Nato a Schiavon nel vicentino, il cardinale Pietro Parolin è rimasto orfano di padre in tenera età. Ha molto operato nel servizio diplomatico della Santa Sede In Nigeria e Messico ed è stato nunzio apostolico in Venezuela. Nel 2013 Papa Francesco lo ha nominato Segretario di Stato. Per approfondire: Al via il conclave, si vota nella Sistina: sarà testa a testa tra un “curiale” e un “pastore”
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Tre giorni fa, Roberto Apo Ambrosi – oste, cantante e amico fraterno del più papabile fra i papabili Pietro Parolin – gli ha scritto: «Non so quale sia la cosa migliore per te». Lui ha risposto con sincerità: «Neppure io lo so. Sono un po’ turbato». Così, in confidenza,
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I bookmaker sono convinti che, dopo 47 anni, il conclave tornerà a eleggere un papa italiano. Il favorito, secondo le principali agenzie di scommesse, è Pietro Parolin, attuale segretario di Stato vaticano (una sorta di ministro degli esteri della Chiesa). In corsa ci sono altri due italiani, ma anche cardinali che potrebbero diventare il primo papa dell’Asia o dell’Africa. Pietro Parolin È originario di Schiavon, in provincia di Vicenza, e presiederà il conclave.
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C'è attesa e c'è speranza, ma c'è anche molto silenzio e riserbo a Schiavon (Vicenza) paese natale del cardinale Pietro Parolin, già segretario di Stato con Bergoglio e oggi dato fra i papabili con l'apertura del conclave che dovrà scegliere il successore di Francesco. Ieri sera in municipio riunione delle autorità civili e religiose, con il sindaco Simone Dellai, gli assessori e don Luciano, il prete amico del cardinale: partiti dallo stesso seminario negli anni ha mantenuto forti…
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Oggi, 7 maggio, inizia il Conclave per l’elezione del successore di Papa Francesco. Come riporta Il Corriere della Sera, la prima fumata, bianca o nera, sarà poco dopo le 19. I cardinali votanti sono 133, il quorum è a 89 (i due terzi degli elettori). Ormai i nomi dei papabili sono noti ai più. Ma chi sono i cardinali che potrebbero salire al Soglio Pontificio? Qual è il loro rapporto con la scuola…
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Isabella Piro – Città del Vaticano “Farò sorgere un sacerdote fedele, che agirà secondo i desideri del cuore” di Dio: l’antifona iniziale accompagna la lunga processione che stamani, 7 maggio, lentamente fa il suo ingresso nella Basilica Vaticana, gremita di cinquemila fedeli, in occasione della Messa Pro eligendo Romano Pontifice. A presiedere il rito all’altare della Confessione, è il cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio
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I profili dei cardinali che potrebbero diventare il 267esimo Pontefice della storia della Chiesa Favoriti, outsider e sorprese. A poche ore dal Conclave 2025 che eleggerà il 267esimo Papa della storia della Chiesa i cardinali dicono di non avere ancora una rosa di nomi, ma nelle Congregazioni hanno delineato il profilo di un pastore di una Chiesa chiusa nel Cenacolo. L’idea sembra essere quella di un nome in continuità con Bergoglio, ma c’è chi vorrebbe un conservatore
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Conclave al via oggi alle 16.30, con i 133 cardinali elettori si ritireranno nella Cappella Sistina per eleggere il 267esimo Papa. I cardinali provengono da 71 Paesi dei cinque continenti. Nel dettaglio, 53 sono europei, 37 americani, 23 asiatici e 18 africani. L’Italia ha 19 cardinali. Gli occhi del mondo da oggi sono puntati sul comignolo della Sistina. Ma è del tutto improbabile che già stasera alle 19 - per quell’ora è attesa la fumata - possa uscire una fumata bianca
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Caro Aldo,continuo a leggere tanti nomi. Insomma, chi fanno Papa? Caro Marco,I candidati naturali sono Parolin e Tagle. Un’elezione di Parolin non sarebbe certo una sconfitta per i bergogliani: Bergoglio lo trovò nunzio a Caracas e lo fece segretario di Stato. Ma non sarebbe neppure una sconfitta per i conservatori: Parolin è più moderato di Bergoglio, nei toni e nella sostanza. Ed è un diplomatico: con la terza guerra mondiale a pezzi, tornerebbe utile.
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