A me di quel periodo piace pensare all'armonia che si era creata all'interno del gruppo: abbiamo indovinato sia i calciatori che gli uomini giusti. "Ogni tanto le partite me le riguardo, anche se non si vedevano bene come oggi. So che è accaduto nella prima Guerra Mondiale: il male minore, se non si riesce a continuare, credo si cancellare tutto". Quest'anno sono 40 anni che faccio l'allenatore, ma quel gruppo, l'interpretazione di gioco di quella squadra, quell'entusiasmo anche…
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E magari anche Piatek avrebbe reso". Parlando del Milan ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Alberto Zaccheroni ha parlato anche del nuovo sistema di gioco, il 4-2-3-1, adottato da Stefano Pioli: "Era il modulo giusto fin dall’inizio, secondo me, data con la rosa a disposizione. Con questo modulo sarebbe stato ancora lui, ancora determinante. Peccato non ci sia più Suso, uno dei pochi di enorme qualità che si è intristito coi cambi di ruolo e il caos tattico.
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Dà sicurezza alla difesa e non è facile fare il portiere ora in questo Milan". Capisco quello che leggo: vogliono vendere. Nel corso dell’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Alberto Zaccheroni, fra le altre cose, ha parlato anche della gestione Elliott: "Come la vedo? Ma il brand deve essere di qualità se ci vuoi guadagnare o non perdere. In questo quadro, se vuoi ricostruire o vendere bene, non cedi i pezzi migliori.
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– Alberto Zaccheroni, ex allenatore del Milan, nell’intervista rilasciata alla “Gazzetta dello Sport”, ha parlato del club rossonero e della gestione del fondo Elliott. “Come vedo la gestione Elliott? Capisco quello che leggo: vogliono vendere. Ma il brand deve essere di qualità se ci vuoi guadagnare o non perdere – sottolinea Zaccheroni -. In questo quadro, se vuoi ricostruire o vendere bene, non cedi i pezzi migliori.
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Adesso è decisivo per il Milan ma un suo addio non sarò così grave per il futuro". Donnarumma deve essere trattenuto e Leao lanciato, ha qualità importanti, è istintivo ma ancora non legge le situazioni. Conosce tutto del club e sa come si vince. Zaccheroni: "Mio caro Milan, riparti da Maldini. Donnarumma deve restare". vedi letture. Intervista ad Alberto Zaccheroni sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, con l'allenatore che ha dato un consiglio al Milan in questi anni…
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Questo, invece, il pensiero di Zaccheroni in merito al futuro in rossonero di Maldini: "Se ci sono state manovre a sua insaputa dal punto di vista tecnico, non va bene. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico del Milan, Alberto Zaccheroni, ha parlato di Maldini, il quale sta smaltendo i postumi del Coronavirus: "Non l’ho sentito - ha affermato il mister - non voglio rompergli le scatole in questo momento.
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Sto ricevendo tante chiamate messaggi di solidarietà dai Paesi dove ho allenato: Cina, Giappone, Emirati. E’ durato più di due minuti, una vita. Pian piano si è tornati alla normalità, invece questa situazione tragica e surreale sembra non aver fine. Io ero lì, tappato in casa. L'ex allenatore dell'Udinese, Alberto Zaccheroni, ha parlato anche dell'emergenza Coronavirus: "Questo dramma del Coronavirus spesso mi fa ripensare e per certi rivivere il…
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, ex ct del Giappone e allenatore del Milan, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Se il calcio andava fermato prima? In questo quadro, se vuoi ricostruire o vendere bene, non cedi i pezzi migliori. Se si vuole fare tornare il Milan alla sua grandezza in tempi brevi o medi, lui è indispensabile". Ma è chiaro che se ci sono stati manovre a sua insaputa dal punto di vista tecnico, non va bene.
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Almeno si doveva avere la determinazione di fermarsi già la domenica dalla partita Parma-Spal sospesa e poi ripartita, era l’occasione. “Prima o poi, e sarà tutto più intenso: i rapporti con la gente, la vita di tutti i giorni, la gioia nel vedere calcio e sport. Ma i playoff no. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ad Alberto Zaccheroni viene chiesto se il calcio andava fermato prima. Secca la risposta dell’allenatore: “Col senno di poi, sì.
