"Solo tante cose belle per Anselmo" dichiarava la coppia nella festicciola in casa per l'arrivo del nuovo nato che in realtà era la bimba rapita in clinica a Cosenza. Un quadretto di felicità che si è infranto poco dopo quando hanno iniziato a circolare sui social i video del rapimento e poi con l'irruzione della polizia.
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Per giorni Rosa Vespa, la donna di 51 anni in carcere con l'accusa di sequestro di persona, è entrata nella clinica Sacro Cuore di Cosenza. Ma come ha fatto? "É sempre entrata durante l'orario di visite": hanno tenuto a precisare dalla struttura sanitaria.
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Nessuno si era accorto di nulla, non il marito che pure la vedeva svestita, né la sorella che le aveva disegnato la pancia. «Mia moglie ha fatto tutto da sola, anche sua sorella è senza parole, la stessa cosa sua mamma, la cognata, tutta la famiglia», dice Moses Omogo Chiediebere, marito di Rosa Vespa, la donna accusata del sequestro della piccola Sofia, avvenuto lo scorso 21 gennaio in una clinica di Cosenza, parlando a Cinque minuti su Rai 1.
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“Non abbiamo figli, ma non siamo così disperati”, queste le prime parole che Acqua Moses spende nel suo primo intervento pubblico dopo l’arresto della moglie Rosa Vespa, in carcere per il rapimento della piccola Sofia a Cosenza. Ascoltato in esclusiva da TgCom24, l’uomo non riesce ancora a spiegarsi il motivo del gesto: “Sicuramente lei non sta bene con la testa“, dice alla telecamera. Bambina rapita a Cosenza, parla Acqua Moses Rosa…
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Proseguono le indagini sul rapimento della piccola Sofia, la neonata di appena un giorno portata via una settimana fa dalla clinica «Sacro Cuore» di Cosenza per essere ritrovata poche ore dopo dalla Polizia. Intanto, la famiglia della bimba ha nominato un legale di fiducia, l’avvocato Chiara Penna, per cercare di capire che cosa sia accaduto quel pomeriggio del 21 gennaio quando Rosa Vespa si è introdotta nella struttura sanitaria sottraendo la piccola all’amore della sua mamma.
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«Quando ho visto il video ho pensato che stessero accusando me perché sono di colore, il solito razzismo. Ma io ero lì per portare a casa mio figlio», dice Moses Omogo, operaio di 43 anni e marito di Rosa Vespa, la donna che il 21 gennaio ha rapito la neonata Sofia dalla clinica Sacro Cuore a Cosenza. L'uomo è stato scarcerato dopo quattro giorni e, a Repubblica, ha continuato a ribadire la sua…
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Advertisement COSENZA – Ancora scossa e sotto shock per quanto accaduto Valeria, la mamma della piccola Sofia, rapita dalla clinica sacro Cuore di Cosenza da Rosa Vespa e ritrovata dalla polizia nel giro di poche ore, ha dato mandato ad un legale. Sarà l’avvocato Chiara Penna a supportare la donna che «ha deciso, come è suo diritto, di avvalersi di una difesa tecnica e di propri consulenti». «La fiducia negli inquirenti è massima – ha spiegato l’avvocato…
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Roberta Bruzzone ha commentato il caso di cronaca di cui non si fa che parlare negli ultimi giorni, ovvero il rapimento di una bambina appena nata da una clinica di Cosenza. La criminologa, ospite della trasmissione Zona Bianca, ha…
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“Mia moglie ha fatto tutto da sola. Anche sua madre, sua sorella e tutta la famiglia sono rimasti senza parole”. Con queste parole, Omogo Chiediebere Moses racconta a Cinque Minuti la sua versione inerente alla vicenda di Rosa Vespa, la moglie, che ha finto una gravidanza e rapito una neonata dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza. “Sapevo della festa in casa perché l’avevo preparata anche io”, spiega Moses.
