Tennistavolo in Sardegna: Cronache pongistiche del 22 giugno 2022

Medagliati a parte, gli altri esiti dei singolari evidenziano su tutte la performance di Marco Poma (Tennistavolo Sassari, singolo under 21) che viene eliminato da Rossi ai quarti. Non vanno oltre il primo turno del tabellone Simone Demontis (Tennistavolo Sassari, under 11), le atlete Rossana Ferciug (Quattro Mori Cagliari, under 17) e Lisa Bressan (Muravera TT, under 2
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RIMINI, RIMINI! ORI SARDI VARI TRA GIOVANILI, PARALIMPICI E VETERANI

CON PROTAGONISTI CARLO ROSSI, LUCA BROCCIA, ALESSIO PICCIAU E LE DONNE DEL TENNISTAVOLO NORBELLO

Altro che soggiorno estivo riminese, quello può aspettare perché anche la Sardegna ha le sue mirabilie da sfoderare nella lunga e caliente parabola balneare. Non sorprenda che i pongisti isolani, paralimpici compresi, poche occhiate abbiano concesso alle improvvisazioni dell’Alto Adriatico, ma si siano concentrati con profitto negli edifici della Fiera, chiamata in causa per i Campionati Italiani Giovanili (under 11-17-21), Paralimpici e Veterani. La copertina di questa rassegna se la guadagnano Carlo Rossi (Marcozzi Cagliari), Luca Broccia (TT Guspini), Alessio Picciau (La Saetta Quartu) e le veterane del Tennistavolo Norbello. Tutti determinati nell’impedire ai diretti avversari di interrompere il loro esemplare stato di forma. Luca sembra essersi abbonato alla piattaforma della gloria: ci sale tre volte, per indossare una medaglia a senso unico, quella color oro. I suoi primati paralimpici riguardano la classe 11 dove primeggia nel singolo assoluto maschile, nel singolo giovanile e nel doppio maschile, proprio assieme ad Alessio il saettino, alla sua prima esperienza in queste competizioni.

Quella di Carlo Rossi è un’impresa fulgida e fantasmagorica, ormai non c’è gradino della lunga scalinata giovanile che non l’abbia visto indiscusso protagonista: dai giovanissimi all’under 21 è un pullulare costante di titoli nazionali: di sicuro sarà un esempio da citare tra i protagonisti della generazione Z. Fresco, fresco di giornata l’oro a squadre nei Campionati Italiani Veterani che sono iniziati proprio il 22 giugno (vedere paragrafo in basso). In una gara secca il Tennistavolo Norbello (composto da Marialucia Di Meo, Ana Brzan e Krisztina Nagy) ha sconfitto per 3-0 l’A4 Verzuolo. “Partivamo da favorite – riassume Marialucia Di Meo - ma la partita va giocata. Ci siamo espresse meglio delle nostre avversarie e ciò ci rende particolarmente contente. La mia sfida contro Carmela Castro è stata la più combattuta e poi Krisztina ha avuto superato un’avversaria di tutto rispetto come Silvia Racca. Infine, nel doppio, io e Ana Brzan abbiamo confermato la nostra sintonia in campo”.

L’ETA’ DEL BRONZO

Con un pizzico di fortuna in più, Carlo Rossi avrebbe potuto fare meglio con i doppi, condivisi con Lisa Bressan (Muravera TT) e il suo ex compagno di squadra Marco Poma (Tennistavolo Sassari). Tuttavia sono bronzi che pesano nel carniere. Come quelli raccolti dal duo femminile del Muravera TT composto da Aurora Piras e la stessa Lisa Bressan. O quelli paralimpici guadagnati ancora una volta da Luca Broccia, stavolta con l’atleta del Santa Tecla Nulvi Jessica Rozzo, che poi si ripete nel singolo femminile.

Romano Monni, classe 6, fa sorridere di nuovo La Saetta e il Tennistavolo Quartu può esultare per il terzo posto di Alessandro Marchello nel singolo, esordienti classe 1-5. Manuela Casu combina bronzo e argento, prima nel singolo classe 2 e poi nel doppio Femminile Assoluto classe 1/5 in collaborazione con Allegra Magenta (Nerviano Tennistavolo).

CARLO ROSSI SI RIPOSA MERITATAMENTE

L’ epopea è agli sgoccioli. Ancora un anno di under 21 e poi per Carlo Rossi da Quartu S. Elena si chiuderà una parentesi giovanile dove ha vinto di tutto e di più in ogni stadio della sua trionfale crescita. Nella lunga trafila di ori che ha contrassegnato il suo percorso, quello più recente legittima ancor di più la sua leadership, grazie al magistrale percorso netto dove ha ceduto un solo set all’amico/rivale di sempre, Johnny Oyebode, in semifinale. Ora che si concederà il meritato riposo, ma non troppo, perché il calendario è notoriamente fittissimo, giunge il momento di fare altre due chiacchiere.

