PROCESSO PENALE TELEMATICO: UNA SOSPENSIONE PREVEDIBILE di Gianluca Mariani Stampa la pagina Il Processo Penale Telematico (PPT), entrato ufficialmente in vigore il 1º gennaio 2025, avrebbe dovuto rappresentare una svolta epocale per il sistema giudiziario italiano. Tuttavia, i primi giorni di operatività sono stati segnati da gravi problemi tecnici che hanno obbligato molti tribunali, tra cui quelli di Roma, Napoli e Milano, a sospendere l'utilizzo dell'App per il deposito telematico degli atti.
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Ha firmato un provvedimento tampone per gestire la transizione tra il processo penale attuale e quello in forma telematica. Una sorta di doppio binario previsto fino al 31 marzo, in attesa dei ritocchi necessari per attrezzare aule e garantire competenze, per far decollare la App fortemente voluta dal ministero della Giustizia per rendere più spedito ed efficace il funzionamento del processo penale nel Tribunale di Napoli
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Dopo il flop della App 2.0 del ministero della Giustizia che consente il cosiddetto ‘processo telematico’ — vale a dire il sistema che dovrebbe consentire il passaggio da cartaceo a digitale di una serie di adempimenti processuali in campo penale — lo stop è arrivato anche da Cremona: marcia indietro sul regime obbligatorio del cosiddetto ‘binario unico’ e ritorno ai sistemi tradizionali di deposito dei documenti.
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Correzione di rotta del ministero della Giustizia sul processo penale telematico . A valle del moltiplicarsi delle segnalazioni di criticità dopo l’entrata in vigore dell’obbligo di deposito digitale degli atti nell’udienza preliminare e in dibattimento, dopo la sequenza di provvedimenti di sospensione da parte di numerosi presidenti di tribunale tutti nella direzione del ripristino della possibilità analogica, arriva una nota del ministero che prende atto delle difficoltà e prova a delineare possibili…
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I penalisti tornano a scrivere al Ministro della Giustizia Nordio per chiedere, attraverso un “immediato intervento normativo”, “una deroga all’obbligo di deposito telematico per tutti gli atti e richieste soggetti a termini perentori che consenta per questi il deposito analogico”, cartaceo o a mezzo PEC. Attualmente infatti sono inibite “fondamentali attività difensive soggette a termini di decadenza” come, a mero titolo esemplificativo: il deposito impugnazioni di merito e di…
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Il Csm non si arrende di fronte al palese flop di App, che avrebbe dovuto decollare in questi giorni e consentire i processi penali telematici. La competente Settima commissione del Csm, che aveva previsto e segnalato tutte le criticità che si sono verificate, ha deciso ieri di avviare un monitoraggio di tutto quello che non …
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Si accendono formalmente anche i riflettori del Consiglio superiore della magistratura sul fallimento dell’estensione del processo penale telematico anche alla fase preliminare e dibattimentale. Un flop annunciato, visto che il decreto, tra pubblicazione ed entrata in vigore, è stato lanciato tra il 27 dicembre ed il primo gennaio, soprattutto senza sperimentazioni e risorse adeguate. Tanto che i…
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La settima Commissione del Csm ha avviato "un immediato monitoraggio" sull'estensione del processo penale telematico anche alla fase dibattimentale. Già con delibera dell'11 luglio scorso, ricorda l'organismo, "il Plenum del Csm aveva evidenziato le criticità tecnologiche del Ppt e l'assenza di sperimentazione negli uffici giudiziari prospettando la necessità di mantenere un doppio binario (analogico e digitale) anche per l'udienza preliminare e dibattimentale.
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LECCE – Pensata come acceleratore della burocrazia giuridica, l’App resa obbligatoria per Legge si trasforma paradossalmente in un freno nelle aule del tribunale di Lecce. Lo mette nero su bianco il Presidente del Coco, facendosi portavoce delle segnalazioni e del malcontento di giudici, avvocati, dipendenti del settore amministrativo e di tutti coloro che all’applicazione dovrebbero fare ricorso quotidianamente.
