Migranti in Albania, i dubbi su procedure legali e sanitarie: la denuncia di Asgi e delle Ong Le procedure accelerate possono mettere a rischio l’assistenza legale immediata. Le ong denuncia la violazione dei protocolli sanitari, l’assistenza viene fatta da medici militari e non civili. Accedi alla selezione delle news più rilevanti del giorno. Abbonati ora A cura di Antonio Musella Il centro di accoglienza costruito a Shengjin, in Albania Sono 6 i migranti…
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Migranti in Albania, rigettate le richieste d’asilo: oggi le decisioni dei giudici sui trattenimenti
Sono state tutte respinte, a eccezione di una, le richieste di asilo dei migranti rimasti nel centro di Gjader in Albania. All’indomani delle audizioni in videoconferenza con la Commissione asilo per l’esame dell’iter delle domande di protezione internazionale, è arrivato il responso: tutte sono state giudicate “manifestamente infondate” e solo una persona non ha ricevuto il diniego e sarà ascoltata in procedura ordinaria, poiché è stata…
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Sono state tutte respinte, a eccezione di una, le richieste di asilo dei migranti rimasti nel centro di Gjader in Albania. All’indomani delle audizioni in videoconferenza con la Commissione asilo per l’esame dell’iter delle domande di protezione internazionale, è arrivato il responso: tutte sono state giudicate ‘manifestamente infondate’ e solo una persona non ha ricevuto il diniego e sarà ascoltata in procedura ordinaria, poiché è stata riscontrata una vulnerabilità.
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Sei persone migranti portate in Albania dalla Marina militare sono già tornate in Italia. Per le altre 43, i giudici dovranno decidere se convalidare il trattenimento entro il pomeriggio del 31 gennaio. In precedenza non sono mai convalidati, e questa volta è cambiato ben poco.
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Protocollo Albania: l’ultimo trasferimento “Viola il codice di deontologia medica e i diritti umani”
La mancanza di una certificazione individuale per ogni persona trasferita, uno screening medico effettuato da medici militari e poca chiarezza sugli strumenti utilizzati per l’accertamento dell’età: sono le nuove criticità emerse dall’ultimo trasferimento di 49 persone nel centro di Shëngjin, che dimostrano ancora una volta che il Protocollo Italia-Albania rappresenta un rischio per la salute delle persone migranti.
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"Prosegue la staffetta dei deputati del Partito democratico a garanzia del rispetto dei diritti dei migranti iniziata questa settimana dopo che il governo ha riattivato i trasferimenti in Albania". Lo rende noto il gruppo Pd della Camera. "Domani mattina, una delegazione composta da Andrea Casu, Matto Orfini, Marco Simiani e guidati dalla capogruppo Chiara Braga, si recherà nei centri dove sono stati trasferiti i migranti portati in salvo nei giorni scorsi a ridosso delle coste italiane.
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Il governo italiano sta riprendendo la sua operazione di trasferimento dei migranti in Albania nel tentativo di aggirare la sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre 2024. La nave Cassiopea della Marina militare italiana è approdata il 28 gennaio nel porto di Shengjin, in Albania, con a bordo 49 migranti soccorsi al largo di Lampedusa. Si tratta di uomini adulti, in buona salute e provenienti da paesi considerati "sicuri" secondo il decreto Flussi
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Venerdì i giudici sono chiamati a decidere sulla convalida o meno dei trattenimenti di 43 dei 49 migranti arrivati dall'Italia in Albania a bordo del pattugliatore Cassiopea. La denuncia del Tai: "Gravi criticità procedurali, che violano diritti fondamentali" PUBBLICITÀ Slitta a venerdì la decisione dei giudici della Corte d'appello di Roma che si pronunceranno sulla convalida dei trattenimenti di 43 dei 49 migranti arrivati dall'Italia…
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Dopo due giorni, nessuno dei migranti aveva ancora conferito con un legale, alla faccia del diritto alla difesa, che sarebbe inviolabile. La denuncia del Tavolo Asilo e Immigrazione (Tai), presente a Gjader con i parlamentari del gruppo di contatto.
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In Albania, al centro di Gjader, l’Italia ha inviato anche quattro minori, già riportati in Italia e trasferiti a Potenza per essere inseriri in progetti Fami. «Sebbene formalmente i minori e le altre categorie vulnerabili siano escluse dai trasferimenti nei centri in territorio albanesi, il fatto che questi quattro ragazzi siano stati erroneamente individuati come adulti dimostra quanto le modalità di valutazione della vulnerabilità…
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Oggi a Roma udienze convalida dei trattenimenti in Albania 30 gennaio 2025 Si svolgeranno oggi, in Corte d'Appello a Roma, le udienze di convalida dei trattenimenti per 44 dei 49 migranti richiedenti asilo portati venerdì scorso nel Cpr di Gjader in Albania. Per 5 di loro, 4 minori e un soggetto vulnerabile, è stato già predisposto il rientro in Italia. I giudici della Corte d’appello della Capitale dovranno, in 48 ore, decidere se convalidare o no il loro trattenimento in Albania.
