Blitz ucraino a Belgorod e bombe russe su Kiev: le due guerre parallele senza linee rosse

Ormai Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin combattono due guerre separate senza più linee rosse. Il presidente ucraino punta a spostare il peso del conflitto sul fronte interno russo. Non a caso, a tre settimane dall'avanzata nel Kursk, dove Kiev sostiene di controllare mille chilometri quadrati di territorio, le truppe ucraine hanno tentato di sfondare anche nella regione di Belgorod.

La sortita si è esaurita in poche ore, ma intanto Zelensky lavora per ottenere dalla Casa Bianca il via libera all'impiego di missili a lungo raggio contro obiettivi strategici in territorio russo.

Nella notte, un allarme aereo è scattato a Kiev a causa del rischio di attacchi da parte di droni russi contro la capitale ucraina, come reso noto dall'Amministrazione militare della città.

Nella regione di Donetsk, la situazione è estremamente difficile, in particolare nella direzione di Pokrovsk. Zelensky ha dichiarato che il territorio sotto il controllo ucraino è aumentato in alcune aree vicino al confine con la Russia.

Un tribunale militare di Mosca ha condannato un meccanico russo a 18 anni di carcere per aver tentato di far esplodere un centro di reclutamento militare. Artiom Lozovoi, 39 anni, è stato riconosciuto colpevole di alto tradimento, preparazione di un attentato e possesso di esplosivi.

La strategia ucraina appare ormai chiara: cercare di resistere alla pressione russa in Donbass e, allo stesso tempo, portare il maggior numero di attacchi oltreconfine. Nella notte tra martedì e mercoledì, una pioggia di droni si è abbattuta nelle regioni della Federazione al confine con l'Ucraina. Le forze di difesa di Mosca hanno abbattuto 12 velivoli, ma altri hanno colpito obiettivi nelle regioni di Voronezh e Rostov, mentre continuano le battaglie di terra nel Kursk e al confine con Belgorod.

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