Il 2 settembre 2024, la Turchia ha formalizzato la sua richiesta di adesione al gruppo BRICS, composto da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Questo passo rappresenta un cambiamento significativo nella politica estera turca, segnando un allontanamento dalle tradizionali alleanze occidentali. La decisione di Ankara non è stata improvvisa, ma il risultato di una serie di mosse strategiche che hanno visto la Turchia avvicinarsi sempre più ai paesi emergenti.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha da tempo cercato di diversificare le alleanze del suo paese, riducendo la dipendenza dall'Occidente. L'adesione al BRICS offre alla Turchia l'opportunità di rafforzare i legami economici e politici con alcune delle economie più dinamiche del mondo. Inoltre, questa mossa potrebbe fornire a Erdogan una leva maggiore nelle negoziazioni con l'Unione Europea e la NATO, dimostrando che la Turchia ha alternative valide alle tradizionali alleanze occidentali.
Per la Russia, l'adesione della Turchia al BRICS rappresenta un'opportunità per consolidare ulteriormente la propria influenza geopolitica. Mosca ha accolto con favore la richiesta turca, vedendo in essa un'opportunità per rafforzare un'alleanza strategica che potrebbe contrastare l'influenza occidentale. La Russia, già sotto sanzioni internazionali, vede nel BRICS un forum alternativo per promuovere i propri interessi economici e politici.
Anche Cina e India hanno accolto positivamente la richiesta di adesione della Turchia.