La distribuzione automatica dichiara guerra ai ristorni sugli incassi pretesi dalle pubbliche amministrazioni

Basta pagare agli Enti pubblici, a fronte dell'installazione di distributori automatici, canoni di concessione che assomigliano sempre più a veri e propri balzelli.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - cibi e bevande) “È ora di dire basta ai ristorni, una distorsione del mercato sempre più diffusa che prevede che gli operatori della distribuzione automatica debbano corrispondere agli enti pubblici quali università, ospedali, pubbliche amministrazioni e altri luoghi destinati alla collettività, un canone per poter installare i propri distributori automatici” afferma Lucio Pinetti, Presidente di CONFIDA, l'Associazione italiana della distribuzione automatica che rappresenta la quasi totalità dell'imprese del settore. “Il canone eccede a tal punto i costi sostenuti dall'ente appaltante per ospitare i distributori automatici (in termini di consumi energetici e idrici) che è impossibile non pensare a una vera e propria 'tassa'”.

Nelle scorse settimane è stata presentata alla Camera dei Deputati un'interrogazione in merito da parte dell'On. Mauro Pili, in cui si legge che la pratica del ristorno “sarebbe tale da alterare la libera concorrenza e inficiare una sana e corretta gestione economica dell'impresa aggiudicatrice, con un potenziale pregiudizio sulla qualità del servizio e della sicurezza dei prodotti alimentari somministrati”. Nell'interrogazione, inoltre, si fa presente che il servizio di distribuzione automatica presso enti pubblici “svolge una funzione di interesse sociale”. “Non si comprende quindi perché le pubbliche amministrazioni debbano intervenire sul prezzo finale dei prodotti” afferma il Presidente Pinetti.

“A fronte della grave situazione economica attuale, non possiamo che sottoscrivere le parole dell'Onorevole Pili, che auspica la realizzazione di un capitolato che tuteli gli aspetti qualitativi e tecnici del servizio a mezzo di distributore automatico. Noi di CONFIDA abbiamo già lavorato in tal senso, proponendo alle nostre aziende associate un 'Capitolato Standard', volto a privilegiare i parametri tecnico-specialistici e qualitativi rispetto alla mera contribuzione economica e al basso prezzo. A nome di tutto il settore, voglio ringraziare l'On. Pili che ha ben raccolto le nostre istanze” spiega il Presidente Pinetti.

Adiconsum sostiene il servizio di distribuzione automatica presso gli enti pubblici quale attività con funzione di interesse sociale. Assicurare la trasparenza della filiera ed un corretto prezzo finale dei prodotti commercializzati è essenziale per garantire sicurezza e qualità degli stessi. Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum, afferma: “E' necessario lavorare con tutte le parti sociali ed individuare assieme elevati standard qualitativi del servizio di distribuzione automatica a garanzia di una forte e reale tutela dei consumatori”.

“La proposta presentata alla Camera dall'on. Mauro Pili – prosegue Pietro Giordano – va in questa direzione e mira ad assicurare trasparenza, qualità del servizio e sicurezza dei prodotti alimentari somministrati, a tutela della salute dei consumatori. Non va infatti dimenticato che oggi la distribuzione automatica è presente in settori strategici della società quali scuole, ospedali, ambienti di lavoro e in diversi luoghi di intrattenimento”.

“La situazione è sempre più insostenibile: la pratica del ristorno provocherà necessariamente, a lungo andare, gravi problemi, non solo alle aziende ma anche ai consumatori, perché sempre più arduo è garantire la qualità del servizio, date le condizioni in cui gli operatori del Vending sono costretti a lavorare” conclude il Presidente di CONFIDA. “Noi come associazione ci stiamo muovendo su più fronti, ma riteniamo sempre più imprescindibile un'iniziativa legislativa volta a tutelare il lavoro delle nostre aziende”.
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