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Oristano Provvedimento della presidente Carla Altieri per i problemi tecnici e le carenze già rilevati a Milano e Roma Anche la presidente del Tribunale di Oristano, Carla Altieri, ha sospeso il processo penale telematico. Con un decreto protocollato ieri ha disposto “la sospensione dell’utilizzo dell’applicativo APP relativamente alla redazione e deposito, anche con modalità analogiche (mediante il regime del cosiddetto doppio binario) degli atti, documenti, richieste e…
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Il Presidente del Tribunale di Milano, con Decreto ex art. 175 bis comma 4 c.p.p., ha disposto la sospensione temporanea fino al 31 marzo dell'utilizzo dell'applicativo APP. Provvedimenti di sospensione anche in altri Tribunali, come Bari, Foggia, Siracusa, Catania, Roma, Napoli, Rieti. Il decreto meneghino del 7 gennaio Il presidente del tribunale ordinario di Milano, col decreto del 7 gennaio 2025 ha sospeso temporaneamente l'impiego dell'applicativo APP per l’adozione e il deposito di atti, documenti…
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GIUSTIZIA Depositi di atti impossibili, avvocati non "autorizzati" dal sistema, firme digitali introvabili e sistemi bloccati. Il nuovo processo penale telematico è un flop anche a Latina dove si stanno registrando numerosi malfunzionamenti del sistema introdotto dal primo gennaio. Così il presidente, Antonio Masone, ha firmato un decreto che sospende il nuovo sistema App fino al 15 febbraio nella speranza che i malfunzionamenti possano essere risolti entro quella data.
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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio prova a gettare acqua sul fuoco: «Le cose non vanno male come sembrerebbe», ha sostenuto il Guardasigilli quando gli hanno chiesto della falsa partenza del processo penale telematico. Ma a Napoli le difficoltà legate al cattivo funzionamento dell’applicativo App sono state ribadite nel corso del vertice tra i procuratori della Repubblica del distretto conv…
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Il software del Ministero non funziona come dovrebbe e ad Aosta il presidente del Tribunale comunica la possibilità di ritornare agli atti cartacei Il passaggio al processo telematico si è dimostrato problematico anche per il Tribunale di Aosta, tanto che il presidente facente funzioni Giuseppe Colazingari ha stabilito di consentire il ritorno agli atti cartacei in caso di problemi. Dal 1° gennaio il governo ha disposto il deposito telematico di una serie di atti, documenti e memorie utilizzando un…
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APP, Nordio: “Al lavoro sulle difficoltà, una circolare in aiuto degli uffici” di Redazione “Senza le adeguate risorse finanziarie e umane, era inevitabile qualche difficoltà. Ci stiamo lavorando unitamente al Consiglio superiore della magistratura e alla Scuola superiore della magistratura”. Il guardasigilli Carlo Nordio, nell’intervista per La Stampa a firma di Francesco Grignetti, rassicura sulle criticità di APP, l’applicativo del processo penale telematico.
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Si è scatenata una curiosa tempesta mediatico-giudiziaria attorno a un tema un po’ laterale ma certamente non trascurabile: nel pieno del primo, decisivo passaggio sulla separazione delle carriere, una parte della magistratura ha innescato un allarme sui presunti ( e almeno in parte inesistenti) balbettii di “App”, la piattaforma per il deposito digitale degli atti nei procedimenti penali, che da Capodanno è strumento obbligatorio per un nuovo ulteriore slot di…
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La VII commissione del Consiglio superiore della magistratura ha avviato un immediato monitoraggio del processo penale telematico anche alla fase dibattimentale. Il Plenum - si ricorda - già l’11 luglio scorso ne “aveva evidenziato le criticità tecnologiche” e “l’assenza di sperimentazione negli uffici giudiziari prospettando la necessità di mantenere un doppio binario (analogico e digitale) anche per l’udienza preliminare e dibattimentale”.
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Atti anche cartacei al tribunale di Bari almeno fino al prossimo 31 marzo: utilizzare soltanto quelli digitali, come avrebbe voluto il Governo dal 1° gennaio, è impossibile perché... Leggi tutta la notizia
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Atti anche cartacei al tribunale di Bari almeno fino al prossimo 31 marzo: utilizzare soltanto quelli digitali, come avrebbe voluto il Governo dal 1° gennaio, è impossibile perché l’applicativo App 2.0 — aggiornato nelle sue funzionalità soltanto il 16 e 30 dicembre — non funziona adeguatamente. La decisione è del presidente del tribunale, Alfonso Pappalardo, che il 2 gennaio ha firmato la “sospensione temporanea di App per l’adozione e il deposito di atti, documenti, richieste e memorie”.