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Chiuso dentro una camera di hotel, Moses Chiediebere Omogo parla al telefono nel suo italiano che ogni tanto inciampa su alcune parole: “Sono un essere umano e perdonerò Rosa, non sono il diavolo. Forse un giorno andrò a trovarla in carcere e chiederò a lei di dirmi perché mi ha fatto questo”. Moses Chiediebere ha 43 anni, operaio, marito di Rosa Vespa, la donna che è in carcere per avere rapito …
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Il marito di Rosa Vespa a Cinque Minuti. Moses: “Ho creduto a mia moglie, ha fatto tutto da sola” "A maggio mi ha detto che era incinta. Io ci ho creduto", ha raccontato il 43enne raccontando del cambiamento fisico compatibile con una gravidanza che aveva visto nella donna nei mesi precedenti al rapimento della neonata in una clinica di Cosenza Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “È difficile.
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"Mia moglie ha fatto tutto da sola, anche sua madre, sua sorella e tutta la famiglia sono rimasti senza parole. La sua pancia era cresciuta e lei aveva detto che il dottore le aveva comunicato che sarebbe stato un maschietto. Il 21 gennaio è stato il giorno in cui doveva essere dimessa. Ho preso anche mezza giornata al lavoro e ci siamo arrabbiati perché lei diceva che il dottore non aveva firmato la lettera di dimissioni.
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Il rapimento della piccola Sofia a Cosenza avvenuto lo scorso 21 gennaio, ha portato alla luce una vicenda intrisa di inganni, manipolazioni e dinamiche di coppia complesse. L’ordinanza di convalida degli arresti nei confronti di Rosa Vespa, 51 anni, ha evidenziato come il marito, Moses Omogo, fosse totalmente succube della donna, agendo in piena accondiscendenza e cieca fiducia verso di…
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La conferma a "Cinque Minuti" dell'uomo, che racconta come la moglie sia riuscita a ingannare la famiglia per 9 mesi «Mia moglie ha fatto tutto da sola, anche sua madre, sua sorella e tutta la famiglia sono rimasti senza parole». Omogo Chiediebere Moses racconta a Cinque Minuti come sua moglie Rosa Vespa sia riuscita a ingannare tutta la famiglia. Fingendo una gravidanza mai avuta, fino al rapimento di una neonata alla clinica Sacro cuore…
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«Le pallottole diventano tre. Uno a testa». «Avvocato io arresterei pure te». «Dovreste andare in galera tutti e 3». Sono solo alcuni dei commenti offensivi e minacciosi rivolti a Gianluca Garritano, difensore di Moses Omogo Chidiebere, e Teresa Gallucci, difensore di Rosa Vespa, i due coniugi arrestati nei giorni scorsi a Cosenza per il rapimento di una neonata. Ma non solo: l’odio social ha colpito anche procura e gip, colpevoli di aver chiesto e disposto la scarcerazione dell’uomo, risultato…
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“Non ricordo bene ma penso di essere entrata in uno stato confusionale. Non sapevo cosa fare e che decisioni prendere. So per certo di non essermi recata in clinica con l’intento di sottrarre un bimbo alla propria madre”. Davanti al pubblico ministero e al gip che l’hanno interrogata, sono queste le parole di Rosa Vespa, la donna fermata la sera del 21 gennaio dopo aver rapito, all’interno della…
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L'inganno di Rosa Vespa al marito e i presunti complici: gli inquirenti sequestrano alcuni cellulari
I dubbi sull’attendibilità dei racconti di Rosa Vespa continuano. La 51enne finita al centro delle cronache per il sequestro della neonata Sofia a Cosenza, infatti, potrebbe aver avuto dei complici. È quanto emerge dagli ultimi sviluppi delle indagini, con gli inquirenti che avrebbero sequestrato i dispositivi di alcune persone che potrebbero averla aiutata nel procurarsi i test e i documenti falsi.
