A metà aprile, l’esercito israeliano ha annunciato di aver completato l’accerchiamento di Rafah, al sud estremo della Striscia, e di averla isolata da Khan Younis attraverso il corridoio Morag scavato dopo la fine della tregua di marzo. Sei settimane dopo, circa l’80% degli edifici di quella che era la seconda città più popolosa di Gaza, …
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Il Tahi e il Palmyra erano gli unici due locali a Gaza City dove era ancora possibile trovare del cibo. Proprio per questo motivo quando l’esercito israeliano ha usato i suoi droni militari per colpire, l’area era piena di persone. Due esplosioni a distanza di cento metri l’una dall’altra hanno ucciso almeno 17 persone. Vittime che si sommano alle oltre 31 persone morte in un altro attacco dello stato ebraico che ha preso di mira una scuola rifugio per sfollati.
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Chiediamo alle istituzioni nazionali ed europee di rompere il silenzio e ogni complicità. Va fermata l’azione criminale, di pulizia etnica, di punizione collettiva del governo israeliano nei confronti della la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania! Al Presidente della Repubblica Al Presidente della Commissione Europea Al Governo Italiano Al Parlamento Italiano ed europeo Se ancora ha un senso essere una democrazia.
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Il londinese Financial Times, il più importante quotidiano economico-finanziario al mondo, prende una posizione netta contro Israele in merito a quanto sta accadendo a Gaza e sull’inazione di Stati Uniti e paesi europei. Lo fa con un’analisi attribuita all’ Editorial Board, che esprime quindi la posizione ufficiale della testata, intitolato The West’s shameful silence on Gaza, il vergognoso silenzio dell’Occidente su Gaza.
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No al piano di pulizia etnica di Gaza, di concentramento ed espulsione dei palestinesi, di annessione della loro terra! Questo piano, approvato nella notte tra domenica e lunedì dal parlamento israeliano, attenderebbe per il suo dispiegamento solo la visita di Trump in Medio Oriente dal 13 al 16 maggio ed interviene in una drammatica catastrofe umanitaria che già minaccia la vita di centinaia di migliaia di persone.
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TEL AVIV – «Einstein diceva che ripetere la stessa azione aspettandosi conseguenze diverse è stupidità». Probabilmente la citazione è apocrifa o un po’ aggiustata, ma rende bene l’idea di come il colonnello Eran Duvdevani, ex paracadutista in pensione, già ufficiale dell’Antiterrorismo, pilota d’aereo e animatore della protesta dei riservisti israeliani contro lo Stato maggiore, consideri l’opera…
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Gaza sta morendo di fame. Anche le ultime provviste rimaste nei magazzini sono finite e persino delle scorte trafugate nei mesi da Hamas non ne è rimasta che qualche briciola. Da quattro giorni, dunque, più di tre quarti della popolazione non hanno più nulla da mangiare, nemmeno una goccia di latte. «We are starving», sono gli appelli che arrivano dalla Striscia, eppure il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso che non entrerà nessun camion di aiuti umanitari…
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L'emittente libanese Al-Mayadeen, affiliata agli Hezbollah, riporta esplosioninella città di Aleppo, nel nord della Siria. L'origine delle esplosioni almomento è sconosciuta. Ci sarebbero stati tre raid Usa al porto petrolifero di Ras Issa a Hodeidah, in Yemen. A riferirlo l'emittente televisiva Al Masirah, controllata dagli Houthi del movimento ribelle Ansar Allah. L'Idf conferma di aver effettuato attacchi aerei in Yemen, affermando che…
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