Altri 300,4 miliardi (il 23,5%) sono ascrivibili alle persone fisiche, vale a dire i lavoratori dipendenti, i pensionati e altri percettori di reddito. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Infine, i rimanenti 156,7 miliardi (solo il 12,2% del totale) sono riconducibili alle persone fisiche con attività economica, categoria comunemente composta da artigiani, commercianti, esercenti, liberi professionisti, etc.
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Altro che piccoli evasori. A smentire lo stereotipo secondo cui artigiani, commercianti e liberi professionisti sarebbero i principali responsabili dell’evasione fiscale in Italia ci pensa la Cgia (l’associazione degli artigiani e delle piccole imprese) di Mestre, sulla base dei dati ufficiali dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Su un totale di 1.279,8 miliardi di euro di crediti fiscali non riscossi tra il 2000 e il 31 gennaio 2025, solo 156,7 miliardi (ovvero il 12,2 per cento)…
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L’evasione fiscale italiana è una piaga che da decenni sottrae al Paese enormi risorse economiche, con impatti devastanti su servizi pubblici e investimenti. Negli ultimi 25 anni, infatti, ben 1.279,8 miliardi di euro in tasse, contributi, imposte, bollette, multe e altri oneri non sono stati riscossi: una cifra che quasi potrebbe coprire metà del debito pubblico. Di questi importi, il 64,3% – ovvero 822,7 miliardi di euro – è imputabile alle società di capitali, tra cui Spa…
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Tra il 2000 e il 31 dicembre 2024, l'ammontare complessivo di tasse, contributi, imposte, bollette e multe non riscosse dal fisco o da altri enti in Molise ha raggiunto quota 5,92 miliardi di euro. È quanto emerge da un’elaborazione della CGIA di Mestre, basata su dati dell’Agenzia delle Entrate e de Il Sole 24 Ore. Un numero che, rapportato alla popolazione residente, si traduce in un debito fiscale pro capite di…
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Ogni veneto si porta sulle spalle 14.600 euro di evasione fiscale (70mila milioni di euro di debiti fiscali non riscossi). Ma molte altre regioni sono messe peggio. Grazie ai dati pubblicati recentemente dall’Agenzia delle entrate-Riscossione, la Cgia sfodera una vecchia battaglia in materia di fisco, iniziata oltre 30 anni fa “contro” le società di capitali. Il tema è sempre l’evasione fiscale, un argomento che divide ma anche questa volta i dati sono inconfutabili e di fonte certa.
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Minuti per la lettura Ci sono circa sette milioni e sessantamila euro di tasse e contributi non riscossi in Basilicata: un debito di 13mila e 240mila euro per ogni lucano. A dirlo è uno studio della Cgia di Mestre che ha fotografato l’ammontare complessivo di tasse, contributi, imposte, bollette e multe non riscosse dal fisco italiano o da altri enti tra il 2000 e il 31 gennaio 2025: si tratta di 1.279,8 miliardi di euro.
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Studio della Cgia di Mestre sfata il mito che siano gli autonomi i maggiori evasori del Paese: in realtà sono solo poco più del 12%. Spa, srl e cooperative in 25 anni non hanno versato imposte per 822 miliardi di euro.Non tutte le aziende italiane sono uguali in Italia. Lo sa soprattutto il fisco. Q...
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Tra il 2000 e il 31 dicembre 2024 l’ammontare complessivo di tasse, contributi, imposte, bollette e multe dei contribuenti molisani non riscosso dal fisco o da altri enti, è di 5.920 milioni di euro. Il dato emerge da un’elaborazione della Cgia di Mestre su dati de Il Sole 24 Ore e Agenzia delle Entrate. La somma, ripartita tra il numero dei residenti, sviluppa un debito pro capite di 20.469 euro, il quarto più alto d’Italia.
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Il fisco italiano continua a subire un significativo arretrato, con un totale di 1.279,8 miliardi di euro di tasse, contributi, imposte, bollette, multe e altre voci non riscosse tra il 2000 e il 31 gennaio 2025. Un importo che rappresenta un onere enorme per le finanze pubbliche del Paese e che coinvolge una vasta gamma di contribuenti, ma soprattutto le grandi imprese. La ripartizione dei debiti fiscali Secondo i dati diffusi dalla Cgia (Confederazione…
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Secondo la CGIA di Mestre, le imprese più strutturate sono responsabili del 64% del debito fiscale. Lombardia, Lazio e Campania guidano la classifica regionale. Un’impressionante voragine da 1.279,8 miliardi di euro: è il totale delle tasse, contributi, imposte, bollette e multe non riscosse in Italia tra il 2000 e il 31 gennaio 2025, secondo uno studio della CGIA di Mestre basato sui dati dell’Agenzia delle Entrate.
