La tassa sui soldi non esiste…"

Laura Castelli avverte: tassa sui soldi e virus tax sono bufale da Coronavirus. Il post è del 15 marzo, Laura Castelli ha smentito da molto tempo la notizia sia sulla tassa dei soldi che sulla virus tax. La deputata M5S afferma a voce alta che è bene dirlo con forza, non esiste nessuna Virus Tax. Le fake news sono un male per l’economia, diffondono notizie allarmanti e favoriscono pratiche truffaldine. Leggi

Pordenone – Un finto commercialista è stato scoperto dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Pordenone in seguito ad un’attività d’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Pordenone. Lo stesso, infatti, dopo la contestazione delle evasioni fiscali, aveva aggredito in un locale pubblico, mandandolo all’ospedale, il sedicente commercialista, ritenendolo responsabile delle attività ispettive della… Leggi

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Laura Castelli avverte:suie virus tax sono bufale da Coronavirus Il post è del 15 marzo, Laura Castelli ha smentito da molto tempo la notizia sia sulladeiche sulla virus tax. Questa fake news si accompagna a quella esistente con la Virus Tax, presentata come tassa patrimoniale e comunque applicata sui conti correnti, sulle imprese o realtà commerciali senza dire nulla agli italiani. Laura Castelli avverte: tassa sui soldi e virus tax sono bufale da Coronavirus Il post è del 15 marzo, Laura Castelli ha smentito… Leggi

Chi è più in difficoltà nel rispettare questi adempimenti, le imprese o il singolo cittadino? Ieri il Fisco, secondo la Cgia di Mestre, ha chiesto 187 versamenti: quali i principali per quel giorno e per quelli successivi? Quanto le domande relative ai bonus Covid fatte da imprese e cittadini hanno complicato e appesantito la vostra attività di commercialisti? Ieri il Fisco, secondo la Cgia di.. Leggi

Lo stesso, infatti, dopo la contestazione delle evasioni fiscali, aveva aggredito in un locale pubblico, mandandolo all’ospedale, il sedicente commercialista, ritenendolo responsabile de lle attività ispettive della Guardia di Finanza. Tra questi una società con sede in Pordenone, operante nel settore del web marketing risultata non dichiarare ricavi per per oltre due milioni euro mediante la contabilizzazione di fatture per operazioni inesistenti pari a circa… Leggi

Nei piani del Governo uno sforzo per riformare il fisco, nell’ottica di diminuire la pressione fiscale su ceti medi e famiglie. Anche questo vuole essere il Recovery Fund, il tesoretto da 209 miliardi di euro che arriverà a inizio 2021 in Italia. La ripresa passa anche per un abbassamento della pressione fiscale, soprattutto su famiglie e ceti medi, attraverso una riforma del fisco che lo renda più agile e meno ingessato. Leggi

Lo stesso, infatti, dopo la contestazione delle evasioni fiscali, aveva aggredito in un locale pubblico, mandandolo all’ospedale, il sedicente commercialista, ritenendolo responsabile delle attività ispettive della Guardia di Finanza. Il “professionista”, in particolare, è accusato di aver svolto per anni, senza averne i titoli e le abilitazioni, l’attività di commercialista attraverso un “centro elaborazione dati” che, però, era… Leggi

Fornito da Corriere della Sera. Il Recovery Plan riguarderà anche le famiglie e il ceto medio. Invece i redditi compresi tra 28 mila e 55 mila euro lordi scontano un’aliquota marginale del 38%, la quale, considerato il livello dei redditi su cui viene applicata appare più espropriativa che progressiva. In Italia infatti le detrazioni e gli sgravi fiscali sono troppo leggere per le famiglie. Come prima mossa si pensa a un cuneo fiscale che possa… Leggi

E a quanto pare, come anticipato da il Giornale il 10 settembre, l'esecutivo Conte sembra intenzionato a colpire i soliti noti: consumi, casa e forse le pensioni. Ci sarà anche un capitolo fiscale tra le «politiche di supporto» che il governo varerà con le legge di Bilancio insieme al Recovery plan. Il governo ha presentato in Parlamento le «Linee guida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza», già note nella bozza approdata alla Commissione interministeriale per gli Affari… Leggi

