Le famiglie italiane spendono sempre meno per svago e benessere

Le famiglie italiane stanno affrontando un aumento significativo delle spese obbligate, che sta riducendo il margine disponibile per l'acquisto di beni e servizi non essenziali. Secondo un'analisi di Confcommercio Bergamo, le spese per affitto, mutuo, generi alimentari, auto, salute e bollette stanno assorbendo una parte sempre più consistente delle risorse economiche delle famiglie.

Dal 1995 al 2024, la quota delle spese obbligate è aumentata di 5 punti percentuali, raggiungendo il 41,8% del totale dei consumi delle famiglie. Questo incremento è dovuto principalmente all'aumento dei costi per la casa e le bollette, che nel 2024 rappresentano oltre 9.000 euro su una spesa pro capite di 21.800 euro, con un aumento di 348 euro rispetto al 2019.

Le famiglie italiane stanno modificando le loro priorità di spesa, riducendo gli acquisti di cibo di qualità a favore della tecnologia. Negli ultimi 30 anni, la quota di acquisti di cibo e bevande è diminuita del 10,6%, mentre la spesa per la tecnologia, in particolare per i telefoni, è aumentata di oltre il 6500%.

Questa tendenza solleva preoccupazioni per il benessere delle famiglie italiane, che potrebbero trovarsi a dover rinunciare a beni e servizi essenziali per mantenere il proprio tenore di vita. È fondamentale monitorare l'evoluzione di queste dinamiche per comprendere meglio le esigenze delle famiglie e adottare politiche adeguate a sostenerle.

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