- Nell'ambito di un'inchiesta che ha scosso il mondo del calcio milanese, la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano ha coordinato un'operazione che ha portato all'arresto di 19 persone, tra cui 16 in carcere e tre agli arresti domiciliari. Tra gli arrestati figurano nomi di spicco delle curve Nord e Sud, rispettivamente delle tifoserie organizzate di Inter e Milan. L'inchiesta ha rivelato l'esistenza di un'associazione a delinquere che avrebbe agevolato la 'ndrangheta, in particolare la cosca dei Bellocco.
Andrea Beretta, capo della curva Nord, e il suo vice Marco Ferdico sono tra i principali indagati. Le accuse mosse contro di loro includono l'omicidio di Antonio Bellocco, membro della famiglia omonima, avvenuto un mese fa. Renato Bosetti, che aveva assunto la reggenza della curva dopo l'arresto di Beretta, è stato anch'egli arrestato insieme al pugile Matteo Norrito e a Mauro Nepi.
L'inchiesta ha coinvolto anche Manfredi Palmeri, consigliere regionale con un lungo curriculum politico, il cui nome è emerso nelle carte dell'indagine. Palmeri è accusato di aver facilitato l'ottenimento di un appalto sui parcheggi a San Siro in cambio di un quadro. Le intercettazioni hanno inoltre rivelato un legame tra il rapper Fedez, il cui vero nome è Federico Leonardo Lucia, e Luca Lucci, capo ultrà milanista. Sebbene Fedez non risulti indagato, le conversazioni intercettate indicano che il rapper avrebbe cercato di vendere la sua bibita Boem a San Siro, offrendo una percentuale agli ultrà.
Le indagini hanno permesso di accertare l'infiltrazione criminale tra gli ultrà, coinvolgendo i principali esponenti dei cosiddetti "direttivi" delle tifoserie organizzate delle due principali squadre calcistiche milanesi.