Il 17enne accusato della strage di Paderno Dugnano, nel Milanese, ha confessato l'omicidio della sua famiglia. Durante l'udienza di convalida, il giovane ha mostrato segni di commozione, piangendo mentre raccontava i dettagli dell'accaduto. L'avvocata Enrica Michela Malberti, nominata tutore del ragazzo, ha dichiarato che il giovane ha affrontato la situazione con una certa tranquillità, nonostante l'emozione.
Secondo quanto emerso dall'ordinanza di custodia cautelare, il ragazzo ha pianificato gli omicidi la sera prima della festa di famiglia. Durante la festa, ha deciso di mettere in atto il suo piano. I genitori sono stati svegliati dalle urla del fratello minore, di 12 anni, che è stato il primo a essere colpito. Il giovane ha descritto con precisione i momenti dell'attacco, spiegando come ha tappato la bocca del fratello per impedirgli di urlare e ha continuato a colpirlo con il coltello.
Dopo aver ucciso il fratello, il giovane ha rivolto la sua attenzione ai genitori. Ha dichiarato di non ricordare se li ha colpiti anche in camera loro, ma ha confermato di aver chiuso loro gli occhi dopo gli omicidi. La brutalità del crimine ha sconvolto la comunità locale, ma il giovane ha affermato di non ricordare esattamente i dettagli di ogni colpo inferto.