La riforma della tassazione è necessariamente uno degli strumenti per far crescere il Paese. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, nella registrazione della puntata di 'Porta a porta' in onda stasera su Rai1. "Noi abbiamo un ceto medio che paga le tasse per le fasce più basse e per quelle più alte, l'obiettivo è avere un ceto medio con meno carico fiscale", ha aggiunto. E' ben chiaro che i soldi del Recovery Fund non possono entrare direttamente nell'abbassamento delle tasse, ma… Leggi

L’ostruzionismo Usa impedirà quasi sicuramente di arrivare a una soluzione in casa Ocse. Con il paradosso per cui Apple, Google, Microsoft e Oracle erano arrivati a gestire un portafoglio di liquidità offshore da 400 miliardi. L’eterno e irrisolto problema della corretta tassazione dei colossi digitali non è ovviamente solo una questione italiana. Google, Amazon, Facebook, Apple, Airbnb, Uber e Booking. Leggi

Quanto pagano i al fisco italiano i giganti del web. La buona notizia è che rispetto agli anni passati si registra un considerevole passo in avanti. Nel 2019 il giganti del web hanno versato nelle casse del Fisco italiano una cifra vicina ai 42 milioni (per quanto riguarda le tasse). 42 milioni euro. Arriva dalle colonne de la Repubblica il bilancio di quanto versato dai giganti del web al fisco italiano nel 2019. Tanto hanno versato nelle casse del fisco Google, Amazon, Facebook, Apple, Airbnb e Booking. Leggi

In questi tre paesi europei i colossi hi-tech riescono a risparmiare moltissimi soldi, grazie ad aliquote sui profitti decisamente vantaggiose. E no, non stiamo parlando di 42 milioni a testa, ma complessivamente. Sembra quasi uno scherzo, ma la situazione è migliorata rispetto al lontano 2016, anno in cui erano stati versati solo 11 milioni di tasse. Questa problematica sottrae di entrate utili i paesi nei quali avvengono le transazioni di queste aziende, grazie ad acute triangolazioni bancarie… Leggi

Sono le accuse di cui dovrà rispondere un professionista di Pordenone, che secondo la Guardia di Finanza avrebbe truffato 25 clienti. Per "coprire" gli omessi versamenti modificava le attestazioni di avvenuto pagamento all'Erario (che consegnava ai clienti) certificando, in particolare, inesistenti compensazioni dalle quali apparentemente non si rilevavano debiti erariali. Il raggiro è emerso quando il Fisco ha notificato le cartelle esattoriali ai clienti per gli omessi… Leggi

In sostanza, a differenza dell’Italia i redditi fino a 15 mila euro in Germania pagano più, ma dai 25 ai 65 mila euro di reddito annuo (ossia il ceto medio) è il contribuente italiano a versare al fisco molto di più. Vale inoltre ricordare che in Germania è prevista una no tax area per redditi fino a 9 mila euro, poi per i redditi da 9 mila a 55 mila euro scatta l’ aliquota variabile continua dal 14 al 42%. Leggi

Seguiranno quindi aggiornamenti, sia sulla proposta dei commercialisti che sulle novità istituzionali. Recovery Fund, meno tasse su ceto medio e famiglie con figli. Le linee guida su come il Governo italiano ha intenzione di impiegare le risorse del Recovery Fund sono state anticipate dall’Ansa, e in ambito fiscale più che novità si tratta di conferme rispetto a quanto comunicato finora dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri Leggi

Come prima mossa si pensa a un cuneo fiscale che possa alleggerire il peso della tassazione proprio su famiglie e ceto medio. Il Recovery Plan riguarderà anche le famiglie e il ceto medio. Invece i redditi compresi tra 28 mila e 55 mila euro lordi scontano un’aliquota marginale del 38%, la quale, considerato il livello dei redditi su cui viene applicata appare più espropriativa che progressiva. In Italia infatti le detrazioni e gli sgravi fiscali sono troppo leggere… Leggi

