- La realizzazione della gigafactory a Termoli è avvolta da un alone di incertezza. I sindacati, rappresentati da Tecla Boccardo (Uil) e De Socio (Cgil), hanno espresso preoccupazione dopo l'incontro al Ministero. La segretaria Uil, Boccardo, ha sottolineato che togliere le risorse destinate alla gigafactory e destinarle altrove sarebbe un atto di irresponsabilità. La questione è legata allo sviluppo della tecnologia delle batterie elettriche, che ha subito ritardi.
Stellantis, uno dei principali attori coinvolti, ha confermato il proprio impegno verso l'elettrificazione, evidenziando l'importanza di avere accesso a batterie efficienti e convenienti. Tuttavia, ha anche dichiarato che la produzione di motori endotermici a Termoli continuerà fino al 2028/29, supportata dalla scelta di investire sull'ibrido.
La crisi del settore automotive ha portato a una mobilitazione dei sindacati. Fanelli ha fatto appello a Iorio per salvare la gigafactory, sottolineando l'importanza della coesione territoriale e invitando a rivolgersi a Fitto. Il futuro di Termoli, secondo Fanelli, passa per Bruxelles.
La situazione è complessa e richiede una maggiore chiarezza da parte della politica.