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Secondo la Cgia di Mestre, che ha basato il suo studio sui dati dell’Agenzia delle entrate, in Italia a evadere il fisco sono, in particolare, i grandi contribuenti. In modo particolare, nel corso degli ultimi 25 anni, tra il 2000 e il 31 gennaio 2025, l’ammontare totale delle tasse, contributi, imposte, bollette, multe, non riscosse dal fisco o da altri enti ha raggiunto i 1.279,8 miliardi di euro.
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Introduzione Su 1.279,8 miliardi di euro non riscossi dal fisco, sono solamente 156,7 - cioè il 12,2% del totale - quelli riconducibili a persone fisiche con attività economica come artigiani, commercianti, liberi professionisti. A rilevarlo è la Cgia Mestre, sulla base di dati dell'Agenzia delle entrate, secondo cui dalle cifre emergerebbe come in Italia a evadere il fisco sarebbero soprattutto i grandi contribuenti.
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Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025 l’ammontare complessivo delle tasse, dei contributi, delle imposte, delle bollette, delle multe, etc., non riscosse dal fisco italiano o da altri enti1 ha raggiunto i 1.279,8 miliardi di euro. Di questi, ben 822,7 miliardi (pari al 64,3 per cento del totale), sono in capo alle persone giuridiche, ovvero alle Spa, alle Srl, ai consorzi, alle cooperative, etc. Altri 300,4 miliardi (il 23,5 per cento) sono ascrivibili alle persone…
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Il Molise è al quarto posto in Italia per tasse e contributi non riscossi tra il 2000 e il 2024 secondo l'ufficio studi della Cgia di Mestre, l'associazione Artigiani e Piccole Imprese. I debiti da riscuotere sono 5 milioni 920 mila in regione, quelli pro capite sono 20.469. L'Italia come debiti da riscuotere registra nello stesso periodo la cifra di 1 miliardo 274 milioni 451 mila euro, mentre per quelli pro capite il dato è di 21.611 euro.
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In 25 anni 3,5 milioni di spa non hanno pagato 822,7 miliardi Le situazioni più virtuose, invece, sono nelle regioni a statuto speciale del Nord. In Valle d’Aosta il debito pro capite ancora da riscuotere è di 12.533 euro, in Friuli V.G. di 11.125 euro e in Trentino A.A. di 6.964 euro NordEst – Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025 l’ammontare totale delle tasse, contributi, imposte, bollette, multe, etc.
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A rivelarlo è l’Ufficio studi della CGIA, sulla base dei dati dell’Agenzia delle Entrate, sottolineando come la fetta più consistente del debito – pari a 822,7 miliardi di euro (64,3%) – sia riconducibile a società di capitali, consorzi, cooperative e simili. Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025, l’ammontare complessivo di tasse, contributi, imposte, bollette, multe e altri oneri non riscossi dal fisco o da enti pubblici ha raggiunto la cifra record di…
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In Valle d’Aosta si paga. O, per meglio dire, si paga più che altrove. Lo dicono i numeri, freddi ma eloquenti, rielaborati dalla CGIA di Mestre su dati dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione: con un debito fiscale pro capite di 12.533 euro, la regione alpina è tra le più virtuose d’Italia in termini di tasse e contributi ancora da riscuotere. Meglio fanno soltanto il Trentino-Alto Adige (6.964 euro) e il Friuli Venezia Giulia (11.125 euro).
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«Ogni veneto deve al Fisco 14.600 euro». Il dato è dell’Agenzia delle Entrate che, tuttavia, prospetta una chiara situazione: «A evadere, soprattutto, sono le grandi imprese». A fare il punto sull'odierna condizione dell'evasione fiscale è la Cgia che promuove una battaglia in materia di Fisco, iniziata però ben 30 anni fa contro le società di capitali. Ma qual è la situazione in Veneto? Secondo la Cgia, sulla base dei…
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Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025 l’ammontare complessivo delle tasse, dei contributi, delle imposte, delle bollette, delle multe, etc., non riscosse dal fisco italiano o da altri enti ha raggiunto i 1.279,8 miliardi di euro. Leggi anche: L'evasione fiscale sanzionata come riciclaggio I dati sull’evasione delle aziende Di questi, ben 822,7 miliardi (pari al 64,3% del totale), sono in capo alle persone giuridiche, ovvero…
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In Italia non sono i piccoli contribuenti a evadere, ma i grandi. A sfatare un luogo comune duro a morire è l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, che, rielaborando i dati dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, mette nero su bianco una verità scomoda. Del totale di 1.279,8 miliardi di euro delle tasse non pagate allo Stato tra il 2000 e l'inizio del 2025, quasi i due terzi, oltre 822 miliardi di euro, sono riconducibili alle grandi imprese come Spa, Srl, consorzi, cooperative.
