Pubblicato in Italia il terzo volume di Pagine ribelli, la raccolta di appunti e quaderni privati del grande storico che si è dato la morte nella basilica di Notre Dame.Continua la pubblicazione, da parte dell’editore Passaggio al bosco, delle Pagine ribelli di Dominique Venner, pubblicate in Italia...
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Approfondimenti:
In Germania, habemus premier. Nasce un po’ ammaccato, forse azzoppato ma, comunque sia, Friedrich Friedrich Merz, presidente dell’Unione Cristiano-Democratica di Germania (Cdu), è riuscito a ottenere al secondo tentativo la fiducia per il suo Governo di Große koalition con i socialisti del Partito Socialdemocratico di Germania (Spd). Non un risultato esaltante, visto che alla prima votazione al Bundestag è stato impallinato da 18 franchi tiratori, probabilmente appartenenti al suo partito e scontenti della configurazione del quadro politico che si…
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Francoforte (Germania), 8 mag. – Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha parlato al telefono con il presidente americano, Donald Trump. “Il presidente Trump si è congratulato con il cancelliere per il suo insediamento. Il cancelliere Merz ha assicurato al presidente americano che, 80 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, gli Usa restano un amico e un partner indispensabile della Germania”, rende noto l’ufficio della cancelleria tedesca
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«Difficilmente le riforme che ha in cantiere il neo cancelliere tedesco potranno essere realizzate, troppo ambiziose per una coalizione che ha solo 12 voti di scarto rispetto alla maggioranza assoluta», dice Lorenzo Castellani, storico e politologo della Luiss Guido Carli. La fumata nera al primo scrutinio al Bundestag «è servita a far capire chiaramente a Friedrich Merz che le minoranze interne a Cdu-Csu e Spd lo marcano stretto.
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Perché in Germania prevale lo scetticismo sul governo Merz È un governo che parte in salita. E se qualcuno avesse avuto dei dubbi, il travagliato processo di elezione di Merz è lì a testimoniarlo: il fallimento del cancelliere nella prima votazione è un novum nella storia politica della Bundesrepublik che ne certifica lo stato di crisi, anche istituzionale. Lo testimoniano anche i numeri ridotti della maggioranza che ha dato il via libera alla piccola grande coalizione, numeri ulteriormente assottigliati…
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La bocciatura alla prima votazione del cancellerie Merz è il segnale della complessiva crisi Ue. E di una classe politica che non riesce in nessun modo a ripensare criticamente gli ultimi trent'anni L’eccezionalità tedesca non va sottovalutata perché, se non è molto utile scomodare le analogie storiche parlando di Weimar, è chiaro che la bocciatura, alla prima votazione, del Cancelliere Friedrich Merz al Bundestag rappresenta simbolicamente il vuoto di direzione politica in Europa
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L nuovo Governo federale guidato da Friedrich Merz si insedia in un momento in cui tutta l’Europa si trova a una svolta storica. Mai prima d’ora, nella storia dell’UE, abbiamo dovuto affrontare così tante sfide esistenziali: una Russia aggressiva e imperialista a est, incertezze nell’alleanza transatlantica, tensioni geopolitiche e un nuovo protezionismo che mette in discussione il libero commercio mondiale, i cambiamenti climatici e la rivoluzione digitale.
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Sul Sussidiario Giulio Sapelli dice: «Si tratta di una sconfitta politica bruciante per Merz, soprattutto perché consumata sotto gli occhi di Angela Merkel, rappresentante massima di quel nucleo di interessi energetici teutonico-russi che è stato l’asse portante della tenuta economica tedesca e che ha resistito finché ha potuto, di fatto finché non è scoppiata la guerra in Ucraina». Sapelli sottolinea come la prima pesante bocciatura di Merz, poi frettolosamente rimediata, nasca innanzi tutto…
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La bocciatura di Friedrich Merz alla prima votazione sull'investitura a cancelliere, un fatto mai accaduto prima, "non è certo stato un buon inizio", ma quello che è importante è che "abbiamo immediatamente corretto il problema e mostrato che la maggioranza tiene". Parlando nel suo ufficio al Parlamento europeo di Strasburgo, in una pausa dei lavori della Plenaria, l'eurodeputato della Spd Tobias Cremer minimizza quanto accaduto martedì al…
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Sarebbe, naturalmente, fuori luogo una sorta di "Schadenfreude" nei confronti della Germania, manifestare, cioè, soddisfazione, magari eccedendo nella comparazione, per le difficoltà che essa incontra. Sommandosi alle gravi difficoltà dell'economia, con un anno di prevedibile crescita nulla o addirittura negativa, la partenza inceppata della formazione del nuovo Governo fondato sulla coalizione Cdu -Csu/ Spd.
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Un fulmine a ciel sereno. È quanto deve aver pensato Friedrich Merz dopo l’annuncio della mancata fiducia del Bundestag. Le transizioni di potere in Germania sono solitamente avvenimenti insipidi e privi di colpi di scena. Massimo vanto per un paese che ha fatto della stabilità un pilastro della propria identità. Il 6 maggio qualcosa si è rotto. Per la prima volta nella storia della Repubblica Federale, un candidato cancelliere non è riuscito a raggiungere i voti parlamentari necessari per ottenere la nomina al primo scrutinio.
