World Inclusion Day, per 8 aziende su 10 nel mondo le politiche DE&I sono una priorità: crescono investimenti (+62% entro il 2030) e iniziative

Dalle “diverse recruitment practice” ai “DEI training program”, fino agli “employee resource group”: ecco alcuni dei trend che caratterizzeranno il futuro del mondo del lavoro. I tratti distintivi? L’utilizzo delle tecnologie più all’avanguardia come l’intelligenza artificiale. Previsti anche workshop e seminari organizzati per fare cultura su tematiche che coinvolgono tutte le principali industrie operative.
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Milano, (informazione.it - comunicati stampa - industria)

La bellezza del cosmo è data non solo dalla unità nella varietà, ma anche dalla varietà dell’unità”: le parole di Umberto Eco risuonano come una hit mai passata di moda. Secondo una serie di ricerche condotte da Espresso Communication per conto di KONE, diversità, equità e inclusione stanno diventando veri e propri pilastri su cui la società contemporanea punta a costruire un presente stabile e un futuro prospero. Conferme in merito giungono da Linkedin, secondo cui nei prossimi anni per 8 aziende su 10 a livello globale le politiche DE&I sono e saranno una priorità per motivi culturali e finanziari. Ulteriori indicazioni in merito arrivano da PR Newswire che analizza il mercato relativo agli investimenti in attività corporate e strategie aziendali di diversity, equity e inclusion: l’asset globale, dopo aver chiuso il 2022 sfiorando quota 9 miliardi di euro di ricavi, prevede di raggiungere i 24 milioni di fatturato entro i prossimi 6 anni (+62%) con una crescita media annuale composta del 13%. E ancora, stando a quanto indicato dal portale Business Leadership Today, negli anni a venire si diffonderanno sempre più le iniziative in ottica DE&I. I tratti distintivi dei progetti in corso d’opera? Innovazione, creatività e trasparenza. Emergono in primis le cosiddette “diverse recruitment practice”, ovvero pratiche di reclutamento di professionisti basate sull’utilizzo delle tecnologie più avanzate, come l’intelligenza artificiale che risulta di grande aiuto in fase di selezione dei candidati più idonei a ricoprire una determinata posizione in azienda. Questi ultimi, infatti, vengono valutati tenendo in considerazione solo ed esclusivamente le competenze e le qualifiche e non fattori come genere, data di nascita e nazionalità. In questo modo vengono garantite pari opportunità.

Ma non è l’unica proposta futuristica degna di nota. Le principali organizzazioni globali prevedono anche programmi specifici di benessere finanziario, grazie ai quali i leader d’impresa puntano a promuovere l’equità all’interndegli ambienti di lavoro e, di conseguenza, a fornire ai singoli dipendenti gli strumenti e le risorse di cui hanno bisogno per raggiungere la stabilità finanziaria. All’interno di questo scenario, secondo il World Economic Forum, sono coinvolte tutte le principali industrie operative: dalla sanità all’istruzione, dalla pubblica amministrazione all’agricoltura fino all’asset edilizio e delle infrastrutture. Molte organizzazioni hanno infatti incrementato la rappresentanza femminile nel corso degli ultimi anni attraverso politiche e strategie lungimiranti. In questo contesto emerge l’esempio virtuoso di KONE, multinazionale specializzata nell’installazione e manutenzione di ascensori e scale mobili,che si è posta l’obiettivo di raggiungere il 35% di donne all’interno del proprio staff dirigenziale entro il 2030. “Essere inclusivi, al giorno d’oggi, significa essere attenti alle necessità mutevoli della società contemporanea per cogliere le opportunità verso un futuro migliore – afferma Giovanni Lorino, AD di KONE Italy & Iberica – Per noi di KONE, le politiche DE&I sono più che centrali. Siamo infatti molto orgogliosi di avere ottenuto la certificazione per la parità di genere UNI/Pdr 125:2022 sia nei nostri stabilimenti sia negli uffici”.

Tornando alle iniziative più sorprendenti utili a promuovere le politiche DE&I sul posto di lavoro, sempre grazie all’approfondimento di Business Leadership Today, risaltano i “DEI training program”, che prevedono workshop e seminari in presenza e da remoto per rafforzare la sensibilità verso le politiche DE&I all’interno dell’ambiente di lavoro. Questi appuntamenti, arricchiti dall’esperienza di tutor o coach, sono fondamentali anche per aggiornare tutti i dipendenti sui trend e le case history più impattanti e influenti. E ancora, è estremamente importante che la formazione DE&I sia interattiva e coinvolgente, attraverso dibattiti ed esercizi specifici di role-playing. Infine, si stanno diffondendo anche gli “employee resource group”, ovvero gruppi di professionisti che, in collaborazione con il team HR, hanno il compito di ascoltare l’opinione dei dipendenti appartenenti alla medesima azienda. Lo scopo è comprendere nel dettaglio le loro necessità ed elaborare delle strategie ad hoc, come l’organizzazione di eventi o campagne di sensibilizzazione, utili a migliorare le politiche interne di diversity, equity e inclusion.

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