Aprendo il suo discorso al Parlamento europeo con una frase di Alcide De Gasperi, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha tirato una linea di continuità fra il 2025 e il 1950, fra le urgenze dell’Europa di oggi e la spinta che settantacinque anni fa portò al Piano Pleven e al trattato istitutivo della Comunità europea di difesa (Ced). La citazione dello statista democristiano – la…
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L’avvio di una politica di difesa in ambito Ue non è qualcosa che possa rientrare non diciamo nell’ordinaria amministrazione, ma neppure in quella straordinaria: è una svolta epocale. Coloro che affermano che l’Europa Unita era nata come forza puramente di pace, ignorano semplicemente la storia. Proprio nella sua fase iniziale essa si stava formando come frontiera per il contenimento dell’espansionismo sovietico, tanto che nei primi anni ’50 del secolo scorso si pose il tema di costruire una “Comunità Europea di Difesa”…
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Non ho mai avuto alcun dubbio che, se avessimo avuto una comune difesa europea, la Russia non avrebbe attaccato l’Ucraina. L’aggressione ha infatti contato sulla sproporzione fra le forze russe e le forze ucraine, che Putin pensava sarebbero state lasciate sole proprio in conseguenza delle divisioni europee. Queste divisioni sono state cancellate e si è potuto fronteggiare per lunghi mesi la Russia unicamente grazie al sostegno dei paesi occidentali, con gli Stati Uniti in prima fila.
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Più armi e più eserciti per difendersi? L’Unione europea a un bivio I cittadini italiani sentono minacciati i confini dell'Europa? La risposta identifica la profonda spaccatura all'interno delle nostre forze politiche Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – L’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha gettato via la ‘copertina Linus’ a tutti i paesi europei. Per decenni la ‘copertina’ americana, il suo esercito e soprattutto i suoi armamenti, hanno tenuto tutti…
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"Il tema riarmo crea confusione, ci sono settori nevralgici, basti pensare ad internet, nato da una ricerca militare. Sembra una parola che fa effetto, ma non parliamo di gioco di soldatini ma di difesa di valori e libertà, un esercito ha un senso se risponde a uno stato e fino a che sono diversi si deve collaborare" così il deputato Giovanni Donzelli di FdI. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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Donzelli (FdI): Difesa europea? "E' necessario che l'Ue investa per difendere propria sicurezza" 11 marzo 2025 "Quella dell'esercito europeo è una faccenda complessa. L'Europa ha però aperto il ragionamento per concentrarsi maggiorment sulla propria autodifesa, per difendere i propri cittadini e i propri valori. Non è nel nostro interesse essere deboli" così il deputato Giovanni Donzelli di FdI. Fonte: Agenzia Vista / Alexander…
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"Quella dell'esercito europeo è una faccenda complessa. L'Europa ha però aperto il ragionamento per concentrarsi maggiorment sulla propria autodifesa, per difendere i propri cittadini e i propri valori. Non è nel nostro interesse essere deboli" così il deputato Giovanni Donzelli di FdI. Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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RASSEGNA STAMPA- IL GENERALE BERTOLINI A “IL GIORNALE”: “ESISTE GIA’ UNA DIFESA EUROPEA” Alcuni giorni orsono il Generale Bertolini ha risposto alle domande de “IL GIORNALE”, che gli chiedeva la sua opinione sulla difesa europea. Ecco il testo: Generale, cosa si intende per difesa comune europea? «È un’espressione molto generica. Mi pare anche una cosa piuttosto inutile. Già esiste una difesa europea.
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La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha recentemente presentato “ReArm Europe”, un piano da 800 miliardi di euro per rafforzare le capacità di difesa dell’Unione Europea. L’obiettivo sarebbe ridurre la dipendenza militare dagli Stati Uniti e rafforzare l’industria bellica europea, in un contesto di crescente incertezza geopolitica. Il progetto, tuttavia, ha suscitato un acceso dibattito tra i governi e l’opinione pubblica, sia per le sue…
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Non siamo più guerrieri da 80 anni ma ci dobbiamo riadattare a difenderci (difendendo i nostri diritti, i valori, il welfare, il multilateralismo, l’accoglienza e contro il ritorno dei muri) vista la chiusura dell’ombrello USA che si era aperto il 10 luglio del 1943 con lo sbarco in Sicilia degli Alleati e l’avvio della Liberazione e che tale è rimasto fino al 21 gennaio 2025 attraverso il paracadute atlantico della Nato (dal 4…
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Ieri la crisi finanziaria greca, oggi la crisi geopolitica tra Russia, Usa e Ucraina. Il comune denominatore è sempre lo stesso. L’Ue deve diventare grande. Ci riuscirà? I corsi e ricorsi storici vichiani, mai come in queste settimane, sono fondamentali per capire dove andare e con quali compagni di viaggio. Ma prima credo sia utile riavvolgere il nastro della geopolitica europea e rileggere in chiave critica l’ultimo decennio.
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Univa i due continenti. È destinato, se non a dividere, certo a distanziare le due sponde. Detto in soldoni, l’Europa - forse, malauguratamente, i singoli Stati europei - è chiamata a camminare sulle sue gambe, senza più l’appoggio degli Stati Uniti, la prima economia e potenza militare del mondo. L’alleanza con un partner più forte, com’è stato per noi l’America, ha comportato costi e benefici. I costi sono stati una limitazione di fatto della nostra sovranità.
