vita ci cambia fino a renderci irriconoscibili a noi stessi.
In “Da lontano” i Lapelle individuano in una foto la loro madeleine de Proust, il ricordo stampato del tempo passato diventa il simbolo della propria essenza che ci aiuta, se ascoltata, a ritrovare un sentiero più autentico per il nostro cammino.
Il video viene selezionato per entrare in concorso al Napoli Film Festival 2019 nella sezione Videoclip.

Il 20 Settembre è la volta di “Jukebox” con il videoclip diretto da Alessandro Freschi “Frè”.
Jukebox è la descrizione di un contatto, il racconto di un momento. Quando l’incontro di due corpi diventa l’incontro di due anime. La materia apre il varco alla profondità, esplodendo in un universo di scintille, energia pura e reazioni a catena che si perdono nella notte dei tempi.
Il Big Bang.
Inizia così la danza. L’abbraccio tra imprevedibile e perfezione, in un attimo infinito.
Non siamo mai una sola canzone.

“Dio c’è” è il terzo singolo, con il videoclip diretto da Michele Pesce (WeLikeTheFish), pubblicato il 25 Ottobre.
Quando i pensieri e le emozioni cominciano a riflettere il carattere caotico ed artificioso della metropoli, la certezza diventa dubbio e la risposta si trasforma in domanda. L’unica via di uscita è rifugiarsi nell’universo della propria autenticità.
“Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente… Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me.” [Immanuel Kant]

Il 22 Novembre 2019 pubblicano con A Different Records l’album digitale “Blu” composto da 8 tracce.

I particolari due anni successivi hanno imposto riflessioni e considerazioni che sono confluite nel brano “Bla Bla Bla“, pubblicato l’11 Giugno 2021.
Quando si perde la differenza tra il sentire e l’ascoltare, il vedere e l’osservare, il mangiare e il nutrirsi, Bla bla bla bla è semplicemente il rigurgito del tutto, un reflusso automatico in un treno di parole senza soluzione di continuità.
Purtroppo sembra che questa crisi mondiale sia stata in realtà l’ennesima occasione mancata per poter voltare pagina e che abbia dato nuova linfa ad un sistema di cose che, sempre più spesso e in maniera inequivocabile, ci allontana dalla fisiologia, con segnali palesi ma invisibili agli occhi di chi non vuol vedere.
Un treno di notizie, messaggi, informazioni e interpretazioni, una poltiglia lirica che corre sulle chitarre rock di James Gallag e viaggia con le visioni grafiche del video di Dagon Lorai (scelto e trasmessi a rotazione per due mesi da Videometrò News Network nelle stazioni della Metropolitana, Circumvesuviana, Cumana e Funicolari di Napoli e dintorni).

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