Il 2024 sarà ricordato come l’anno nero di Stellantis. I dati della produzione si chiudono negativamente, dopo due anni di crescita, segnano un forte dato negativo rispetto all’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 475.090 unità (-36,8%) contro le 751,384 del 2024. Per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo, gli autoveicoli con perdite maggiori rispetto ai veicoli commerciali.
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Il 2024 sarà ricordato come l’anno nero di Stellantis. I dati della produzione si chiudono negativamente, dopo due anni di crescita, segnano un forte dato negativo rispetto all’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 475.090 unità (-36,8%) contro le 751,384 del 2024. Per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo, gli autoveicoli con perdite maggiori rispetto ai veicoli commerciali.
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L’Aquila. Con i cambiamenti in corso non era possibile attendersi numeri positivi nel comparto dell’Automotive. L’Abruzzo tiene e siamo proiettati per fare crescere i dati economici complessivi, ma occorre un grande cambiamento culturale e tecnologico. Il segno meno in Italia quanto in Europa è la cartina da tornasole di come il Green Deal abbia causato una brusca frenata al mercato e quindi alla produzione industriale.
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Poco più di venticinquemila vetture prodotte a fronte delle quasi cinquantamila dell'anno precedente: nel 2024 lo stabilimento Stellantis ha dimezzato la produzione. Il calo è stato del 45%, il peggiore nella storia dello stabilimento. Per ritrovare numeri del genere bisogna tornare indietro al 1972, primo anno di produzione nella fabbrica di viale Umberto Agnelli a Piedimonte San Germano. Senza andare troppo indietro nel tempo, basta paragonare il dato…
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Stellantis sta riducendo progressivamente la produzione di veicoli in Italia, con dati che preoccupano seriamente i sindacalisti della FIM-CISL. Secondo le loro previsioni, se questo tasso di diminuzione continua, gli stabilimenti dell’azienda potrebbero essere chiusi in pochi anni. Il calo più significativo si è registrato nel settore delle autovetture, con una diminuzione del 46%, il livello più basso dal 1956
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