Dalla Fed semaforo verde per i bond…"

Secondo McCann: "Continuiamo ad aspettarci che un rallentamento più marcato della crescita negli Stati Uniti porterà a un ultimo taglio da parte della Fed. "Il punto di vista della Fed sulle prospettive economiche è rimasto sostanzialmente invariato. L'ultimo appuntamento del 2019 della Fed guidata da Jerome Powell non ha sorpreso gli investitori, anzi ha confermato l'attesa di un contesto di tassi bassi ancora a lungo. Leggi

Nel 2019 la Fed ha tagliato i tassi tre volte, con riduzioni ogni volta da un quarto di punto. -Per il 2020 la Fed prevede un tasso di disoccupazione al 3,5% (3,7% il dato di settembre) e un’inflazione core all’1,9%, come a settembre. Per noi significa che c’è una leggera apertura alla possibilità che la Fed tagli i tassi se l’inflazione dovesse crollare precipitosamente. Andamento categoria Morningstar Usa. Leggi

Quanto al pil, l’espansione annuale è stata del 3,1% nel primo trimestre, del 2% nel secondo e del 2,1% nel terzo. E così, il Treasury a 10 anni offre oggi l’1,81%, 35 centesimi in più rispetto a inizio settembre. La Federal Reserve ha mantenuto ieri i tassi USA fermi nel range 1,50-1,75% dopo l’ultima riunione dell’anno del suo braccio monetario, in sigla FOMC. Quanto al pil, +2,2% nell’ultimo trimestre del 2019, +2% nel 2020, +1,9% nel 2021 e +1,8% nel 2022. La banca centrale americana aveva già tagliato per… Leggi

Lo ha annunciato il Federal open market committee, il braccio di politica monetaria della Fed, alla fine dell'ultima riunione dell'anno. A ottobre, la banca centrale statunitense aveva fatto il terzo taglio di 25 punti base del 2019. (askanews) - La Federal Reserve ha deciso, come previsto, di mantenere inalterati i tassi d'interesse all'1,5-1,75%. New York, 11 dic. Leggi

Come si può osservare sul nostro Calendario Economico, il costo del denaro è infatti rimasto all’1,75%. Tutti gli occhi saranno ora puntati non soltanto sulla conferenza di Jerome Powell, ma anche e soprattutto sul Dot Plot e sulle nuove proiezioni economiche del FOMC. Stati Uniti: la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse. Leggi

Rispettato, dunque, il pronostico largamente condiviso fra gli economisti, che non avevano osservato sensibili segnali di deterioramento nell’economia, tali da giustificare un ulteriore taglio dei tassi d’interesse. Sebbene la spesa delle famiglie sia cresciuta a un ritmo sostenuto, gli investimenti fissi delle imprese e le esportazioni rimangono deboli. Di seguito il giudizio del Fomc sull’attuale congiuntura americana:. Leggi

Usa, la Fed tiene i tassi fermi all’1,50-1,75% e allontana la prossima stretta La Federal reserve ha confermato all’1,50-1,75% il costo ufficiale del credito, con una decisione presa all’unanimità. È scomparso però il riferimento alle «incertezze» attorno allo scenario ottimistico che la Fed continua a vedere nel medio periodo. Tredici di loro (a settembre erano otto) prevedono di mantenere tassi fermi fino a fine 2020, mentre solo quattro immaginano un aumento di un quarto di… Leggi

In rialzo la quotazione dell’oro che sale a 1470 dollari l’oncia. L’annuncio del governatore Jerome Powell è atteso per questa sera. Borse caute, si attende la Fed. Condividi. di Paolo Gila Giornata di prudenza per tutti i listini, con gli operatori in attesa di conoscere le linee di comportamento della Federal Reserve. Wall Street ha aperto e si mantiene poco mossa.All’orizzonte ci sono anche le elezioni britanniche, in calendario domani. Leggi

E’ dal mese di settembre, ovvero da quando i tassi repo sono scattati verso l’alto, che la Fed continua a iniettare miliardi di liquidità nel mercato interbancario attraverso le cosiddette aste repo. L’intervento della Fed si era reso necessario, in quanto il boom dei tassi repo aveva fatto scattare verso l’alto anche i tassi sui fed funds. Cash crunch, ovvero contrazione di liquidità: il problema non è affatto risolto, tanto che gli analisti di… Leggi

Calano le probabilità di recessione. La curva è quindi anche diventata leggermente più ripida. Taglio Fed, ecco perché i tassi Usa ora prendono una pausa Dopo tre riduzioni del costo del credito, la Banca centrale Usa passa in modalità «wait and see» per verificare gli effetti della sua manovra, finora descritta come una misura di risk management contro le incertezze globali di Riccardo Sorrentino. Leggi

Al seguente link gli aggiornamenti sulla riunione. Fed, conferenza stampa Powell: dove vedere la diretta streaming. Per vedere in diretta streaming la conferenza stampa della Federal Reserve e per seguire le parole del presidente Jerome Powell bisognerà procedere per gradi. Mezz’ora dopo, nella conferenza stampa in diretta streaming, Powell leggerà la dichiarazione ufficiale del FOMC e risponderà alle domande della stampa. Leggi

Entrando nel dettaglio, l'euro/dollaro tratta poco sotto 1,11 a 1,1088 e il dollaro/yen è sotto 109 a 108,749. Ieri comunque il titolo Atlantia è stato sostenuto in borsa (+3,7%) dalle indiscrezioni di MF Milano Finanza sul possibile ingresso di Cdp nel capitale della holding. Sempre nel valutario il dollaro tratta poco mosso rispetto alla principali valute mondiali in attesa degli esiti della riunione della Fed. Leggi

Fra i gestori che hanno detto di aspettarsi un taglio, la maggioranza ritiene che esso non si verificherà prima di giugno. Il tasso di crescita del Pil, poi, viene previsto intorno al 2% nel corso dei prossimi due anni. Gestori ed economisti sono ampiamente concordi sul fatto che la Federal Reserve resterà in attesa, con i tassi invariati all’1,75%, ancora per molto tempo: almeno fino alla prossima estate. Leggi

Il contesto in attesa della riunione Fed. È un dato di fatto: il 2019 è stato uno degli anni più tumultuosi nella storia recente della politica monetaria della Federal Reserve. I tre tagli dei tassi effettuati nel 2019 hanno invertito in buona sostanza gran parte degli aumenti compiuti nel 2018. Di conseguenza, è probabile che la Fed vorrà aspettare e valutare l’impatto della decisione del presidente Trump riunione dopo riunione. Leggi

Nuovi massimi per i mercati entro fine anno. Come scritto già nei giorni precedenti, il peggio di breve termine sembra essere passato, tranne sorprese stasera dalla FED (francamente poco probabili). Tra i dati pubblicati oggi, invece, spicca il calo dei prezzi alla produzione giapponese a -0,2% invece del -0,1% previsto. Quale segnale riporterà da subito i mercati invece al ribasso? Accumulate di Banca Akros, invece su Atlantia (t. Leggi