Ferrari meglio di prima? Forse. Andiamo per ordine. Soprattuto se si parla di un team di F1, quando ti dicono “non sappiamo perché andiamo veloci” o “non sappiamo perché andiamo piano”, devi decisamente preoccuparti. Purtroppo, al Cavallino Rampante, da anni capita spesso. A dirla tutta, la gara in Bahrain non è stata così male. Specie considerando le premesse. La SF-25 è parsa leggermente diversa dal brutto anatroccolo delle prime 3 gare.
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La Ferrari in Bahrain ha fatto debuttare un importante pacchetto di novità finalizzato ad aumentare il carico aerodinamico della rossa, vero punto dolente della SF-25. Le modifiche al fondo e al diffusore le abbiamo analizzate con cura durante il weekend di Sakhir, ma dalle analisi è rimasto fuori un particolare che non era facilmente visibile perché si tratta di un elemento che rischia di essere puntualmente coperto dalle paratie o dal supporto mono pilone dell’ala posteriore.
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Ombre rosse si allungano sul Mondiale della Ferrari dentro a un inizio di stagione che doveva essere, ancora non è stata e forse non lo sarà proprio. «Abbiamo fatto il massimo questo week end, ma il massimo non è ancora abbastanza». La faccia di Charles Leclerc è il ritratto della delusione. Le sue parole sono amare. «Tornare a lottare per il podio? Lo spero veramente, perché ovviamente è deludente quando dai tutto e finisci quarto ».
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La comunicazione del team Ferrari è “omogenea” in F1. Ovviamente c’era del sarcasmo nella prima frase. Alla nostra redazione non viene comodo né esaltare né affossare la Rossa. Senza dubbio sarebbe più gratificante per tutti se il Cavallino Rampante smettesse di trottare e si lanciasse al galoppo. Un beneficio che potrebbe ad abbracciare tutti quanti: il team in primis, i tifosi e tutti quelli che scrivono sul team italiano.
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Nel Gp di F1 in Bahrain, Ferrari ha realizzato un piccolo passo in avanti rispetto alla prima parte del weekend, sebbene il risultato resta insufficiente. Il team sta cercando come ottimizzare la vettura dopo il nuovo fondo, ma lo step in termini di gestione gomma manca. Un terreno sul quale vanno spese molte forze, perché come sappiamo le coperture recitano un ruolo cruciale nella massima categoria del motorsport.
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Se si dovesse tirare una linea, quale sarebbe il bilancio del GP del Bahrain per la Ferrari? Così come a Suzuka, anche a Sakhir la risposta più semplice e diretta è stata quella fornita da Charles Leclerc. “Ovviamente è deludente quando dai tutto e finisci quarto, non mi fa sorridere. Ma, per il momento, è la situazione in cui siamo. Abbiamo fatto il massimo questo weekend, ma il massimo non è abbastanza”.
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Ferrari in crisi, sia la macchina che Hamilton Mentre nei box del circuito del Bahrain la Formula 1 impacchettava auto ed accessori vari in direzione Arabia Saudita dove di correrà domenica prossima, giorno di Pasqua, commentatori e tecnici del "Circus" analizzavano l'ennesima gara senza molta storia. La McLaren ancora una volta si è dimostrata di un altro pianeta e, senza Safety Car ed altre questioni di strategia il divario sarebbe stato ancora superiore.
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Dopo il quarto posto conquistato nel Gran Premio del Bahrein, Charles Leclerc ha offerto un’analisi lucida della situazione tecnica della Ferrari, puntando il dito su un fattore chiave: l’aderenza complessiva della monoposto, più che una carenza legata a caratteristiche specifiche del tracciato. “In generale non c’è un tipo particolare di curva in cui siamo carenti. Il problema è che abbiamo semplicemente bisogno di più aderenza”, ha spiegato il monegasco, che sta ancora cercando il…
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Se i "" di distacco dalla McLaren che vede Fred Vasseur appaiono a tratti ottimistici, e se George Russell sta facendo con la Mercedes ciò che ci si aspettava facessero le rosse , cioè provare a sfidare le McLaren, qualche motivo di ottimismo il quarto Gp stagionale l'ha offerto anche al Cavallino. Soprattutto lato Leclerc, che ha scelto una precisa direzione sul setup della macchina ricavandone maggior agio rispetto a Lewis Hamilton
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Occhi sempre aperti. Chi dopo la gara di Suzuka urlava alla “Formula noia”, con i 57 giri visti nel deserto di Sakhir non ha avuto tempo di sbattere le palpebre senza pensare che avrebbe rischiato di perdersi qualcosa. Sin dal via, il Gran Premio del Bahrain ha regalato azione, sorpassi, imprevisti, errori. Una <a href="https://www.tuttosport.com/news/formula-1/2025/04/13-139956251/ferrari_leclerc_e_hamilton_fuori_dal_podio_in_bahrein_ma_russell_sotto_investigazio
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Gli attesi aggiornamenti della Ferrari sono arrivati in Bahrain. E hanno funzionato, anche a detta dei piloti. Quello di Sakhir è stato il miglior weekend stagionale per la Scuderia di Maranello sia a livello di punti raccolti che di piazzamenti, se si escludono gli eventi Sprint del Gran Premio di Cina. Charles Leclerc in qualifica ha conquistato una buona terza posizione, diventata poi seconda grazie alla penalità ricevuta da George Russell