Carlo, l’ultima volta ti sei espresso a fine aprile, sempre per commentare liete notizie. Nel frattempo che è successo?

È stato un periodo lungo perché con la fine della stagione all’orizzonte, mentalmente è sempre difficile rimanere sul pezzo. Ammetto di essere arrivato a Rimini molto stanco. Son contento, però, di aver trovato le ultime energie nel singolo under 21 che mi ha consegnato direttamente alle vacanze.

La tua storia giovanile è passata in rassegna nel tabellone finale del singolo, con sfide determinanti contro visi molto conosciuti come Poma, Oyebode Piciulin..

In realtà non ci avevo fatto caso che fossero tutti miei ex compagni. Prima del torneo sapevo più o meno chi avrei incontrato da un certo punto in poi. A parte Marco, che è passato secondo nel girone, vincendo poi con la testa di serie che avrei dovuto incontrare io, per gli altri ero pronto, specie per Johnny. Mentre Gabriele è stata una sorpresa perché mi aspettavo di trovare Mutti in finale.

Tutto facile come recitano i punteggi?

I parziali sembrano dire una cosa, ma in realtà è andata diversamente. Son contento, infatti, perché son riuscito a gestire bene tutte le partite dall’inizio senza rischiare troppo.

L’avversario che mi ha messo più in difficoltà è sicuramente Oyebode.

Racconta

Non mi riferisco esclusivamente ai parziali; è che che avendoci giocato quasi 40 volte, ormai le partite si svolgono con andamenti molto simili, ma è sempre un terno al lotto. Tra noi vince chi sta meglio mentalmente in quel momento, e per fortuna questa volta è andata bene me. Tra l’altro, ad un certo punto, stavo rivivendo l’ultima finale u. 21 dell’anno scorso: vincevo 2-0 e lui la stava riaprendo nello stesso identico modo di quella finale lì che poi vinse.

Per un soffio non sei riuscito a raggiungere le finali nel doppio maschile e misto

Si, speravo in qualcosa di più. Sapevo che avrei potuto vincerli entrambi e soprattutto nel misto mi è dispiaciuto perché se avessimo estromesso la testa di serie n. 1 (Mongiusti/Monfardini), poi con l’altra coppia finalista (Tosatti/Roncallo) sarebbe stata molto più in discesa. Peccato perché entrambe le semifinali sono state molto simili tra loro, e sarebbero stati altri due titoli importanti, ma così è lo sport.

Ora a riposo..

Mi fermerò qualche settimana prima di riprendere la stagione, ad agosto, che comincerà, probabilmente, con un torneo in Tunisia. Poi comincerà la Bundesliga. Sarà una stagione importantissima per me.

Dediche particolari?

Alla mia famiglia che ha investito e sacrificato tanto per me, anche quando non sono arrivati mai i risultati che magari ci si aspettava. Sono stati degli anni molto difficili per me e son molto contento di aver ripreso a regalare soddisfazioni dal punto di vista sportivo, perché non è facile neanche per loro.

