Il maltempo che ha colpito Roma ha causato il distacco di alcuni frammenti dall'Arco di Costantino

I tecnici del Parco archeologico del Colosseo sono intervenuti tempestivamente nella serata di ieri, intorno alle 21, dopo il primo avvistamento di un blocco di marmo a terra sul lato sud dell'Arco. Questo evento si inserisce in un contesto di crescente frequenza di eventi climatici estremi in Italia.

Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), tra il 2022 e il 2024 si sono registrati 878 eventi climatici estremi di elevata gravità, tra nubifragi, trombe d'aria, allagamenti e temperature record. Nel solo 2022, si sono verificati 310 eventi climatici estremi, mentre nel 2023 il numero è salito a 378, con un incremento del 22% rispetto all'anno precedente. Nel 2024, il bilancio provvisorio conta già 190 eventi meteo estremi.

Questi dati evidenziano un trend preoccupante che non può essere ignorato. Negli ultimi 43 anni, tra il 1980 e il 2023, l'Italia ha registrato più di 22mila morti collegati a gravi eventi climatici, con un costo complessivo dei danni che supera i 100 miliardi di euro. La frequenza e l'intensità di questi eventi sono in aumento, e le conseguenze sono sempre più devastanti.

Il restauro dell'Arco di Costantino, già programmato, rappresenta un esempio di come le autorità stiano cercando di affrontare i danni causati dal cambiamento climatico. Tuttavia, è evidente che interventi di riparazione non sono sufficienti. È necessario un approccio più ampio e integrato che includa la prevenzione e la mitigazione dei rischi climatici.

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