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“Noi non c’entriamo nulla, vi giuro, non sapevamo niente”. La donna che apre la porta alla polizia la sera del 21 gennaio è la mamma di Rosa Vespa. L’anziana piange, si batte il petto all’ingresso della sua abitazione di Castrolibero. Il poliziotto chiede: “Dov’è la bambina?”. E ripete ansimando: “Dov’è?”. Sono gli attimi drammatici ripresi in un video di cui Repubblica è entrata in possesso. Sono i frame di una serata in cui si è temuto che Sofia…
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"Ho la tosse, ti mando la foto dell'amore nostro": le bugie di Rosa Vespa nella chat con la famiglia
"Amore mio, non ti fanno entrare, ma io sono tranquilla. Guarda WhatsApp che dopo ti mando la foto dell'amore nostro". Scriveva così Rosa Vespa, la donna che ha portato via una neonata dalla clinica Sacro cuore di Cosenza spacciandola per suo figlio, al marito Moses. Lei si trova in carcere, lui è stato liberato perché per il giudice sarebbe stato vittima delle bugie della moglie. E ora dopo ora emergono nuovi dettagli sulla vicenda.
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Rosa Vespa travestendosi da infermiera avrebbe rapito una neonata, Sofia, dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza. Alice Martinelli ricostruisce quello che sarebbe accaduto per mano di Rosa e del marito, oggi scagionato da ogni accusa perché sarebbe stato ingannato dalla moglie
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Le chat di WhatsApp tra Rosa Vespa e Acqua Moses, confermano l'ultima svolta nel caso del rapimento di Sofia. Il 43enne, arrestato e poi scarcerato, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti. Sembra che non sapesse nulla e anche la moglie ha raccontato di aver fatto tutto da sola. Ne è una prova la discussione tra i due dopo il presunto parto della 51enne. «Non ti fanno entrare, ma ho partorito. Il…
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Acqua Moses, 43 anni, marito di Rosa Vespa, è stato scarcerato dopo l'iniziale arresto per il rapimento di una neonata avvenuto presso la clinica Sacro Cuore di Cosenza. L'uomo ha raccontato di aver sempre creduto alla gravidanza della moglie. Nelle chat, la donna gli spiegava di non poterlo vedere per via di casi Covid diagnosticati nella struttura.
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Il marito della ladra di bambine è stato scarcerato. Per il pubblico ministero, ma anche per il giudice delle indagini preliminari, Moses Acqua era completamente all’oscuro dei piani di Rosa Vespa. E allora, o entrambi i magistrati di Cosenza hanno preso una cantonata, oppure dobbiamo fare i conti con una realtà inquietante. Moses Acqua ha dormito per nove mesi accanto a una donna che si dichiarava incinta senza mai essere assalito dal sospetto che non lo fosse.
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COSENZA «Ho organizzato il sequestro della neonata, da sola. Mio marito non è mai stato al corrente dell’iniziativa». Rosa Vespa davanti agli agenti della squadra mobile di Cosenza che martedì sera l’hanno ammanettata nella sua casa di Castrolibero, con l’accusa di sequestro di persona della piccola Sofia, ha cercato di scagionare il marito Acqua Moses, 43 anni, mediatore culturale nigeriano: «Lui non sapeva…
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«Una infinita voglia di aver un figlio». Sono state le prime parole pronunciate da Aqua Moses, 43enne di origini senegalesi, e da Rosa Vespa, 51 anni, di Castrolibero (Cosenza), autori ieri del rapimento della piccola Sofia di appena un giorno di vita all’interno della clinica Sacro Cuore di Cosenza. La coppia arrestata in flagranza dopo tre ore dal sequestro…
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È durato quattro ore l’incubo della neonata rapita ieri pomeriggio all’interno della clinica Sacro Cuore di Cosenza. La bimba di appena un giorno è stata ritrovata dalla polizia e i suoi sequestratori sono stati arrestati. Gli agenti della squadra mobile coordinata dal questore Giuseppe Cannizzaro hanno bloccato la Giulietta con a bordo i rapitori e la neonata in contrada Rocchi, a Rende. La piccola è…
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Mezzi pubblici gratis? A Ginevra è un successo Gli abbonamenti sono pagati direttamente dallo Stato, per la felicità delle aziende di trasporto. Keystone / Martial Trezzini I giovani sotto i 25 anni in formazione o con basso reddito non pagano, mentre per gli anziani la fattura è dimezzata - I cittadini sono entusiasti - L’esperto: “Si vuole instaurare nei giovani l’abitudine a utilizzarli” 6 minuti Alcune città europee e il principato del Lussemburgo hanno già introdotta la gratuità dei trasporti pubblici.
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