La strategia cinese potrebbe però portare a conseguenze nient’affatto rosee, soprattutto al livello economico globale. La pandemia ha reso evidente quanto i consumi dei paesi occidentali dipendano dalla produzione cinese Perché oltre che a rallentare la produzione, la chiusura delle fabbriche potrebbe causare un ulteriore intasamento dei porti. Cina, pandemia, strategia “zero-Covid”:. La decisione del governo cinese è attualmente quella di mettere intere città in lockdown.
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Cina: legami tra lockdown e crisi…"
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La Cina è il Paese più grande che attua una politica «zero-Covid», cioè cerca di scovare e isolare ostinatamente ogni singolo caso di virus, indipendentemente dai costi emotivi o economici. La politica non conterrà infezioni ma porterà a focolai più grandi, che a loro volta causano lockdown più gravi, ha affermato. La strategia zero-Covid rimane la scelta migliore per la Cina, secondo Liang Wannian, uno dei massimi esperti che supervisiona la risposta all’epidemia del Paese.
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La politica “Covid zero” cinese, che cerca di fermare il virus con lockdown e tracciamenti, si sta rivelando sempre più pesante. Come riporta Reuters, per lo scoppio di un focolaio Covid-19 a Tianjin, la Volkswagen è stata costretta a chiudere i propri impianti industriali in città. Il tutto nonostante la casa automobilistica tedesca avesse per tempo provveduto a testare tutti i lavoratori sul Covid-19.
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Tempi duri generano uomini forti, uomini forti generano tempi felici. È oramai chiaro che per quanto ci si sforzi di nasconderlo, il mondo attuale è fortemente a trazione asiatica. Tempi felici generano uomini deboli, uomini deboli creano tempi difficili. Mai come negli ultimi anni gli occidentali si stanno accorgendo di quanto sia vera questa affermazione Nonostante gli USA continuino a reputarsi la nazione che muove il mondo, segnali che ciò non sia più vero arrivano soprattutto nel campo economico e…
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ui social cinesi stanno circolando inquietanti immagini di quarantene forzate e persone in preda al panico, intente a strappare dalle mani degli altri beni di prima necessità al supermercato. Per sette giorni di fila, i risultati dei Covid test fatti in massa, registravano praticamente zero casi di positività. Ciò nonostante centinaia di città sono in lockdown. Sarebbero parte delle conseguenze della rigida strategia "Covid-Zero" che si sta attuando in gran parte della Cina
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Così, a fronte di un peggioramento della situazione in Cina, le banche centrali potrebbero essere costrette a cambiare strategia A Ningbo, uno dei maggiori hub marittimi, si sono già verificate chiusure di fabbriche e blocchi nelle forniture di gas. E il peggio deve ancora arrivare sotto forma di un moltiplicarsi di lockdown e di quarantene, a sentire Deustche Bank. Già ora, i ritardi nelle consegne verso l'Europa e gli Usa di una settimana sembrano i prodromi di quel fortissimo choc nella catena logistica previsto da Hsbc
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La politica “Covid zero” cinese, che cerca di fermare il virus con lockdown e tracciamenti, si sta rivelando sempre più pesante. Il tutto nonostante la casa automobilistica tedesca avesse per tempo provveduto a testare tutti i lavoratori sul Covid-19. Ma sappiamo che questa non è la sola area in lockdown stretto in Cina Come riporta Reuters, per lo scoppio di un focolaio Covid-19 a Tianjin, la Volkswagen è stata costretta a chiudere i propri impianti industriali in città.
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E nonostante i tassi di vaccinazione siano alti, l’efficacia dei vaccini cinesi contro Omicron rimane un grande punto interrogativo. Certo, i lockdown duri imposti dal Partito comunista cinese a milioni di persone, al primo caso di positività, sono operazioni tipicamente cinesi che risulterebbero impraticabili in Occidente. L’altissimo tasso di trasmissibilità di Omicron, che nei Paesi occidentali sta facendo registrare numeri di contagio impetuosi, sta mettendo a dura prova anche le strategie…
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Stessa scelta compiuta da Toyota e a giorni potrebbero chiudere anche gli stabilimenti di Sony e Panasonic a Dalian. La madre di tutti i colli di bottiglia. L’economia globale, già in rallentamento generale, sta per andare incontro a uno shock sulla supply chain che potrebbe rivelarsi letale. Se poi la Russia chiudesse del tutto il rubinetto dei flussi di gas, si salvi chi può L’immagine parla chiaro: il solo short di Shimao ha già creato i green shots per…
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