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Rifiutate tutte le richiesta di asilo dei 42 migranti portati dall'Italia nei centri in Albania. Lo fa sapere il Tavolo asilo immigrazione (Tai), che sta monitorando la situazione dei giovani - provenienti principalmente dal Bangladesh e dall'Egitto - portati nel centro di Shëngjin dalla nave Cassiopea: "Come ci aspettavamo, gli esiti delle richieste d’asilo sono state tut…
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La gran fretta di imbastire questo terzo trasferimento in Albania, la corsa calpestando procedure, mandando in tilt le cancellerie e soprattutto compromettendo “irrimediabilmente” il diritto di difesa degli uomini trasferiti in Albania con la nave Cassiopea. Una fretta sospetta, dovuta alla necessità di rispondere all’esplosione di sbarchi che si è verificata all’improvviso durante la detenzione …
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Disorientati. È così che si sentono i 43 migranti attualmente presenti nel centro di Gjadër, in Albania. A riferirlo è Francesco Ferri, esperto di migrazione di ActionAid e membro della delegazione del Tavolo Asilo e Immigrazione (Tai) volata di là dall’Adriatico proprio per monitorare le condizioni e le procedure di trattenimento nei centri costruiti dal Governo italiano in Albania. «Essere qui per loro è una novità, non se lo aspettavano.
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Gjader – A Sharmin hanno dato un numero di scarpe troppo grande per il suo piede, senza lacci, e così si muove goffamente nella sala dei colloqui del centro di trattenimento di Gjader, in Albania. Era arrivato a Zuara dal Bangladesh, passando da Dubai e poi dall’Egitto. Gli avevano raccontato che in Libia si guadagnasse tanto e inizialmente era quella la sua destinazione. Arrivato sul posto, si e…
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Siamo alle solite. Il terzo gruppo di migranti, che è da poco sbarcato sulle coste albanesi, rischia di far ritorno in Italia. Potrebbe essere la decisione della Corte d'Appello di Roma che, guarda caso, è composta dagli stessi sei magistrati che facevano già parte della sezione immigrazione del tribunale. Ma le aspettative del governo restano sempre le stesse. Come riporta Repubblica, saranno in sei venerdì 31 gennaio a dividersi le udienze di convalida dei 44 migranti collegati in…
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Si svolgeranno venerdì mattina le udienze di convalida dei trattenimenti per i migranti portati a Gjader, in Albania. Ne sono rimasti 43 dopo che ieri, a seguito delle audizioni in videoconferenza svolte dalla commissione territoriale per l’asilo, uno è stato prima condotto nell’ambulatorio del centro e poi ritenuto vulnerabile. Forse le sue dichiarazioni hanno fatto riconsiderare il caso, che ora dovrebbe rientrare nella procedura ordinaria per la protezione internazionale da fare in Italia
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La deputata polesana Nadia Romeo, assieme ai colleghi Rachele Scarpa, Toni Ricciardi (tutti del gruppo Pd) in missione in Albania. “Abbiamo parlato con le vittime del sistema criminale di traffico di esseri umani in Libia - riferiscono - persone rapite dalla polizia libica e consegnate ai trafficanti, dopo essere arrivate nel Paese con la speranza di lavorarvi. Il loro viaggio si è trasformato in un incubo di estorsioni e torture: riscatti da migliaia di euro imposti alle famiglie, tariffe differenziate per nazionalità e la minaccia costante…
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Torture, lavori forzati e i video delle torture mandati alle loro famiglie per ottenere il riscatto. Questo hanno raccontato i migranti trattenuti nel centro di Gjader in Albania ai tre parlamentari del Pd che hanno parlato con loro. “Abbiamo persone che hanno subito torture – è la sintesi di Nadia Romeo - e sono recluse qui dentro e invece chi ha torturato viene accompagnato con un volo di Stato, c’è davvero tanto da…
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Inizieranno domani le udienze di convalida dei trattenimenti per i 44 migranti portati venerdì scorso in Albania. Per cinque persone, di cui 4 minori e un soggetto vulnerabile, è stato disposto il rientro in Italia. I migranti rimasti nel centro di permanenza per il rimpatrio di Gjader, provenienti da Bangladesh ed Egitto, hanno fatto domanda di asilo e le udienze di convalida inizieranno domani mattina.
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Viaggio nel centro semideserto di Gjader dove in tre viaggi delle nostre navi sono transitati meno di 60 migranti e nessuno è stato rimpatriato, ma tutti sono stati ruportati in Italia.Ora ci sono 44 persone, i cui diritti non sono tutelati come dovrebbero. Lo spiegano due parlamentari del Pd, Toni Ricciardi e Rachele Scarpa - che hanno rilevato l'assenza della organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite e un difficilissimo accesso alla…
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Tra i 49 migranti condotti ieri in Albania a bordo del pattugliatore Cassiopea della Marina Militare sarebbe stata individuata un'altra persona con vulnerabilità che è stata portata... Leggi tutta la notizia
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Ieri mattina, 28 gennaio, quarantanove migranti sono approdati nel porto di Shengjin, in Albania. In serata, il pattugliatore Cassiopea della Marina militare ha lasciato la costa per fare rientro in Italia con cinque di loro: quattro minorenni e un adulto giudicato vulnerabile. Le loro condizioni non erano infatti compatibili con la permanenza nei centri di accoglienza. Terzo tentativo Dopo l’arrivo della Cassiopea, i cinque sono stati sottoposti ai consueti controlli sanitari e identificativi nell’hotspot.
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I primi cinque sono già tornati indietro. Gli altri 44 migranti devono invece attendere domani la decisione della Corte d’appello della Capitale sulla regolarità o meno del loro trattenimento nel centro di Gjader, in Albania, perché provenienti da Paesi considerati sicuri in attesa del parere della Corte di giustizia europea del 25 febbraio. Sono quasi tutti bengalesi (36) come la maggior parte dei profughi soccorsi a gennaio: 689 su 3.312.
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