Questo risultato si aggiunge all'argento ottenuto nella prova a cronometro H2, confermando Mazzone come uno degli atleti più rappresentativi della nazionale italiana.
La gara, vinta dal francese Florian Jouanny con un tempo di 1:20.18, ha visto Mazzone tagliare il traguardo in 1:27.58, con un distacco di 7 minuti e 40 secondi dal vincitore. L'argento è andato allo spagnolo Sergio Garrote Munoz, che ha concluso la prova con un ritardo di 22 secondi rispetto a Jouanny.
Mazzone, già portabandiera dell'Italia nella cerimonia di apertura, ha dimostrato ancora una volta la sua tenacia e determinazione. La sua carriera è costellata di successi, ma anche di sfide personali che ha saputo affrontare con coraggio e dedizione. La sua partecipazione alle Paralimpiadi di Parigi rappresenta un ulteriore capitolo di una storia sportiva straordinaria.
Il paraciclismo è una disciplina che richiede non solo forza fisica, ma anche una grande capacità di adattamento e resistenza mentale. Gli atleti devono affrontare percorsi impegnativi, spesso in condizioni climatiche avverse, e mantenere un alto livello di concentrazione per tutta la durata della gara. Mazzone, con la sua esperienza e il suo talento, è riuscito a emergere in questo contesto competitivo, portando a casa una medaglia che arricchisce il medagliere italiano.
La prestazione di Mazzone è stata particolarmente significativa in un'edizione delle Paralimpiadi che ha visto l'Italia ottenere risultati eccellenti in diverse discipline. Gli ori di Fabrizio Cornegliani nel ciclismo su strada e quelli di Amodeo e Boggiatto nel nuoto hanno contribuito a portare la nazionale italiana all'ottavo posto del medagliere paralimpico, con un totale di 47 medaglie.