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3 Ha qualità molto importanti, che spaccano una partita. È un istintivo, non legge le situazioni, dunque non può fare il centravanti. Bisogna sfruttare le sue doti di corsa e tecnica. A sinistra nel 4-2-3-1 può esplodere. E poi, se vuoi ricostruire devi puntare primo di tutto sui talenti come il portoghese". Alberto Zaccheroni analizza dal punto di vista tecnico-tattico le caratteristiche di Leao nel corso dell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello sport.
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Almeno si doveva avere la determinazione di fermarsi già la domenica dalla partita Parma-Brescia sospesa e poi ripartita, era l’occasione. Prima o poi, e sarà tutto più intenso: i rapporti con la gente, la vita di tutti i giorni, la gioia nel vedere calcio e sport. – L’ex tecnico Alberto Zaccheroni ha parlato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport. I risultai finali con dei play off non pianificati in partenza sarebbero ancora più falsati.
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Con questo modulo sarebbe stato ancora lui, ancora determinante. Nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Alberto Zaccheroni, ha parlato anche di Suso. Lo spagnolo a gennaio, dopo sei mesi davvero complicati, ha lasciato la squadra rossonera. L’ex tecnico del Milan, Alberto Zaccheroni, ha parlato del modulo, il 4-2-3-1, che ha fatto svoltare i rossoneri, rimpiangendo Suso e Piatek. Ricordiamo che l’attaccante polacco ha lasciato i rossoneri a titolo definito; per lo spagnolo c’è ancora la possibilità…
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Vi proponiamo un estratto delle sue parole affidate ai taccuini del noto quotidiano: "Come sto vivendo l'isolamento per il Coronavirus? Non mi sono mai permesso, per dire, di far giocare qualcuno senza l’ok dei dottori, anche se la pensavo diversamente. Ora sta a lui decidere se restare per il bene del Milan". Alberto Zaccheroni, ex allenatore del Milan e dell'Udinese, nonché Commissario Tecnico della Nazionale Giapponese dal 2010…
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E nonostante l’età, è sempre un gran bel vedere. Ma adesso Ibra aiuti il Milan, sempre che si riparta". Ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore del Milan, Alberto Zaccheroni, ha parlato di Ibrahimovic: "Lo adoro. Ora è un punto di riferimento, se si riparte sarà decisivo perché questa squadra ha soprattutto bisogno di un leader. Il suo addio sarebbe un gran peccato, non un gran problema.
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– Alberto Zaccheroni, ex tecnico del Milan, nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha parlato del licenziamento di Zvonimir Boban da parte di Elliott. Una sorta di compromesso è inevitabile, nei rapporti, ma l’ingerenza no – dice Zaccheroni – .Toccava a Boban e a lui la responsabilità tecnica e qualcuno della dirigenza si è mosso senza avvertirli. Non mi sono mai permesso, per dire, di far giocare qualcuno senza l’ok dei dottori, anche se la pensavo diversamente.
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La Gazzetta dello Sport lo ha intervistato per chiedergli un commento su quanto successo a Boban, licenziato dal Milan poco tempo fa. Alberto Zaccheroni convinto che il Milan debba ripartire da Paolo Maldini, dopo aver perso Zvonimir Boban. Ma adesso Ibra aiuti il Milan, sempre che si riparta». E in questo momento Paolo Maldini è troppo importante per il Milan. Alberto Zaccheroni conosce bene Zvonimir Boban e Paolo Maldini.
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Zaccheroni: "Covid-19 come il terremoto in Giappone del 2011". vedi letture. L'ex allenatore del Milan, Alberto Zaccheroni, ha parlato anche dell'emergenza Coronavirus: "Questo dramma del Coronavirus spesso mi fa ripensare e per certi rivivere il terremoto in Giappone nel 2011, con conseguente esplosione nucleare. Pian piano si è tornati alla normalità, invece questa situazione tragica e surreale sembra non aver fine.
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L’ex allenatore si è soffermato sopratutto sulla figura di Paolo Maldini, attuale dirigente tecnico che a fine campionato potrebbe essere allontanato dal CEO Ivan Gazidis come già successo a Zvone Boban. “Se ci sono state manovre a sua insaputa dal punto di vista tecnico, non va bene. Alberto Zaccheroni è tornato a parlare del Milan. Quando mi si aprì lo spiraglio della Nazionale, il primo uomo che avrei chiamato sarebbe stato proprio Maldini”.
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