Si è insediata oggi a Roma, alla presenza del presidente della categoria, Massimo Miani, una Commissione del Consiglio nazionale dei commercialisti sulla riforma fiscale. Fra le principali richieste:. poter contribuire alla stesura della prossima riforma fiscale, istituendo “un tavolo tecnico permanente convocato dal ministero dell’Economia”;. revisionare il calendario delle scadenze fiscali. Nasce così la nuova commissione permanente dei commercialisti a guida… Leggi

La cedolare secca. La scelta della cedolare secca va specificata nella dichiarazione dei redditi, più precisamente nel quadro dedicato ai redditi fondiari. "La riforma più urgente è quella dell’introduzione di una cedolare secca per gli affitti non abitativi. Il vantaggio fiscale, per il proprietario, è notevole se si può optare per una cedolare secca con aliquota al 10%. L'Agenzia delle Entrate, è proprio il caso di dirlo, entra in casa e controlla come e quanto paghiamo di affitto. Leggi

L’esecutivo punta ad avviare la definizione del programma di spesa dei 209 miliardi di euro, in arrivo nella prossima primavera da Bruxelles. Un piano con un percorso articolato che dovrà circoscrivere gli interventi e i progetti che contrassegneranno il Recovery plan e la destinazione delle risorse nei prossimi cinque anni. Nell’elenco consegnato dal governo alle Camere figurano obiettivi quantitativi, direttrici di intervento, missioni, sfide e linee strategiche. Leggi

Il gruppo di lavoro sarà coordinato da Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio conti pubblici italiani", si legge in una nota del Cndcec. La Commissione insediatasi oggi, composta da autorevoli esperti del settore, produrrà una proposta di riforma che sottoporremo al Governo e alla politica. Commercialisti in campo per una riforma del fisco. "Si è insediata oggi a Roma, alla presenza del presidente della categoria, Massimo Miani, una Commissione del… Leggi

La Commissione del Consiglio nazionale dei commercialisti sulla riforma fiscale si è insediata a Roma, alla presenza del presidente della categoria, Massimo Miani. La Commissione produrrà una proposta di riforma che sarà sottoposta al Governo e alla politica. La Commissione sarà coordinata da Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio conti pubblici italiani, e produrrà una proposta di riforma fiscale che sarà sottoposta al Governo. Leggi

Il finto professionista, di Pordenone, ha truffato 25 clienti ed è stato indagato dalla Guardia di Finanza di Pordenone per esercizio abusivo della professione, falso e appropriazione indebita. Il raggiro è emerso quando il Fisco ha notificato le cartelle esattoriali ai clienti per gli omessi versamenti di imposta. Grazie al pentimento e alla sua collaborazione sono stati inoltre scoperti soggetti dediti a occultare i propri redditi, anche in maniera fraudolenta. Leggi

- PORDENONE, 16 SET - Ha svolto per anni, senza averne i titoli, l'attività di commercialista e ha inoltre incassato il denaro ricevuto dai propri clienti perché fosse corrisposto all'amministrazione finanziaria come versamento di imposta, appropriandosi complessivamente di 400 mila euro. Per "coprire" gli omessi versamenti modificava le attestazioni di avvenuto pagamento all'Erario (che consegnava ai clienti) certificando, in particolare, inesistenti compensazioni dalle quali apparentemente… Leggi

Briciole all’erario italiano. La notizia la riporta, con dovizia di particolari, l’edizione oggi in edicola del quotidiano romano “La Repubblica” secondo cui, la somma delle tasse pagate al Fisco italiano da Amazon, Facebook, Apple, Airbnb, Uber e Booking.com, supera di poco i 42 milioni di euro. La “piccola” Europa di contro cerca una soluzione capace di evitare situazioni per cui Facebook paghi meno tasse dalla Fila la storica azienda di matite. Leggi

Le Fiamme Gialle pordenonesi, grazie al pentimento e alla collaborazione del ‘professionista’, hanno poi spostato la lente anche sui suoi clienti. Lo stesso operava, peraltro, con modalità poco chiare: incamerava il denaro ricevuto dai propri assistiti per pagare le imposte. Lo stesso, infatti, dopo la contestazione delle evasioni fiscali, aveva aggredito in un locale pubblico, mandandolo all'ospedale, il sedicente commercialista, ritenendolo responsabile delle attività ispettive della Guardia di… Leggi