E’ stata una giornata alquanto positiva sul mercato azionario italiano che ha compiuto un veloce balzo in avanti ed è risalito verso le prime aree di resistenza. Il Ftse Mib future (scadenza dicembre 2022) è infatti rimbalzato con decisione e si è spinto oltre i 21.550 punti. Nonostante questo recupero la situazione tecnica rimane ancora precaria: il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può tuttavia impedire un ulteriore cedimento e favorire una fase riaccumulativa.
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Giro di boa settimanale movimentato per Piazza Affari con l’indice Ftse Ftse Mib che nell’intraday è arrivato a cedere oltre il 2% a quota 20.481 punti, sui minimi intraday oltre due mesi. In chiusura l’indice guida milanese ha recuperato terreno chiudendo a 20.852 punti, in ribasso dello 0,52%. I mercati continuano a scontare ulteriori rialzi dei tassi statunitensi e per la prima volta dal 2010 il rendimento dei Treasury USA a 10 anni ha superato il 4% in scia alle dichiarazioni hawkish di diversi…
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Continua a dominare la negatività sul nostro Ftse Mib che nelle ultime 3 settimane ha perso oltre l’11% e ha archiviato il mese di settembre con una perdita del 4,2%, il settimo mese negativo del 2022. Nel corso della settimana il nostro indice di riferimento ha violato al ribasso il principale livello di supporto a 21.000 e ha testato quello a 20.500 punti minimi di luglio portando così il bilancio da inizio anno ad una perdita di oltre il 25%.
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E’ stata una giornata positiva sul mercato azionario italiano che si è appoggiato ad un’importante area di supporto e ha compiuto un veloce recupero. Il Ftse Mib future (scadenza dicembre 2022) è infatti sceso verso i 20.250 punti prima di iniziare una rapida risalita che ha spinto i prezzi oltre quota 20.850. Nonostante questo recupero la situazione tecnica di breve termine rimane ancora precaria: il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può tuttavia impedire un ulteriore cedimento e…
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E’ stata una giornata nervosa sul mercato azionario italiano che ha tentato un recupero ma è stato respinto da una prima area di resistenza. Il Ftse Mib future (scadenza dicembre 2022) è infatti salito verso i 20.570 punti prima di accusare una rapida correzione intraday. La situazione tecnica rimane quindi precaria (i principali indicatori direzionali si trovano ancora in posizione short) e solo il forte ipervenduto registrato dagli oscillatori più reattivi può impedire un ulteriore cedimento.
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Prova, seppur timidamente, a rialzare la testa il Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza settembre, dopo aver sfiorato la soglia dei 20.000 punti. Per assistere però a una credibile inversione rialzista i corsi dovranno confermare il superamento di quota 20.800. Oltre, target potenziali a 21.000 ed eventualmente 21.490, dove ora transita la media mobile a 21 sedute. Sotto 20.000 obiettivi potenziali invece in zona 19.600/500 punti.
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Il segnale generato dalla violazione del supporto a 21.000 punti è indiscutibilmente negativo per il Fib, il future sull’indice Ftse Mib con scadenza settembre. Ma una volta che i corsi potrebbero tornare a testare il minimo di luglio a 19.875 l’ipervendo sarebbe tale da favorire un’inversione al rialzo, almeno nel breve termine. In quest’ottica, oltre 21.000, i successivi target diventerebbero 21.490 prima e 22.000/22.290 eventualmente in seguito.
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Giro di boa settimanale movimentato per Piazza Affari con l’indice Ftse Ftse Mib che nell’intraday è arrivato a cedere oltre il 2% a quota 20.481 punti, sui minimi intraday oltre due mesi. In chiusura l’indice guida milanese ha recuperato terreno chiudendo a 20.852 punti, in ribasso dello 0,52%. I mercati continuano a scontare ulteriori rialzi dei tassi statunitensi e per la prima volta dal 2010 il rendimento dei Treasury USA a 10 anni ha superato il 4% in scia alle dichiarazioni hawkish di diversi…
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