IL TRE VOLTE CAMPIONE LUCA BROCCIA RACCONTATO DALL’ALLENATORE FABIANO PEDDIS

“La partecipazione ai Campionati Italiani di Rimini è stata per Luca, con tre ori e un bronzo vinti, un giusto premio per il grande lavoro svolto in questi anni”. Le prime parole del tecnico Fabiano Peddis, sulle imprese del suo piccolo atleta paralimpico Luca Broccia non lasciano dubbi sull’immensa felicità accesasi tra le rigogliose espressioni del TT Guspini. “Tra domenica e lunedì mattina – racconta l’allenatore - Luca disputa complessivamente 18 incontri; non pochi per un ragazzo di tredici anni. Il suo percorso comincia la mattina di domenica con il singolare assoluto, dove vince a punteggio pieno il girone, nel quale incontra, fra gli altri, Forlin, futura medaglia d'argento nel giovanile”. La sera comincia il tour de force: “Negli ottavi di finale vince 3-0 con Napolitano – prosegue Peddis - incontrando però delle difficoltà nel primo set, forse dovute alla lunga attesa, circa sei ore dallo svolgimento delle gare del girone. Prosegue vincendo ai quarti con Galletti, apparentemente con facilità, ma in realtà per merito di una prestazione quasi perfetta. Alle semifinali incrocia Cacioli; dopo essersi trovato sotto per 2-0, perdendo entrambi i set per 11-9, cambia costantemente gioco, riuscendo a vincere i successivi tre abbastanza agevolmente. In finale incontra Miserotti, campione italiano uscente, giocatore molto bravo ed esperto che col suo gioco, basato principalmente sul top spin di dritto eseguito con un'elevata rotazione della palla, ha creato non poche difficoltà. Luca, grazie anche ad una costante variazione nell'esecuzione dei servizi, che gli permetteva di imporre il proprio gioco, vince per 3-0 ottenendo il primo titolo italiano assoluto”. Il tecnico guspinese non fa in tempo a esultare che si ritrova nuovamente in panca per seguirlo anche nella kermesse giovanile: “Gioca altri quattro incontri, tutti vinti per 3-0, che gli consegnano anche l'oro nel campionato giovanile”. A seguire, si svolge, con sei ore di ritardo, il doppio misto condiviso con Jessica Rozzo (Santa Tecla di Nulvi): “Ottengono comunque un bronzo, pur perdendo entrambi gli incontri del girone unico”. Peddis dedica un pensiero alla società anglonese: “Ringrazio personalmente, e anche a nome della società, il presidente Francesco Maria Zentile, Jessica e tutti i presenti, accompagnatori e atleti, del Santa Tecla Nulvi, per il sostegno e la vicinanza dimostrataci in tutta la giornata, seguendo e tifando, quando possibile, le prestazioni di Luca”. Lunedì è il giorno del doppio maschile assoluto, Luca e Alessio Picciau (La Saetta Quartu Sant'Elena), prima volta assieme, iniziano il girone vincendo 3-0 con la coppia Napolitano - Licitra. Proseguono vincendo 3-1, ma in questo caso incontrando notevoli difficoltà con la coppia che poi vincerà l'argento. Terminano il girone vincendo 3-0 con la coppia Calcagno - Battiato. Nell'eliminatoria diretta giocano i quarti con la coppia Busardò - Lacerati, e l'incontro finisce, senza grossi patemi, per 3-0. “Con una medaglia sicura in tasca – osserva Peddis - giocano la semifinale con meno tensione, e ciò gli aiuta, perché gli avversari Cacioli - Restivo (teste di serie numero 2) si trovano molto bene assieme; l'incontro pur essendo equilibrato termina 3-0, ma il primo ed il terzo set terminano entrambi agli spareggi 12-10”. In finale incontrano nuovamente la coppia Dattolo - Cundari, che in semifinale vincono con le teste di serie n. 1 Abbate - Rione Fili. La partita, pur vincendola 3-0, si palesa molto difficile: “I primi due set vengono entrambi vinti per 11-8 - sottolinea il tecnico del medio Campidano - ma è soprattutto il terzo quello più complicato; dopo essere stati sotto con un parziale di 3-8, riescono a superare brillantemente le difficoltà incontrate e una leggera tensione, vincendo per 12-10”. Di seguito le considerazioni finali di Fabiano Peddis: “Come per il doppio misto, anche per il doppio maschile, mi sento in dovere di ringraziare la società di appartenenza di Alessio, non solo per la preparazione "a distanza" del doppio, ma anche per il sostegno fornitoci dai tecnici, atleti ed accompagnatori presenti. Un grazie di cuore ad Alessio per la fiducia mostratami durante gli incontri, ascoltandomi e seguendo tutte le mie indicazioni, nonché al suo tecnico "storico", Christian Ferro, per la preparazione fornita ad Alessio nel corso degli anni e per i suoi preziosi consigli dei quali ho fatto tesoro. Ringrazio infine la società T.T. Guspini, Luca, i suoi genitori e il fratello Manuel, per avermi dato la possibilità di inseguire (e vivere) un sogno, non solo mio, ma di noi tutti, iniziato oltre cinque anni fa. Un percorso inizialmente difficile che oggi, grazie alla perseveranza di tutti e alle continue correzioni e modifiche, sembra essere meno tortuoso. Raggiunto un obiettivo si guarda avanti, al prossimo, non si sa se sarà possibile raggiungerlo, ma sicuramente bisognerà provarci”.

PARLA ALESSIO PICCIAU, UN ALTRO ATLETA “DORATO”

Sul successo nel doppio classe 11 non si esime dal rilasciare dichiarazioni il saettino Alessio Picciau: “Sono partito per gli italiani con la convinzione di poter portare a casa qualcosa. Nel singolo pensavo di fare di meglio, ma sono comunque molto contento di aver passato il girone e di aver fatto questa esperienza che userò come punto di partenza per allenarmi meglio e migliorare ancora di più. Nel doppio invece, insieme al mio compagno Luca Broccia (TT Guspini), abbiamo fatto più che passare il girone, abbiamo vinto la competizione! Ad essere sincero non me lo sarei mai aspettato, ma anche non allenandoci tantissimo per il doppio, ci siamo trovati in sintonia tanto da vincere tutte le partite portandoci a casa l’oro battendo in finale Daniele Dattolo/ Mirko Cundari”.

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