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Evasione fiscale, a livello regionale il carico maggiore di tasse e contributi non riscossi e maturato negli ultimi 25 anni si trova in Lombardia (259 miliardi), Lazio (226 miliardi) e Campania (152 miliardi). La classifica pro capite inverte invece le posizioni: ogni abitante del Lazio ha maturato un debito virtuale di 39.673 euro, che diventano 27.264 euro in Campania e 25.904 euro in Lombardia. Lo rivela un report presentato dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre e riferito al periodo 2000-2024.
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Con 12.533 euro al 31 dicembre 2024 ancora da riscuotere, è quello della Valle d'Aosta il terzo debito fiscale pro capite più basso tra le regioni italiane.Fanno meglio soltanto il Friuli Venezia Giulia (11.125 euro) e il Trentino - Alto Adige (6.954). I dati sono riportati dalla Cgia di Mestre, che ha rielaborato numeri dell'Agenzia delle entrate. Le regioni con più tasse e contributi non riscossi per abitante risultano il Lazio (39.673 euro), la Campania (27.264) e la Lombardia (25.904).
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Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025 l'ammontare totale delle tasse, contributi, imposte, bollette, multe, non riscosse dal fisco o da altri enti ha raggiunto i 1.279,8 miliardi di euro. Di questi, 822,7 miliardi (64,3%), sono di Spa, Srl, consorzi, cooperative, etc. Altri 300,4 miliardi (23,5%) sono per lavoratori dipendenti, pensionati e altri percettori di reddito. I rimanenti 156,7 miliardi (12,2%) sono riconducibili alle persone fisiche con attività economica come artigiani…
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Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025 l’importo totale delle tasse, contributi, imposte, bollette, multe, ecc., non riscosse dal fisco o da altri enti ha raggiunto i 1.279,8 miliardi di euro. Di questi, 822,7 miliardi (64,3%) sono di Spa, Srl, consorzi, cooperative, ecc. Altri 300,4 miliardi (23,5%) sono per lavoratori dipendenti, pensionati e altri percettori di reddito. I rimanenti 156,7 miliardi (12,2%) sono riconducibili alle persone fisiche con attività economica come artigiani…
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Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025 l'ammontare totale delle tasse, contributi, imposte, bollette, multe, non riscosse dal fisco o da altri enti ha raggiunto i 1.279,8 miliardi di euro. Di questi, 822,7 miliardi (64,3%), sono di Spa, Srl, consorzi, cooperative, etc. Altri 300,4 miliardi (23,5%) sono per lavoratori dipendenti, pensionati e altri percettori di reddito. I rimanenti 156,7 miliardi (12,2%) sono riconducibili alle persone fisiche con attività economica come artigiani, commercianti, liberi…
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Negli ultimi 25 anni quasi 3,5 milioni di società di capitali non hanno pagato 822,7 miliardi di euro di tasse, contributi, etc. pari al 64,3% del totale non riscosso dal nostro erario. Il dato, divulgato dalla Cgia di Mestre è dell’Agenzia delle entrate. Per altri 300,4 miliardi, il 23,5%,sono inadempienti i lavoratori dipendenti, i pensionati e altri percettori di reddito. 156,7 miliardi, il 12,2%, sono riconducibili alle partite Iva.
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Sabato 12 aprile 2025 Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// Tasse: a non pagarle sono le grandi imprese. Secondo i dati dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, negli ultimi 25 anni quasi 3,5 milioni di società di capitali non hanno…
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Secondo i dati dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, negli ultimi 25 anni quasi 3,5 milioni di società di capitali presenti in Italia non hanno pagato 822,7 miliardi di euro di tasse, contributi, etc. (pari al 64,3% del totale non riscosso dal nostro erario) Grazie ai dati pubblicati recentemente dall’Agenzia delle entrate-Riscossione, la CGIA sfodera una vecchia battaglia in materia di fisco iniziata oltre 30 anni fa “contro” le società di capitali.
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Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025 l’ammontare complessivo delle tasse, dei contributi, delle imposte, delle bollette, delle multe, non riscosse dal fisco italiano o da altri enti ha raggiunto i 1.279,8 miliardi di euro. Di questi, ben 822,7 miliardi (pari al 64,3 per cento del totale), sono in capo alle persone giuridiche, ovvero alle Spa, alle Srl, ai consorzi, alle cooperative. Altri 300,4 miliardi (il 23,5 per cento) sono ascrivibili alle persone fisiche, vale a dire i lavoratori…
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Torino, Davide Vagnati parla così a Sky: «Mercato? Siamo…
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