Strage di Paderno Dugnano: La tragedia di una famiglia

Un tragico evento ha sconvolto la comunità di Paderno Dugnano, dove un ragazzo di 17 anni ha confessato di aver ucciso la sua famiglia. Il giovane, attualmente detenuto nel centro di prima accoglienza del carcere minorile Beccaria, ha dichiarato di non riuscire a spiegare cosa lo abbia spinto a compiere tale gesto.

Riccardo, il 17enne responsabile della strage, ha spiegato alle autorità di aver vissuto un profondo disagio esistenziale. Nonostante ciò, non pensava di arrivare a uccidere. La notte tra il 31 agosto e il 1° settembre, ha ucciso con un coltello il fratellino di 12 anni, la madre e il padre.

I nonni del ragazzo, genitori della madre, hanno espresso preoccupazione per il nipote e desiderano vederlo quanto prima. Tuttavia, come da procedura, il giovane non può incontrare nessuno al momento.

La criminologa Roberta Bruzzone ha sottolineato che è difficile credere che il ragazzo non abbia mostrato segnali di allarme prima della tragedia. Nonostante i vicini lo descrivano come un ragazzo sereno e tranquillo, la premeditazione del gesto è stata appurata.

L'avvocato del giovane sostiene che non ci sia stata premeditazione e che il ragazzo non fosse lucido al momento dei fatti. Attualmente, il 17enne sta iniziando ad aprirsi con gli psicologi per comprendere meglio quanto accaduto.

La strage di Paderno Dugnano ha lasciato un'intera comunità sotto shock e solleva importanti interrogativi sulla salute mentale e sui segnali di allarme che possono precedere tragedie simili.

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