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La Ferrari ha affrontato il GP Bahrain 2025 con una combinazione di sfide e opportunità, mostrando la sua capacità di adattarsi a situazioni impreviste. Il team principal, Frederic Vasseur, ha analizzato la gara con grande sportività, dimostrando un approccio equilibrato anche di fronte a episodi controversi. Riferendosi all’attivazione manuale del DRS da parte di George Russell, Vasseur ha dichiarato: “Non penso che lo penalizzeranno perché è stato un piccolo vantaggio e non l’ha fatto apposta”…
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Il quarto e il quinto posto ottenuti dalla Ferrari a Sakhir hanno dimostrato quanto le modifiche alla SF-25 abbiano funzionato, ma la strada per occupare le prime posizioni è ancora lunga: questo e molto altro, nel nuovo video di analisi del Gran Premio del Bahrain
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La Ferrari è rimasta ancora una volta giù dal podio. Nel Gp del Bahrain vinto dalla McLaren di Oscar Piastri, le monoposto guidate da Charles Leclerc e Lewis Hamilton si sono posizionate rispettivamente al quarto e al quinto posto. Il monegasco, proprio come il britannico, non ne aveva e lo stesso Hamilton ha sottoposto alla squadra i difetti della vettura con questo set, con tanto sottosterzo e poco grip.
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Ha ragione la Ferrari a pensare che la safety car abbia complicato i piani. Per quanto abbiamo detto prima, la vettura di sicurezza ha costretto il Cavallino a girare per circa tre quarti di gara con una mescola di svantaggio. Per l’ultimo stint, la Rossa non se l’è sentita di mettere la soft usata come Russell, scelta difesa da Leclerc: “Abbiamo avuto tanto degrado con la morbida, non potevamo fare quello che ha fatto Mercedes”.
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Un abbraccio se lo merita. Leclerc, si capisce, che ha sudato come una bestia in Bahrain non soltanto causa clima. Commovente addirittura nel tentativo di raddrizzare un inizio campionato da magone, di guidare sopra i guai di questa Ferrari che convince molto meno di lui, di approfittare di qualche vantaggio causa penalità altrui, di dibattere con i suoi al muretto cercando una alternativa strategica che non avrebbe comunque corretto la realtà.
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La Ferrari ha fatto una gara aggressiva, Leclerc ha fatto tutto quello che doveva fare. La safety-car ha tolto efficienza alla strategia, ma la Rossa è arrivata al limite del podio. Manca davvero poco, l'ultimo step che è il più difficile. Servono un paio di decimi, è faticoso, ma con l'apporto dei piloti si può fare. E Charles è pronto... Guarda il video. Il Mondiale torna dal 18 al 20 aprile in Arabia: tutto su Sky e in streaming su NOW F1, BAHRAIN: HIGHLIGHTS
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«Il massimo non è ancora abbastanza». La frase di Charles Leclerc sintetizza benissimo il momento della Scuderia. Dopo quattro gare la Ferrari non è ancora riuscita a salire sul podio ed è già a 94 punti dalla McLaren nella classifica Costruttori. Neppure una strategia diversa da tutti gli altri ha permesso a Leclerc e Hamilton di trovare la strada per le coppe. E dire che con la bandiera a scacchi li stava aspettando Luca di Montezemolo, fiero sbandieratore del gran premio del Bahrain e primo a congratularsi con la coppia della McLaren, divisa da un Russell…
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Il caffè di Pino Allievi Sesta stagione de Il Caffè di Pino Allievi, il podcast di FormulaPassion.it per aprire al meglio la giornata degli appassionati immediatamente successiva ad un week end di gara. Argomento di questa puntata è il commento al Gran Premio di Sakhir, vinto da Oscar Piastri davanti a George Russell e Lando Norris. Le riflessioni dopo Sakhir Il Bahrain doveva essere la gara nella quale gli aggiornamenti alla SF25 avrebbero dovuto migliorare la…
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“Capisco perfettamente la frustrazione di Hamilton, soprattutto se guardiamo come siano andate le libere rispetto alle qualifiche, dove aveva dieci decimi di svantaggio da Leclerc – ha esordito Frédéric Vasseur analizzando il Gran Premio del Bahrain della Scuderia Ferrari ai microfoni di Automoto.it – In gara, però, è stato in grado di fare un grande recupero, un risultato solido che…
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Ci sono dei punti fermi e delle domande destinate a restare in sospeso. La Ferrari esce dal weekend di Sakhir con il miglior bottino di tappa dopo quello dell’inarrivabile McLaren. La quarta posizione conquistata da Leclerc e la quinta in rimonta di Hamilton consentono alla Scuderia di mettere fieno in una classifica Costruttori deficitaria. Poi c’è la questione ‘podio’ che ormai inizia ad essere un problema visto che da inizio stagione i piazzamenti nella top-3 sono ancora a zero.
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