Il materiale trovato nella valigetta dell’iraniano Mohammad Abedini Najafabadi all’aeroporto di Malpensa - nel trolley, come ha precisato il suo difensore c’erano "computer, alcuni fogli documentali commerciali, qualche sim che serve per strumenti anche personali, e cellulari" - è custodito dalla Procura di Milano che, dopo l’arresto, ha aperto un fascicolo. E ciò, come pare, in vista di una rogatoria (non ancora inoltrata) da parte degli Usa, con cui gli americani potrebbero chiedere di acquisire le copie di…
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Nella sua cella nel carcere di Opera, Mohammad Abedini «sta spegnendo la televisione perché quando si vede in televisione è sempre affiancato o ad azioni di guerra o comunque è ritenuto responsabile di quei poveri ragazzi americani che sono stati uccisi. Questa è una cosa che veramente lo distrugge dal punto vista umano ed emotivo. È comunque sollevato per Cecilia Sala anche se i due casi sono distinti».
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Sala-Abedini: ipotesi rogatoria Usa per sequestrare telefoni e Usb 10 gennaio 2025 Milano, 10 gen. - E' sollevato per la liberazione di Cecilia Sala il legale dell'ingegnere svizzero-iraniano Mohammed Adebini Najafabadi, Alfredo De Francesco, all’uscita dal carcere di Opera. "Se qualcuno poteva pensare che ci fosse un collegamento tra i due casi, oggi non si può più pensare", dice ancora il legale.
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Abedini, l'avvocato: "È sollevato per la liberazione di Cecilia Sala, non voleva essere collegato al suo caso" "Ha saputo della liberazione di Cecilia Sala, è rimasto soddisfatto da questo punto vista, preoccupato della sua situazione, ma sollevato di non essere più collegato direttamente alle sue condizioni. Mi ha fatto capire che per queste sofferenze di Cecilia non potrà più essere ritenuto responsabile".
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"Il mio assistito è stanco, ma sollevato che il suo caso non sia più collegato a quello di Cecilia Sala". Alfonso De Francesco parla al termine del colloquio, nel carcere di Opera, con Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano bloccato a Milano Malpensa lo scorso 16 dicembre, su richiesta degli Stati Uniti. Tre giorni dopo il suo arresto, era stata fermata in Iran (e rilasciata dopo 20 giorni) la giornalista italiana Cecilia Sala.
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«Ha saputo della liberazione di Cecilia Sala, è rimasto soddisfatto da questo punto vista, preoccupato della sua situazione, ma sollevato di non essere più collegato direttamente alle sue condizioni. Mi ha fatto capire che per queste sofferenze di Cecilia non potrà più essere ritenuto responsabile». Così il legale dell'ingegnere svizzero-iraniano Abedini, Alfredo De Francesco, all’uscita dal carcere di Opera, dove si è recato per un colloquio col suo assistito.
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Nella valigetta sequestrata ad Abedini “c’erano computer, alcuni fogli documentali commerciali, qualche sim che servono per strumenti anche personali e cellulari: nulla di delinquenziale”. Lo dice il legale dell’ingegnere svizzero-iraniano Abedini, Alfredo De Francesco, all’uscita dal carcere di Opera, dove si è recato per un colloquio col suo assistito. “Mi ha chiesto perché l’ambasciatore non c’era, ma gli ho spiegato che non c’erano problemi.
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È in corso da circa un'ora al carcere di Opera un colloquio tra Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano bloccato in Italia lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti, e il suo avvocato Alfredo De Francesco. Per oggi era prevista una visita dell'ambasciatore iraniano, ma al momento non è stato visto entrare. Il difensore, dopo il parere negativo della Procura generale, ha depositato nei giorni scorsi una modifica all'istanza degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico…
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Incerto e complesso il destino di Abedini Najafabani, l'ingegnere iraniano arrestato lo scorso 16 dicembre all'aeroporto di Malpensa su mandato Usa, che ora si trova nel carcere di Opera. I suoi legali hanno presentato una nuova istanza per chiedere la concessione degli arresti domiciliari e del braccialetto elettronico, ma
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Il difensore di Mohammed Adebini Najafabadi, l’avvocato Alfredo De Francesco, ha depositato ieri alla Corte d’appello di Milano una memoria in cui annuncia di aver affittato un appartamento nel quale l’ingegnere meccanico svizzero-iraniano, attualmente recluso nel carcere di Opera, potrebbe attendere le definizione del procedimento di estradizione verso gli Stati Uniti. L’appartamento si trova in via Washington, poco distante da via Tolstoj dove il…
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Domiciliari con il braccialetto elettronico in un appartamento privato. È la nuova istanza presentata alla corte d'Appello, tramite il suo legale Alfredo De Francesco, di Mohammad Abedini... Leggi tutta la notizia
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Una nuova casa, affittata dal suo avvocato e non più di proprietà del Consolato iraniano, la disponibilità a indossare il braccialetto elettronico, la rinuncia alle uscite per andare a fare la spesa. Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano fermato a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti, che lo accusano di aver fornito tecnologia per droni ai militari iraniani, propone nuove condizioni per cercare di ottenere gli arresti…
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Mohammad Abedini Najafabani rilancia. E per convincere i giudici della V Corte d’appello di Milano che non devono temere il rischio di fuga in caso di concessione degli arresti domiciliari, in una istanza difensiva del proprio avvocato Alfredo De Francesco il 38enne ingegnere iraniano — di cui gli Stati Uniti vogliono l’estradizione — offre la disponibilità a farsi applicare il braccialetto elettronico.
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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha detto che è "prematuro" parlare di domiciliari e braccialetto elettronico, commentando la presentazione di una nuova istanza da parte del legale di Mohammad Abedini Najafabadi al Tg1. "Stiamo valutando con le carte che abbiamo - ha spiegato il ministro - e ci affidiamo al giudizio della Corte". Sulla possibilità che Abedini possa essere estradato su richiesta degli Stati Uniti il titolare di via Arenula ha spiegato: "Noi abbiamo un…
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Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano arrestato su mandato degli Stati Uniti e ora detenuto nel carce di Opera, ha presentato una nuova richiesta per gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, dopo che la prima istanza era stata respinta dalla Procura di Milano
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Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio al TG1 di Giovanni Donnadio In un’intervista rilasciata al TG1, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affrontato il delicato caso di Abedini, il cittadino iraniano al centro di un’istanza legale per la concessione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Il Ministro ha definito “prematuro” ogni giudizio definitivo sulla questione, spiegando che l’udienza è già stata fissata, ma che le carte dagli Stati Uniti, necessarie per la valutazione completa del caso, non…
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La disponibilità degli arresti domiciliari con il braccialetto e a vivere da solo in un appartamento privato, in zona Washington a Milano, diverso da quello già proposto. E' l’integrazione dell'istanza presentata alla corte d'Appello, tramite il suo legale Alfredo De Francesco, da Mohammad Abedini Najafabadi, l'ingegnere iraniano bloccato a Malpensa lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti, e ora nel carcere milanese di Opera.
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L'istanza dopo il primo no del Pg. L'attesa per l'udienza del 15 gennaio e i nuovi motivi di prudenza La strategia sulla possibile liberazione (o comunque non consegna) dell’iraniano Mohammad Abedini Najafabadi è cambiata nelle ultime ore. E se ieri sembrava imminente il rimpatrio dell’ingegnere che varie fonti hanno dall’inizio accreditato come oggetto dello scambio per ottenere la rapida liberazione di Cecilia…
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