Il rapper è accusato anche di «violazione della privacy e istigazione a delinquere». Tre anni fa, dopo un servizio televisivo, avrebbe incitato i propri followers contro una giornalista Avrebbe insultato sui social media una giornalista dopo un servizio televisivo, pubblicando il suo numero di cellulare e chiedendo a tutti i suoi follower di contattarla personalmente e insultarla. Ancora guai per il…
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Milano – Un altro processo a Milano per Baby Gang, a causa di una vecchia vicenda che risale a tre anni fa e per cui l'anno scorso è stato mandato a giudizio con le accuse di diffamazione, violazione del codice della privacy e istigazione a delinquere. Secondo l'accusa avrebbe insultato, via social, una giornalista Mediaset per un servizio andato in onda nella trasmissione 'Fuori dal coro’. E poi avrebbe pubblicato pure il suo numero di telefono…
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Pubblica nome e numero di una giornalista e istiga i fan contro di lei: altro processo per Baby Gang
“Insultate tutti sta....” e non è un complimento. Così aveva incitato i sui follower su Instagram riferendosi all’autrice di un servizio tv su di lui che non aveva particolarmente gradito. “Questo è il suo numero”, pubblicandolo. “Chi chiama più volte vince”. E il popolo ha “ubbidito” con una tempesta di insulti e minacce, anche di morte, alla giornalista. Altri guai giudiziari per Baby Gang, al …
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Come riporta l’Ansa, “la Procura di Catania ha indagato Baby Gang per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo”. I fatti riguardano la videochiamata fatta da Baby Gang a Niko Pandetta – attualmente detenuto presso il carcere di Rossano, dove si trova da ottobre del 2024 per spaccio…
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La Procura di Catania ha indagato il trapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang, con centinaia di migliaia di follower, ai vertici delle classifiche e protagonista delle cronache giudiziarie negli ultimi anni, per concorso nell’accesso indebito a dispositivi idonei allacomunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
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Nella notte del 4 maggio scorso, personale della Polizia di Stato della Questura di Lecco, in raccordo operativo con quello della Questura di Catania, ha dato esecuzione, in località Calolziocorte (LC) ad un decreto di perquisizione e sequestro emesso da questa Procura Distrettuale della Repubblica, nei confronti del rapper Mouhib Zaccaria, 24 anni, in arte “Baby Gang”, indagato per il delitto di cui all’art.
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Nuovi guai in vista per il trapper italo-marocchino 24enne Zaccaria Mouhib, noto al pubblico con lo pseudonimo di «Baby gang», come il terribile fenomeno delinquenziale in voga tra i giovani. Nei suoi confronti, la Polizia della Questura di Lecco, in raccordo operativo con quello della Questura di Catania, ha
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È di nuovo nei guai giudiziari il rapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang. Questa volta è finito indagato perché avrebbe videochiamato, mentre si esibiva sul palco della manifestazione "One Day Music", in uno stabilimento balneare di Catania, il rapper Niko Pandetta, attualmente recluso nel carcere di Rossano. Pandetta, nipote dello storico capomafia Turi Cappello, in cella dall'autunno scorso per spaccio, è coautore della canzone "Italiano" di Mouhib.
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Nella notte del 2 maggio scorso, un rapper si è esibito dal palco di uno stabilimento balneare di Catania durante una manifestazione musicale e avrebbe videochiamato tramite un telefono cellulare un altro cantante detenuto all’interno della Casa circondariale di Rossano (Cosenza). Questa mattina, durante una perquisizione, i poliziotti delle Squadre mobili di Catania e Lecco gli hanno sequestrato il cellulare che, nei prossimi giorni, verrà sottoposto agli accertamenti forensi ritenuti più opportuni.
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L’accusa è di concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti. A cui si aggiunge l’aggravante di aver favorito la mafia, oltre ad aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente in Sicilia. Nuovi guai giudiziari per il trapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang. Nelle scorse gli agenti della squadra mobile della Questura di Lecco, in collaborazione con…
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Il rapper indagato per favoreggiamento mafioso e violazione del divieto di soggiorno dopo aver proiettato un video del collega detenuto nel carcere calabrese durante un festival. Trovato un cellulare nella cella di Pandetta
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La Procura di Catania ha indagato il rapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang, per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall'avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo. Agenti della squadra mobile della Questura di Lecco, in raccordo con quelli di Catania…
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Primo maggio, Catania. Sul palco del One Day, per il concerto organizzato ogni anno allo stabilimento balneare la Playa, si esibisce il rapper Baby Gang. Canta. La folla lo segue. Poi, con gesto teatrale, tira fuori un telefono e fa una videochiamata. Collegato c’è Niko Pandetta. Davanti a 20 mila persone Baby Gang mostra il volto del suo amico e urla: «È mio fratello, voglio un ca..- di casino per Niko».
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Il rapper è indagato per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’associazione mafiosa per aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale
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Aveva videochiamato il trapper Niko Pandetta, attualmente detenuto in carcere. Lo aveva chiamato di fronte a migliaia di giovani in festa per il Primo Maggio, sul palco del One Day Music Festival di Catania. Adesso il rapper Baby Gang, nome d’arte di Zaccaria Mouhib, 24 anni, è ufficialmente indagato per concorso in accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, ag…
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CATANIA – La Procura di Catania ha indagato il rapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang, per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’avere favorito la mafia, e per avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli impediva di essere presente nel capoluogo etneo. Agenti della squadra mobile della questura di Lecco, in raccordo con quelli di Catania, hanno eseguito a Calolziocorte (Lecco) un decreto di…
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Perquisizione e sequestro dello smartphone per il rapper 23enne Baby Gang, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, accusato di aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale. La polizia di Stato di Catania e Lecco, su ordine della magistratura di Catania, è intervenuta nella sua abitazione nel Lecchese, per sequestrare lo smartphone con cui il 1° maggio scorso, mentre si esibiva sul palco della manifestazione musicale "One Day…
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La Procura di Catania ha indagato il rapper Zaccaria Mouhib, 24 anni, in arte Baby Gang, dopo la videochiamata durante un live al collega Niko Pandetta, detenuto in Calabria dal 2024. L'accusa è illecito a dispositivi e favoreggiamento mafioso. Vietato per lui tornare a Catania per quattro anni ascolta articolo Il rapper Baby Gang, nome d’arte di Zaccaria Mouhib, è stato sottoposto a una perquisizione da parte della polizia di Lecco su mandato della Procura di Catania.
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