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Erano necessari 316 voti per avere la maggioranza assoluta, ne sono arrivati solo 310. Solo in seconda convocazione al pomeriggio è riuscito ai vertici della coalizione di governo di Cdu/Csu e di Spd di far eleggere con 325 voti il decimo cancelliere della Repubblica Federale. Franchi tiratori è il nuovo conio della politica tedesca. Anche in passato vi sono stati governi con maggioranze esigue e ballerine.
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C’era un tempo la Germania, quella di cui ti potevi fidare. Dalle auto al welfare, dal diritto al pil fino al calcio. E c’era la Germania politica, paradigma dell’equilibrio e del senso dello Stato, capace di prosperare nell’alternanza e arrivare unita poi a demolire il Muro e avviare l’unificazione. Questo grande paese sembrava essersi riproposto nel piglio ambizioso e persino nobile di Friedrich Merz, che un minuto dopo le elezioni sembrava…
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Cosa è in gioco per l’Italia e l’intera area euro con il successo o il fallimento di Friedrich Merz si è visto la mattina di martedì 6 maggio poco prima delle dieci. Per la prima volta nella storia della Repubblica federale tedesca, il Bundesbank aveva appena respinto al primo voto la conferma del governo: il candidato cancelliere aveva raggiunto appena 310 dei 316 voti che gli servivano, con diciotto defezioni nella maggioranza.
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Il manifesto del 7 maggio 2025 Doccia fredda per il cancelliere Friedrich Merz. Al primo voto il parlamento tedesco lo boccia. Serve un secondo scrutinio per averla vinta sui franchi tiratori. Non era mai successo dal 1949. La piccola “grande coalizione” di popolari e socialdemocratici mostra tutte le sue debolezze. Crollano la borsa e il mito della stabilità. Comincia un mandato all’insegna dell’incertezza
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Friedrich Merz ha incassato la fiducia al secondo tentativo. Ma quella che è passata come una vittoria è in realtà il segnale d’apertura di una fase politica instabile. Al mattino, il Bundestag lo aveva bocciato con 310 voti, sei in meno del necessario. Un fatto mai accaduto nella storia della Repubblica Federale. E ancora più eloquente se si considera che la sua coalizione conta 328 parlamentari. Merz ha vinto nel pomeriggio con 325 voti, ma il messaggio è chiaro: la maggioranza è divisa, e il sostegno…
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Da Roma L'auspicio è quello di riuscire finalmente a creare un asse solido tra Roma e Berlino, certamente ben più saldo di quando il governo tedesco era guidato dal socialista Olaf Scholz. Il timore è che Fridrich Merz - da ieri nuovo cancelliere tedesco - possa però non liberarsi facilmente da quello che in Germania hanno ribattezzato «lo stigma del 6 maggio». L'esponente popolare, infatti, per la prima volta nella storia del Bundestag ha avuto bisogno di una seconda votazione…
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Il primo governo di Konrad Adenauer, nel 1949, nacque con la maggioranza di un voto. E ai giornalisti che gli chiedevano se la scheda decisiva fosse la sua, e se quindi avesse votato per se stesso, Adenauer rispose serafico: «Naturale, affidarmi a qualcun altro mi sarebbe sembrato ipocrita». La storia costituzionale tedesca non è nuova a colpi di scena e arrivi in volata. E anche l'ultimo governo di Helmuth Kohl, nel 1994, superato l'entusiasmo per la riunificazione, vide la…
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Reuters Si era proposto come uno “sceriffo” in grado di affrontare a muso duro quello che un tempo era l’inossidabile alleato americano e insieme fare i conti con una macchina di consensi come Alternative für Deutschland, il gruppo “sovranista-illiberale” di Alice Weidel che ad eccezione di Berlino miete consensi in tutti i Länder dell’ex-Ddr. Ma al posto di Wyatt Earp, l’eroe dell’Ok Corral, i tedeschi si sono ritrovati un Friedrich Merz passato per il rotto della cuffia alla seconda votazione…
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Brevi noterelle per un massacro: il massacro della Cdu e della Csu tedesche. Prima i fatti ed i dettagli, poi le interpretazioni. I fatti Il Bundestag tedesco ha votato la fiducia al nuovo cancelliere federale (il Cdu Friedrich Merz), proposto dal PdR (lo Spd Frank-Walter Steinmeier). Lo ha fatto due volte. La prima volta, al mattino, negandogli la maggioranza assoluta, cioè almeno 316 voti su 630 deputati.
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BERLINO – La vice dell’Afd, Beatrix von Storch, punta il dito contro un governo che si preannuncia già «instabile» e «breve», fondato su una maggioranza che si farà trainare «dalla frangia radicale della Spd». I tedeschi, sostiene in quest’intervista a Repubblica, hanno votato per «una maggioranza nero-blu», tra Cdu/Csu e Afd. Ed è ora che Merz «abbatta il cordone sanitario» e si renda conto che …
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