IL GRUPPO ALBATROS PRESENTA RIVOLUZIONARI IN SOTTANA DI MASSIMO PISTIS

Rivoluzionari in sottana di Massimo Pistis; pp 206 - isbn978-88-567-1185-1; euro 13.50
, (informazione.it - comunicati stampa - editoria e media) L’eco della Rivoluzione francese risuona in una piccola ma millenaria diocesi del mondo occidentale: siamo ad Ales, in Sardegna, sotto il vescovado di mons. Michele Aymerich, un vescovo spagnolo naturalizzato alle prese coi nuovi padroni dell’isola, i Savoia. La tesi tratta del decennio in cui sono inseriti i cosiddetti “vespri sardi”, dai tentativi di barattare l’isola con altri territori del continente alla cacciata di tutti i piemontesi, dalla repressione alla normalizzazione frutto della naturale subordinazione della classe dirigente locale allo straniero… fino alla svendita della Statualità, perfetta fusione regalata a Carlo Alberto e da questi fatta passare per “concessione”. Un saggio puntuale e divertente, “che offre un arricchimento e un prezioso contributo per la comprensione del movimento antifeudale sardo di fine Settecento e del triennio rivoluzionario in primis”, come il professor Francesco Casula afferma nella brillante prefazione.
Massimo Pistis è nato ad Ales, in Sardegna, ove vive. Dopo aver interrotto gli studi di Sociologia avviati a Roma, nel 2004 si è laureato in Lettere, con il massimo dei voti, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari, discutendo la tesi Ales sotto il vescovado di mons. Michele Aymerich, sul periodo rivoluzionario sardo (1794-1796). È autore del romanzo Estremisti!, pubblicato a puntate su “Sardigna Magazine” (1996) e di vari altri racconti. Ha curato l’antologia “Per Gramsci: un racconto, una lettera” (1998), è autore della guida Benvenuti ad Ales e Zeppara (2006). Ha collaborato con diversi giornali e riviste: “Tuttoquotidiano”, “Quotidiano Lotta Continua”, “Sardegna magazine”, “Nuovo cammino”, “Com-nuovi tempi”, “Sa Sardigna”, “Confronto”, “Satyagraha”, “Azione nonviolenta”, “Noi e...”, Tempus de Sardigna”, “La città futura”. Ha curato programmi di musica e cultura su alcune emittenti locali, tra cui Radio Marmilla Popolare. Si occupa di tutela della lingua sarda. Nel 1995 ha fondato l’“Accademia po sa die sarda”; ha promosso e curato per anni diversi premi letterari, come il Gramsci, e il Premio Sardigna. Suoi versi sono stati pubblicati in diverse antologie, tra cui “L’amore” (2002), “La biblioteca dell’inedito” (2004), “Navigando nelle parole” (2005), “Mendrànze n poejia” (2006). È autore di diverse sillogi poetiche ancora inedite: Canti intimi e di città, Canti dell’io, per Eva, il mondo e Dio, Racconti di/versi e SovVERSIvi.
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