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Le spese militari sono in crescita da qualche anno ma non basta, secondo le autorità dell'Unione europea. In attesa del piano di riarmo, i dati raccontano di una diversa percezione della sicurezza tra i vari Stati membri
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La Comunità Europea di Difesa (CED) sarebbe stata il completamento dell’unificazione europea secondo Alcide De Gasperi. Ma il progetto non andò a buon fine per l’opposizione della Francia. Una ricostruzione di quella vicenda storica nell’intervista a Lucio D’Ubaldo De Gsperi ANSA/UFFICIO STAMPA ISTITUTO LUCE CINECITTA' ++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY ++ La questione della difesa europea è entrata solo da poco nel dibattito pubblico anche se è, di fatto, assieme alla politica estera condivisa…
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Tre anni dopo l’inizio dell’invasione, il fronte non si è spostato molto. La resistenza ucraina è riuscita a fermare l’avanzata dell’esercito russo. Il costo, in termini di vite umane, soprattutto soldati russi e civili ucraini, è stato enorme. È vero che probabilmente l’Ucraina non sarebbe riuscita a fermare la Russia senza il supporto militare statunitense. Ma in realtà la Russia sembra, ed è, più debole di come ci appare o ci viene raccontato.
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Generale Vincenzo Camporini La situazione geopolitica La situazione geopolitica, la guerra in Ucraina, i tentativi di mediazione e i passi avanti dell'Unione Europea. Ne abbiamo parlato con il Generale Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore della Difesa. All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.
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RASSEGNA STAMPA- “LA TRIBUNE DE GENEVE” FA IL PUNTO SULLA SITUAZIONE MILITARE IN EUROPA Riassunto e traduzione dell’articolo: “Potentiel militaire: La Suisse et l’Europe, combien de divisions?” (Tribune de Genève.ch, 09/03/2025) L’articolo affronta la questione del potenziale militare in Europa e in Svizzera, in un contesto di crescente incertezza geopolitica, aggravata dal ritiro degli Stati Uniti dalla difesa europea, come deciso dal presidente Donald Trump
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Per un lungo periodo le politiche di difesa e di sicurezza non sono state considerate materia di competenza europea, ma di esclusiva competenza nazionale. Aveva concorso a questa scelta il fallimento della Comunità Europea di Difesa nel 1954 per effetto del rifiuto francese di aderirvi. Il ricordo della guerra che aveva insanguinato l'Europa era ancora troppo vicino e divisivo per consentire a nazioni che si erano duramente…
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Nel 2024, la spesa dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea per il settore della difesa, ha raggiunto una quota stimata di 326 miliardi di euro, pari a circa l’1,9% del PIL UE. Un valore in netto aumento rispetto agli anni precedenti, considerando che tra il 2021 e il 2024 la spesa in armamenti è stata incrementata di oltre il 30%. Sono queste le cifre riportate nell’ultimo report dell’European Defence Agency (EDA), il comparto dell’Unione che supporta i propri membri ad acquistare, sviluppare e gestire…
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– Prima di morire, il suo grande dolore, il suo dispiacere, è stato non veder nascere la Comunità di difesa europea. Ricordo, mentre erano in corso le trattative di Parigi, alcune sue telefonate con le lacrime agli occhi. Era la prima volta che l’ho visto piangere e diceva: “Se fossi là io, saprei che cosa fare e che cosa dire“. Ma non aveva più poteri e i nostri rappresentanti non erano così forti delle loro idee, così coraggiosi da convincere i francesi ad andare avanti fino in fondo".
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Strasburgo, 10 dicembre 1951 – Nel dibattito sull’esigenza di costruire una difesa comune europea, può risultare utile rileggere quanto fu discusso agli albori delle istituzioni comuni europee. I contenuti del Trattato istitutivo della Comunità Europea di Difesa vennero precisati, essenzialmente sulla base delle proposte di Alcide De Gasperi, nella Conferenza dei sei ministri degli Esteri che si tenne a Parigi nel dicembre del 1951.
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I soldi, almeno sulla carta, ci sono. Circa 800 miliardi di euro per incentivare i 27 Paesi della Ue a spendere e investire di più nella Difesa. Adesso servono strategie politiche e, soprattutto, piani militari. In teoria l’Europa non parte da zero. Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore l’1 dicembre 2009, all’articolo 28 prevede che l’Unione «disponga di una capacità operativa, ricorrendo a mezzi civili e militari».
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Mariarosaria Taddeo: "La Difesa Ue? Si può ma ci vogliono 10 anni per essere indipendenti dagli Usa"
Mariarosaria Taddeo, professoressa di Digital Ethics and Defence Technologies dell’Oxford Internet Institute e ethics fellow presso l’Alan Turing Institute di Londra, l’Europa ha deciso che bisogna riarmarsi e spendere 800 miliardi. Cosa ne pensa? “L'Europa ha bisogno di una posizione più solida sulla Difesa. Non solo per proteggersi nel breve periodo, ma …
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L’invasione russa dell’Ucraina scattata tre anni fa più gli attacchi a Israele cominciati il 7 ottobre 2023 e poi seguiti dalle risposte dello Stato ebraico hanno reso attuali domande del Novecento. Se le scosse ad assetti geopolitici continueranno, chi difenderà l’Europa? Con quali mezzi? La presidenza degli Stati Uniti in mano a Donald Trump ripropone gli interrogativi in maniera drastica. Era stato Trump a minacciare di lasciare soli di fronte alla Russia, se attaccati da questa, gli…
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