"Ofelia", di Francesca Sartori
La trama:
È il 1967. Antonio Moro ha svolto per anni la professione di pittore, ma ora è ricoverato presso l'Ospedale psichiatrico di Venezia con la diagnosi di schizofrenia. La dottoressa Elisabetta Rossetti, attratta dalla sua storia, si siede ogni giorno accanto a lui e ascolta i suoi racconti. Per conoscere le ragioni che lo hanno condotto alla pazzia, è necessario tornare indietro di qualche anno.
Anni Sessanta. Antonio è soprannominato “il pittore pazzo di Venezia”. La gente lo teme, perché a causa del tragico annegamento di sua sorella, è costantemente ossessionato dall'immagine di una donna che affoga. È, quindi, alla disperata ricerca di una modella per realizzare il suo quadro: Ofelia.
È il 1964. La sua vita sembra irrimediabilmente giunta sull’orlo di un abisso, fino al giorno dell’incontro con una bella ragazza veneziana: Agnese Cozzi. La giovane non è spaventata dai suoi comportamenti e si avvicina a lui senza paura.
I due iniziano una relazione, ma presto la loro storia si trasforma in un amore malato, in cui non è più possibile distinguere il confine fra bene e male, arte e pazzia, amore e ossessione... vita e morte.
Ofelia smette di essere un personaggio teatrale e diventa un incubo reale, che sconvolge completamente la vita dei protagonisti e di chi li circonda.
“Ignari di tutto, avevamo cominciato ad amarci. Era un amore sbagliato, che non sarebbe mai potuto nascere se non a Venezia, negli anni Sessanta, in mezzo a tutto quel colore e a quella follia.”
L'AUTRICE
Francesca Sartori è nata a Udine nel 1998. Si è diplomata al Liceo Scientifico Marinelli e studia Lettere all’Università degli studi di Udine. Nel 2017 ha pubblicato “Sotto la cenere”, il suo primo romanzo, che è stato presentato al festival Pordenonelegge e ha ottenuto il primo posto del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa Europa In Versi 2019, nella sezione “Poesia e Narrativa Giovani”. “Ofelia” (Bertoni Editore) è il suo secondo romanzo.