CALO DI ASSUNZIONI PARI AL 10% NEI PRIMI MESI DEL 2016 RISPETTO AL 2015. IL PRESIDENTE DI CONFLAVORO ROBERTO CAPOBIANCO: GLI INCENTIVI NON BASTANO, IL GOVERNO SI OCCUPI DI POLITICHE ATTIVE PER LE IMPRESE

Jobs Act, segnali di frenata. Conflavoro PMI, associazione di categoria che offre ai soci assistenza e affiancamento per servizi come la gestione effettiva dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, chiede al Governo di intervenire ancora sul costo del lavoro a tempo indeterminato per renderlo più conveniente per le aziende, rispetto alle altre forme contrattuali.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - varie) Jobs Act, segnali di frenata. Conflavoro PMI, associazione di categoria che offre ai soci assistenza e affiancamento per servizi come la gestione effettiva dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro, chiede al Governo di intervenire ancora sul costo del lavoro a tempo indeterminato per renderlo più conveniente per le aziende, rispetto alle altre forme contrattuali.
La riflessione del presidente nazionale di Conflavoro PMI, Roberto Capobianco, parte dai recenti dati diffusi dall’Osservatorio Precariato dell’Inps. Secondo tali dati nei primi mesi del 2016 il totale delle assunzioni è in calo del 10%,rispetto all’anno precedente. E il dato sui contratti a tempo indeterminato è tre volte più alto, evidenziando in un anno un calo del 33,7%.
“Il calo degli incentivi per le aziende – dichiaraCapobianco – per la stipula di contratti a tempo indeterminato ha sicuramente inciso sul mercato del lavoro nel 2016. Fino all’anno scorso, infatti, la decontribuzione copriva i primi tre anni di contratto e rappresentava un indubbio vantaggio soprattutto per le piccole e medie imprese, per le quali il costo del lavoro continua a rappresentare la prima voce di bilancio. Mi chiedo se non sia necessario fare una riflessione, a livello governativo, sulla necessità di rinnovare incentivi più corposi. Un intervento che, come immediato corollario, potrebbe portare alla sensibile riduzione del ricorso ai voucher, strumento sicuramente utile ma non risolutivo per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro”.

“Dopo una prima fase positiva – prosegue Capobianco – complice anche il protrarsi del periodo di stagnazione economica, il governo dovrebbe tornare ad occuparsi, oltre che della riduzione della pressione fiscale su aziende e lavoratori, anche delle politiche attive del lavoro che, l’anno scorso, avevano dato ossigeno alle piccole e medie imprese e aumentato anche l’occupazione non precaria”.

CONFLAVORO PMI è un'associazione di categoria, al momento presente in 75 province italiane, che offre ai propri soci assistenza e affiancamento per servizi ordinari quali accesso al credito, tutela legale, consulenza finanziaria, assistenza e formazione in ambito di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, rappresentanza sindacale, con un’attenzione particolare alla gestione effettiva dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro. Il Presidente nazionale in carica è Roberto Capobianco.
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