Milano Film Festival Il cortometraggio IRREMOVIBILE di Regiana Queiroz al Salon des Refusès

Protagonista la giovane promessa Camillo Manera. IL 18 Settembre ore 22, Piazza del Cannone-Parco Sempione,davanti al Castello Sforzesco.
, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura) Il cortometraggio IRREMOVIBILE della regista Regiana Queiroz è stato selezionato per la sezione ‘fuori concorso’ al Salon des Refusés di Milano Film Festival, lo spazio autogestito dai registi non finalisti, pensato per chi è curioso di sbirciare oltre il concorso.

La proiezione sarà il giorno giovedì 18 settembre dalle ore 22.00 nella Piazza del Cannone all'interno del Parco Sempione, davanti al Castello Sforzesco.

Regiana Queiroz, ha 30 anni, è brasiliana di San Paolo e vive a Milano. Ha debuttato proprio con IRREMOVIBILE all’edizione 2008 del Respiri(ti) Festival di Como, nella sezione Lievi Respiri. IRREMOVIBILE si ispira a una storia vera e vuole essere una testimonianza sulla realtà della malattia mentale e dei ‘mali dell’anima’. Si tratta infatti della storia di Luca, un giovane psicotico affetto da schizofrenia paranoica somatica e refrattaria, convinto che un topo gli sia entrato nel cervello e gli divori tutti i suoi ricordi. L’attore milanese Camillo Manera, 21 anni, conferisce al personaggio uno spessore drammatico ricco di sfumature e riesce a utilizzare la brevità del racconto per far esplodere un finale a sorpresa che strappa un riso amaro.

IRREMOVIBILE-credits
Italia, 2008, 6’ 44’’, Mini DV, 4:3, colore, Dolby Digital 5.1
Genere: drammatico
Regia e sceneggiatura: Regiana Queiroz
Produttori: Lorenzo Villa, Regiana Queiroz, Alessandro Davoli
Cast: Camillo Manera, Vincenzo Delle Donne e Francesco Lanza
Direttore della fotografia: Francesco Luciano
Assistente di produzione: Francesca Pagani
Riprese: Francesco Luciano e Pietro Bartesaghi
Fonico e tecnico luci: Pietro Bartesaghi
Assistenti alla regia: Alessandro Davoli e Gianluca Bazzon
Segretaria di edizione: Francesca Pagani
Doppiaggio e sound design: Carlos Zarattini
Montaggio: Natalia Kouneli
Costumi e trucco: Priscilla Venturacci
Backstage riprese: Gianluca Bazzon
Backstage montaggio: Regiana Queiroz

Regiana Queiroz- profilo
“Un buon regista di cinema deve avere paura della morte”

Regiana Queiroz, 32 anni, brasiliana di San Paolo, Sagittario con ascendente Pesci, si laurea in Giurisprudenza, studia Psicopatologia poi viene in Italia per amore. Cresciuta nell'atelier artistico di sua madre, la nostra società dello spettacolo la galvanizza subito. Si iscrive alla Scuola Civica di Cinema a Milano e oggi, alla testa della casa di produzione 3boludosy1perro Cinematografica, gira cortometraggi, videoclip e documentari aspettando la grande opportunità. Da segnalare fra le sue opere: il cortometraggio ‘Irremovibile’, finalista al Festival Respiri(ti) nella sezione Lievi Respiri (Como, maggio 08), il videoclip della canzone ‘Ogni mio respiro’ del gruppo I Noja, prodotta, arrangiata e mixata da Alessandro Ghassemi in arte Mr Gaz O’line e Giorgio Baù e (testi di Camillo Manera, voci Manera e Sara Baietti), l’intervista documentario Progetto Paskaran, e il corto ‘Billie Holiday canta per Che Guevara’, prima parte di una trilogia.
Dichiara Regiana Queiroz: “Io faccio cinema perché il cinema per me è come diceva Majakoskij, la logica conclusione di tutta l’arte moderna. Secondo me un bravo regista deve avere pathos e tanta tanta paura della morte! Attualmente mi ispirano il russo Zvyagintsev, lo spagnolo Julio Medem e il messicano Alessandro Gonzales Inarritu”.

“Billie Holiday canta per Che Guevara' - credits Italia, 2008, 14’50’’, Mini DV, 4:3, colore, audio 2.0 Scritto e diretto da: Regiana Queiroz; Prodotto da: Regiana Queiroz, Francesco Luciano, Francesca Pagani; Attori: Marisa Lentoni - Fernanda, Simone Mastrotisi - Augusto, Daniela Marigo - Carolina, Camillo Manera - Enrico, Vladimir Bourdeau de Fontenay - Pierre; Direttore della fotografia: Francesco Collinelli; Assistente alla fotografia: Manuel Muccio; Musiche, doppiaggio e sound design: Carlos Zarattini; Montaggio: Regiana Queiroz e Natalia Kouneli; Effetti speciali: Bonsaininja Studio; I unità- Aiuto Regia: Silvia Fontanini; Segretaria di edizione: Francesca Pagani; Operatore di ripresa: Francesco Luciano; Assistente operatore: Viola Formenti;Fonici di presa diretta: Flavio Marini e Francesco Giliberti; Truccatrice: Francesca Galafassi; Costumista: Priscilla Venturacci; Scenografia atelier Fernanda: Valentina Sutti; Scultrice: Sara Quattrino; Fotografia di scena: Francesca Galafassi; II unità- Aiuto regia: Valentina Sutti; Segretarie di edizione: Francesca Pagani e Viola Vatrini;Operatori di ripresa: Francesco Luciano e Francesco Segrè;Assistente operatore: Pietro Bartesaghi; Fonico di presa diretta: Francesco Giliberti ;Truccatrici: Alessandra Sarrocco e Francesca Galafassi; Costumista: Priscilla Venturacci; Fotografia di scena: Koen Verlinden e Valentina Sutti; Backstage: Viola Formenti, Natalia Kouneli e Regiana Queiroz.

