Foto Romanews.eu Lorenzo Contucci, avvocato esperto delle vicende della tifoseria della Roma, ha parlato del divieto di trasferta imposto ai supporters giallorossi residenti nel Lazio da parte del prefetto di Bologna. Di seguito alcune delle dichiarazioni: Si sta trasformando il CASMS nel giudice sportivo delle tifoserie. Per vietare la presenza dei tifosi in trasferta, è necessario che quella partita sia a rischio.
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Pugno duro del Questore, dei vertici della polizia, e dei nuovi dirigenti dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive nei confronti di Lazio e Roma. Dopo i comportamenti di alcune frange delle due tifoserie della Capitale in occasione del derby, si legge sul Messaggero, le autorità in questione hanno stabilito che l’esame di maturità non è stato superato e dunque, la stracittadina al ritorno, il 13 aprile, si giocherà quasi certamente…
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L’amore negato. Dopo quelle a Napoli e Como, i tifosi della Roma non potranno viaggiare al fianco della loro passione per le trasferte di Bologna e Udine, con un bilancio che sale a quattro gare esterne su undici - in campionato - senza il supporto della propria gente. Questa la controversa decisione presa dal Casms - Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive - e trasferita alle Prefetture di Bologna e Udine nella giornata di ieri.
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Il Prefetto di Bologna ha disposto il divieto di trasferta per i tifosi della Roma, in vista della partita di domenica. La decisione è stata presa dopo le determinazioni del Comitato di analisi per la sicurezza della manifestazioni sportive per scongiurare turbative di ordine pubblico. Il divieto di vendita dei biglietti rigiarda tutti i residenti nella regione Lazio, i biglietti già venduti saranno annullati.
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