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Nomine mai arrivate. Arrestati rimasti senza un difensore, perlomeno sulla carta. Sentenze scritte dal giudice relatore, arrivate al cancelliere, eppure mai viste dal presidente che dovrebbe firmarle. Fascicoli del pm a disposizione dei giudici del dibattimento, che mai dovrebbero vederli. Atti scomparsi nell’etere, o chissà dove. Visibili ad alcuni e non ad altri. Insomma. Sono bastati pochi gio…
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La "sospensione" dell’ applicativo App, la piattaforma del Ministero della Giustizia che avrebbe dovuto rendere obbligatorio il "binario unico" telematico per il processo penale, si è resa necessaria dopo che sono stati rilevati problemi di mafunzionamento. E quindi, come si legge nel provvedimente del presidente Roia, è stata prorogata almeno fino al 31 marzo 2025 la possibilità di "redigere e depositare" in formato cartaceo "atti, documenti, richieste" ritenendo l’app ministeriale - diventata…
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Bergamo. In linea con quanto deciso anche in altri tribunali italiani, anche quello di Bergamo ha sospeso l'utilizzo dell'applicativo App 2.0, "con conseguente possibilità di redigere e depositare, anche con modalità analogiche gli atti, documenti, richieste e memorie" fino al 31 marzo 2025. Lo ha fatto con un decreto firmato dal presidente Cesare de Sapia nella giornata di mercoledì 8 gennaio, che riabilita sostanzialmente il regime del…
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Nel momento in cui il governo schiaccia l’acceleratore sul ddl di separazione delle carriere dei magistrati, blindando il testo in commissione, nei tribunali italiani va in scena lo stop alla app che avrebbe dovuto rendere più fluido l’iter della giustizia grazie al cosiddetto ‘processo telematico’. Da Roma a Torino, da Milano a Napoli, da Bolzano a Bologna, Pescara, Napoli e Aosta, si parla di "rischi" di rallentamento per "l’ordinaria attività processuale" e di "inefficienze".
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Anche il tribunale di Macerata, come tanti altri in Italia, alle prese con i capricci di App (applicativo per il processo penale). Dal 2 gennaio, dopo una fase sperimentale, l’applicativo ministeriale per la gestione del processo penale telematico è diventato obbligatorio per il deposito di atti specifici da parte di giudici e magistrati. Ma già dall’altro giorno sono cominciati i problemi e delle udienze sono state rinviate.
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Partenza al rallentatore per il processo penale telematico . L’obbligo di deposito degli atti in udienza preliminare e dibattimento, in vigore dal primo gennaio, ma a regime solo nelle ultime ore con la ripresa delle udienze, è stato di fatto sterilizzato, nei principali uffici giudiziari, dai provvedimenti dei presidenti dei tribunali e dei procuratori. E che la situazione sia comunque critica è testimoniato anche dall’incontro svoltosi ieri a Palazzo Chigi dove a margine del confronto sulla…
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Uno slittamento al 31 dicembre 2025 per tutti gli atti che riguardano il processo penale telematico, impugnazioni comprese. È la richiesta del Consiglio nazionale forense al ministro della Giustizia Carlo Nordio. «Abbiamo con il ministero un filo diretto costante - dice il presidente del Cnf, Francesco Greco - da parte di Via Arenula c’è l’impegno per trovare un rimedio a problema la cui origine non è del tutto chiara.
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MACERATA È stata questione di ore e anche per il Tribunale di Macerata si è dovuto correre ai ripari. L’App del ministero della Giustizia che avrebbe dovuto digitalizzare il processo penale non va e per evitare il blocco dei processi bisogna tornare, almeno per ora, ai metodi tradizionali: carta e penna, o “analogico” come appare in termini più rigorosi sul…
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Milano — «Andremo tutti in quella direzione, è chiaro. Però bisogna fare una maratona, non i cento metri se non si è allenati per farli». Sceglie un paragone atletico, il presidente del tribunale di Milano Fabio Roia, per spiegare perché sospende «almeno» fino al 31 marzo l’applicazione per il processo penale telematico, che dovrebbe puntare solo sul “binario” digitale per il deposito di atti e d…
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Il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia, con un provvedimento firmato ieri, ha sospeso il processo penale telematico. Come si legge nel decreto, il motivo risiede nelle criticità dell'applicativo App, la piattaforma ministeriale, che rischia di rallentare l'ordinaria attività processuale. Anche la Procura di Roma ha sospeso l'App sul processo penale telematico dopo la decisione presa anche dal Tribunale che ha "evidenziato numerosi malfunzionamenti"…
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Da Napoli a Roma, da Torino a Milano tribunali e procure sospendono l'App. L’Anm aveva già lanciato l’allarme Un autentico flop. “Il bilancio del primo giorno dell’app per il processo penale telematico è disastroso. Avevamo lanciato un allarme pochi giorni fa e ora purtroppo vediamo i risultati in praticamente tutti i tribunali italiani: disagi e rinvii che pesano sempre sui cittadini. Un bilancio desolante: nei giorni in cui si vota un’inutile e dannosa riforma costituzionale diventa plastica l’assoluta indifferenza…
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Quattro milioni e 800 mila euro. È quanto è stato già pagato per la realizzazione della famosa App. Quella che nei giorni scorsi ha mandato in tilt i tribunali di mezza Italia. E si tratta soltanto del primo lotto. A vincere la gara è stata la Sirfin-Pa. L’autorizzazione di spesa è stata firmata il 13 …
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Cosa sta succedendo con App, la applicazione che gestisce il processo penale telematico? Magistrati e avvocati penalisti per una volta sono dalla stessa parte della barricata: l'app non funziona, e l'obbligo (va detto, progressivo) di utilizzarla in via esclusiva per il deposito di atti e documenti è arrivato troppo presto. Soprattutto considerate le dotazioni infrastrutturali dei tribinali e la preparazione digitale del personale.
