"Che fine farò ora Giuseppe Conte". Di Maio va da solo, è panico nel Pd: retroscena, slavina a sinistra. Insomma, secondo il direttore del Fatto, Di Maio si sarebbe inventato tutto. Una mossa che potrebbe cerare qualche scossone nell'esecutivo, soprattutto in vista delle politiche che si terranno molto probabilmente nella primavera del 2023 22 giugno 2022 a. a. a. Marco Travaglio scatenato a Cartabianca, il talkshow condotto da Bianca Berlinguer
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Cartabianca, Marco Travaglio…"
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Così nel suo editoriale, Travaglio non usa mezzo termini e mette nel mirino Gigino e allo stesso premier: "Alcuni davano una leccatina a Di Maio che, conscio dell'ora grave, era impegnatissimo a reclutare truppe per il nuovo Partitino della Poltroncina dopo Udeur, Ncd e Iv. A parte rari interventi raziocinanti, era il campionato mondiale di adulazione al Capo, un sequel della saga di Fantozzi. I pieni poteri sognati da Salvini sono cosa fatta e a tutti (o quasi) sta bene così" 22 giugno…
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AdnKronos potrebbe formalizzare il proprio addio da un momento all’altro: ormai le tensioni interne e quelle con Giuseppe Conte sono incontenibili ed ingestibili Mentre in queste ore esplode il caso della possibile rottura tra Luigi Di Maio ed il MoVimento 5 Stelle, a parlare del ministro degli esteri è Marco Travaglio, interpellato da Lilli Gruber a Otto e Mezzo sull’argomento. Marco Travaglio, a Otto e Mezzo ha spiegato che secondo lui nel M5S…
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E ci mancherebbe altro dopo mesi di guerra che non fosse il Parlamento a dover discutere di questo tema drammatico, io trovo positivo che ci siano almeno i 5 stelle e ogni tanto la Lega che ne discutono perché gli altri non ne discutono” La domanda, conclude Travaglio è “Di Maio che cosa avrebbe fatto di Di Maio se fosse ancora il capo politico del Movimento, l’avrebbe cacciato a pedate come ha cacciato a pedate un sacco di altra gente per molto…
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Il direttore del Fatto Quotidiano, da mesi critico nei confronti del Ministro degli Esteri specie dopo la caduta del secondo governo Conte, si chiede cosa ci faccia ancora Di Maio nel Movimento 5 Stelle. Le giravolte di Luigi Di Maio sono diventate così tante che se n'è accorto anche Marco Travaglio. Immancabile, poi, il riferimento alle piroette dell'ex politico anti-sistema contro la Nato, contro l'Ue e contro l'Occidente a trazione americana.
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Lo scontro interno al M5s, su cui Grillo oggi è intervenuto con un post “criptico” nel quale non si capisce bene chi critichi con la frase («Qualcuno non crede più nelle regole del gioco? «Di Maio da mesi ha preso un’altra strada che è quella di Draghi che lo rende molto vicino ai draghiani, a Giorgetti a Forza Italia e a Italia Viva se non fosse per l’incompatibilità personale con Renzi», continua il giornalista.
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