‘Ogni mio respiro’- credits
Italia, 2008, 3’, Mini DV, 4:3, colore, audio 2.0
Musica: ‘I Noja’; Regia e sceneggiatura: Regiana Queiroz; Produttori: Camillo Manera, Francesco Luciano e Regiana Queiroz; Attori: Camillo Manera e Martina Brambilla Pisoni; Direttore della fotografia: Heloisa Sartorato; Aiuto Regia: Heloisa Sartorato e Natalia Kouneli, Segreteria di edizione: Natalia Kouneli; Montaggio; Regiana Queiroz; Trucco: Francesca Galafassi; Costumi: Priscilla Venturacci; Backstage montaggio: Regiana Queiroz

‘Progetto Paskaran’- credits
Italia 2008, 10’14’’, mini DV; 4:3, colore, audio 2.0
Genere: documentario; Regia: Regiana Queiroz; Produttori: Lorenzo Villa, Regiana Queiroz, Alessandro Davoli; Direttore della fotografia: Francesco Luciano; Riprese: Lorenzo Villa e Francesco Luciano; Fonico e tecnico luci: Pietro Bartesaghi; Assistenti alla regia: Alessandro Davoli e Gianluca Bazzon; Segretaria di edizione: Francesca Pagani; Musica e sound design: Carlos Zarattini Montaggio: Natalia Kouneli; Ricerche: Francesca Pagani; Backstage: Viola Formenti; Famiglia Paskaran.

CAMILLO MANERA E IL GRUPPO I NOJA
“L’arte per noi è una sfidare alla paura di vivere’
Ventuno anni, milanese, Camillo Manera è attore, autore di testi musicali e cantante. E’ stato protagonista di alcuni cortometraggi diretti da Regiana Queiroz e prodotti dalla 3boludosY1perro Cinematorafica. Il corto ‘Irremovibile’ ha debuttato all’edizione 2008 del festival di Como, Respiri(ti), nella sezione Lievi Respiri ed è in programma nel ‘fuori concorso’ del Salon des Refusés di Milano Film Festival 2008. Nel cortometraggio ‘Billie Holiday canta con Che Guevara’, Manera è un giovane medico e nell’opera, che fa parte di una trilogia, Manera sarà protagonista anche del terzo lavoro. Il videoclip ‘Ogni mio respiro’ è stato presentato a Milano alla Sala Ariberto il 26 giugno 08 nell’ambito di un evento (‘La società dei talenti’, condotto da Valeria Benatti di Radio RTL), dedicato ai giovani artisti. Vede Manera attore protagonista, autore dei testi e cantante. La musica è di Mr Gaz O’line, arrangiamento e mix di Mr Gaz O’line e Giorgio Baù prodotto da Mr Gaz O’line. Voci: Manera e Sara Baietti, grandi potenzialità che ricordano Elisa. Camillo Manera ha esperienze di doppiaggio, avendo doppiato se stesso in tutti i film ai quali ho partecipato. In pubblicità e in tv (Camera Cafè) Camillo Manera ha esperienze come attore di posa. Appassionato di musica, dopo aver partecipato, giovanissimo, a tornei di freestyle nei centri sociali e nei locali milanesi, Manera ha firmato appunto come autore di testi e cantante, brani pop su musiche di Mr Gaz O’line (all’anagrafe Alessandro Ghassemi) e Francesco Arrighetti e nel maggio 2008 con Francesco Arrighetti e Sara Baietti ha formato il gruppo I Noja che ha debuttato con ‘Ogni mio respiro’. In una recente intervista al quotidiano Il Giorno, che gli ha dedicato una pagina per la rubrica L’Antipersonaggio, ha dichiarato: “Il nome del nostro gruppo è una sfida alla paura di vivere. L’ho scelto ispirandomi a Ugo Foscolo che ha scritto che la noja ‘proviene o da debolissima coscienza dell’esistenza nostra, per cui non ci sentiamo capaci di agire, o da coscienza eccessiva, per cui vediamo di non poter agire quanto vorremmo’. Questo malessere interiore accomuna tanti della nostra generazione. Per Leo Longanesi invece ‘la noia segue l’ordine e precede le bufere’, la noia quindi è passività. Noi vogliamo combattiamo il nichilismo mettendoci in gioco per creare poesia.”.

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