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Partenza falsa per la app del ministero della giustizia che consente il cosiddetto «processo telematico», vale a dire il sistema che dovrebbe consentire il passaggio da cartaceo a digitale di una serie di adempimenti processuali in campo penale. Ieri i tribunali di Roma, Milano e Torino hanno sospeso l'uso della app, obbligando dunque a fare ritorno ai sistemi tradizionali di deposito dei documenti.
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La Procura di Roma sospende l'App sul processo penale telematico. L'ufficio giudiziario più grande di Italia, dopo la decisione presa anche dal Tribunale che ha "evidenziato numerosi malfunzionamenti" dell'applicazione, ha disposto che i magistrati "redigano e depositano" gli atti "in forma di documenti analogici" e invita a "depositare - si legge nel provvedimento firmato dal procuratore capo Francesco Lo Voi - con modalità non telematiche atti, documenti…
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Da settimane i tribunali di tutta Italia denunciando continui blocchi del sistema. Nordio aveva proseguito con la sperimentazione ma ora arriva lo stop definitivo La Procura di Roma sospende l’App sul processo penale telematico. L’ufficio giudiziario più grande di Italia, dopo la decisione presa anche dal Tribunale che ha «evidenziato numerosi malfunzionamenti» dell’applicazione, ha invitato i magistrati a…
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La Procura di Roma sospende l'App sul processo penale telematico. Nonostante gli allarmi lanciati dal Csm, dall’Associazione nazionale magistrati e anche dai penalisti, il governo è andato avanti a tappe forzate e la riforma, approvata con un decreto del 27 dicembre, è entrata in vigore dal primo gennaio. Solo sulla carta, però. Da Milano a Napoli, da Roma a Siracusa, i presidenti dei tribunali hanno sospeso l’operatività di App, il sistema del ministero della Giustizia che regola il binario unico digitale…
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Il ministro della Giustizia Carlo Nordio finisce sotto accusa per l’esordio disastroso di App, il software sviluppato dal ministero per gestire la digitalizzazione del processo penale. Dal 1° gennaio, infatti, il deposito telematico è diventato obbligatorio per un’ampia fascia di documenti, ma l’inadeguatezza tecnica del sistema – già ampiamente denunciata dagli addetti ai lavori – ha costretto i…
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La scritta “errore” evidenziata da un riquadro rosso la dice lunga sullo stato di salute del processo telematico a Roma, dove il presidente facente funzioni Lorenzo Pontecorvo ha alzato bandiera bianca ripristinando il “documento analogico” almeno nel primo mese dell’anno. Perché a poco sono servite le comunicazioni inviate nei mesi scorsi, quando la rete Lan zoppicava: “La situazione è rimasta immutata”, si legge nella circolare diramata ieri.
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Il 1° gennaio 2025 è entrato in vigore il sistema a doppio binario (analogico e telematico), a causa dei malfunzionamenti e dei blocchi i presidenti dei Tribunali in tutta Italia hanno deciso di sospendere le nuove regole, prorogando al 31 marzo la possibilità di redigere e depositare gli atti con modalità analogiche.
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Il processo penale telematico è entrato definitivamente nel vivo con la ripresa ieri mattina alle 9 dell’attività giudiziaria. A Latina sembrano esserci stati meno disagi rispetto al previsto e a quello che è accaduto in altri Tribunali di Italia dove l’utilizzo della App è stato sospeso. Nel capoluogo pontino sono stati segnalati alcuni intoppi anche perchè siamo ancora nella fase del collaudo. C’era molto fermento nell’ufficio giudiziario di piazza Bruno Buozzi da parte degli addetti ai lavori per quella che in tanti…
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Falsa partenza per il processo penale telematico. La presidente del tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, affiancata dalla vicaria Giovanna Ceppaluni, ha sospeso fino al 31 marzo il sistema App del ministero della Giustizia che avrebbe dovuto rendere obbligatorio il binario unico digitale degli atti introdotto dal governo a partire dall’inizio dell’anno. Una scelta imposta dalle «evidenti e mol…
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Sassari. Dal 15 dicembre i tecnici di Abbanoa sono impegnati senza sosta nel risolvere le criticità emerse nella rete idrica che alimenta l’agro della Nurra tra Sassari e Alghero. È una situazione particolarmente complessa perché si tratta di una zona vastissima, ma contraddistinta dalla presenza di un numero ridotto di utenze. Si tratta di una rete con diverse ramificazioni, lunga complessivamente circa 100 chilometri al servizio di una ventina di abitazioni, realizzata in…
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