AL TEATRO SANZIO DI URBINO "DOPO IL SILENZIO" CON SEBASTIANO LO MONACO ED ELISABETTA POZZI

MERCOLEDÌ 7 MARZO
Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)
"DOPO IL SILENZIO" CON SEBASTIANO LO MONACO ED ELISABETTA POZZI

MERCOLEDÌ 7 MARZO AL TEATRO SANZIO DI URBINO.

Uno spettacolo di alto valore morale e civile, affidato a due attori di razza come Sebastiano Lo Monaco ed Elisabetta Pozzi e al giovane interprete Turi Moricca, Dopo il silenzio giunge al Teatro Sanzio di Urbino mercoledì 7 marzo nella stagione di prosa promossa dal Comune con l’AMAT. Il lavoro, che prende le mosse dal libro Liberi tutti di Pietro Grasso con la drammaturgia di Francesco Niccolini e Margherita Rubino e la regisa di Alessio Pizzech parla di mafia e di omertà ma anche di diritti e speranza.

“In Dopo il Silenzio – afferma il regista Alessio Pizzech - la parola teatrale diventa strumento di indagine di una Storia di un paese, l’Italia, che coincide, si scontra talora, diverge e poi trova punti di contatto con la storia della mafia con i suoi addentellati politico / economici, con il suo ribaltamento valoriale che si è unito ad un imbarbarimento dei costumi e della vita pubblica. La scrittura di Grasso e la drammaturgia di Niccolini ci proiettano in una necessità comunicativa che solleciti, incuriosisca e ponga lo spettatore in un’attenzione profonda verso l’esperienza umana con tutte le sue contraddizioni e con quella necessaria capacità di comprensione e sospensione del giudizio. Il teatro da sempre fonte di salvezza spirituale e specchio della collettività, ci consente di viaggiare fra le immagini, i ricordi, i frammenti di un intero che si è spezzato tra intimidazioni, bombe, morte portata nelle pubbliche piazze. Le generazioni ed il dialogo tra esse, diventa l’asse attorno a cui ruota la scrittura scenica di Dopo il Silenzio. Il dovere che Pietro Grasso si dà è quello di passare la storia, di farla conoscere ai giovani. Un dialogo acceso e vibrante quindi questo spettacolo, che mette di fronte due generazioni, due punti di vista totalmente opposti del leggere la vita. In un luogo dell’attesa, in un purgatorio dell’anima, in una condizione fuori dal tempo e dallo spazio dove fa breccia la grande storia con i suo eventi, i destini di questo giovane e dell’uomo si incontrano per fare i conti con la propria coscienza. Sul limitare di un tempo che sta scadendo il giovane e l’uomo fanno un viaggio interiore che vuole essere una consapevole ridiscussione dei motivi della propria vita delle scelte più o meno eticamente vissute. Quei due uomini tanto diversi tra loro, confrontano le loro vite in un faccia a faccia che parte dalla mafia come fenomeno esterno a sé per arrivare ad una definizione di mafia come condizione interiore dell’uomo, come reazione a problematiche sociali, come risposta sbagliata a bisogni inespressi, come prodotto di un silenzio complice; una mafia che nasce in ognuno quando il dialogo con propri valori non sia aperto e leale”.

Le scene dello spettacolo – prodotto da Sicilia Teatro e Spoleto56 Festival dei 2Mondi – sono di Giacomo Tringali, i costumi di Cristina Da Rold, le musiche di Dario Arcidiacono, le luci di Luigi Ascione, gli interventi video di Giacomo Verde, i canti originali di Carlo Muratori con il coro Discantus diretto dal Maestro Salvo Sampieri.

Per informazioni e biglietti: biglietteria del teatro Sanzio 0722 2281. Inizio spettacolo ore 21.

Barbara Mancia

ufficio stampa

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