Al San Martino di Oristano un convegno per risolvere con nuove tecniche di lifting urogenitale prolasso e incontinenza che colpiscono 5 milioni di italiane

Il Convegno “Focus on : prolasso genitale e incontinenza urinaria femminile” che si svolgerà il 7 luglio 2012 nella sala conferenze del polo ospedaliero San Martino di Oristano fa il punto sulle tecniche di chirurgia mininvasiva d’avanguardia per la cura dei disturbi.
Milano, (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) “Gravidanze, parti e menopausa”, dice il dottor Antonio Onorato Succu , direttore struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale “San Martino” di Oristano tra i centri eccellenza e di riferimento in Sardegna e degli ospedali di Bosa e Ghilarza, “sono momenti chiave nella vita della donna che possono però causare il prolasso urogenitale e l’incontinenza urinaria . Disturbi che colpiscono circa 5 milioni di italiane over 40, ma che restano ancora un 'tabù. Gli ultimi progressi della chirurgica minivasiva si basano ora su nuove tecniche di lifting urogenitale ideate negli States e approdate recentemente anche nel nostro Paese che si effettuano a carico del Sistema Sanitario Nazionale , e cioè gratis per la paziente. Il prolasso genitale consiste nell’abbassamento dalla sede naturale e talvolta fuori dall'introito vaginale di una o più strutture pelviche - utero , vescica e retto - e spesso si associa all’incontinenza urinaria. L’ultima metodica di lifting genitale per il trattamento risolutivo del prolasso si chiama Elevate e si avvale di una speciale rete in polipropilene che, inserita con microstrumenti attraverso la vagina, sostituisce il supporto originario danneggiato del pavimento pelvico (l’insieme di muscoli e legamenti che sostiene gli organi genitali) con un’efficacia del 90%. Rispetto agli interventi invasivi tradizionali spesso associati all’asportazione dell’utero - l’isterectomia- e gravati da recidive nel 20 – 30% dei casi (1 donna su 5 ripresenta il problema e deve subire un altro intervento ) la nuova tecnica consente di non asportare sempre l’utero quando questo è sano evitando così l’insorgere di problemi psicologici legati alla privazione di un organo collegato alla maternità e all’ identità femminile , hanno un basso rischio di recidive - 4%- e si possono effettuare in anestesia spinale consentendo così una rapida ripresa. La nuova metodica chirurgica mininvasiva per l’incontinenza urinaria si chiama Miniarc e consiste nell’applicazione sempre per via vaginale di una sling sottouretrale - una benderella in polipropilene (simile a quella usata nel prolasso) che posta sotto l’uretra ristabilisce il suo corretto funzionamento con il ripristino della normale continenza. I vantaggi delle nuove tecniche – Elevate e Miniarc - rispetto ai vecchi interventi invasivi sono l'efficacia del 90%, la brevità degli interventi (20 - 30 minuti ) che si effettuano in day hospital con anestesia locale o loco regionale e il breve tempo di recupero con un ritorno alle normali attività entro una settimana.L’incontinenza urinaria da sforzo nella donna che si manifesta a seguito di un piccolo sforzo come un colpo di tosse, uno starnuto, il sollevamento di una borsa o un esercizio fisico è causata principalmente dalle gravidanze e dal parto; le altre cause sono: menopausa , prolasso genitale, età, tosse cronica , fumo stipsi , attività pesanti e sportive ed esiti di chirurgia pelvica. Nonostante la diffusione del prolasso e dell’incontinenza e le loro pesanti ripercussioni sulla qualità di vita (con ansia, depressione, isolamento) , i rapporti sociali, l'intesa di coppia e la sessualità, solo una minoranza di donne si rivolge al medico mentre le altre si rassegnano peggiorando i disturbi. Invece queste patologie possono oggi essere risolte definitivamente con le nuove ma collaudate tecniche chirurgiche di lifting uro-genitale e la donna può ritrovare la sua integrità fisica e soprattutto la sua femminilità. In passato, le donne sarde tendevano infatti a nascondere questi disturbi, oggi con la partecipazione sociale più numerosa e consapevole , si rivolgono presso i centri specializzati”. “Le nuove metodiche” , precisa infine il dottor Succu, che si occupa di di uroginecologia da oltre 20 anni , fa parte del direttivo Nazionale dell’ Associazione Italiana di Urologia Ginecologica - AIUG e che ha effettuato con successo centinaia di interventi di lifting urogenitale , “sono disponibii anche in molti altri ospedali della penisola a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale e cioè gratuite per la paziente”.
L’Azienda Sanitaria di Oristano con l'Ospedale San Martino di Oristano e dei due presidi satellite di Bosa e Ghilarza, con una media di 200 procedure chirurgiche risolutive all'anno, su un bacino di utenza potenziale di circa 250 mila persone è tra i centri di eccellenza d’avanguardia e di riferimento in Sardegna per il trattamento risolutivo del prolasso genitale e dell’ incontinenza urinaria femminile .

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