L'occupazione nel nostro Paese sale e scende di fatto la disoccupazione. Un successo che qualunque parte poltica appludirebbe e, diciamocelo francamente, lo scopo di un'attività di governo è quello di creare lavoro. Creando lavoro si mette in moto il Pil, si mettono in moto i consumi e il Paese cresce. C'è poco da aggiungere. E i dati recenti sull'occupazione sono piuttosto chiari: infatti il tasso di disoccupazione è il più basso dal 2004
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Mai così basso: il tasso di disoccupazione a novembre scorso scende ancora in Italia e tocca il minimo, attestandosi al 5,7%. Un livello che piazza il Paese sotto la media europea. Anche se non va altrettanto bene per quello giovanile: nella fascia tra i 15 e i 24 anni il tasso dei senza lavoro sale al 19,2%. Sul fronte degli occupati, gli ultimi dati Istat certificano un lieve calo mensile ma che coinvolge di fatto solo i dipendenti a termine.
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L'aumento della disoccupazione giovanile dovrebbe stimolare la ricerca delle cause profonde di questo dramma che riguarda il futuro della nostra società, niente di più e niente di meno. Dalla nota mensile dell'Istat sull'andamento dell'occupazione a novembre si apprende che gli indicatori segnano bel tempo. Il tasso di disoccupazione al 5,7 per cento (-0,1 punti rispetto a ottobre) è il valore più basso dall'inizio delle serie storiche nel 2004
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I dati Istat di ieri confermano il quadro economico abbastanza incoraggiante per l'Italia, con segnali positivi sul fronte dell'inflazione e della disoccupazione. Nonostante il difficile contesto internazionale ed europeo, l'economia continua a mostrare segnali di miglioramento in alcuni settori. Secondo l'Istat, i prezzi al consumo nel 2024 sono cresciuti mediamente dell'1%, un notevole rallentamento rispetto al +5,7% registrato l'anno precedente.
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In data 7 gennaio 2025, l’ISTAT ha pubblicato la Nota metodologica su occupati/disoccupati di novembre 2024. Rispetto al mese precedente, diminuiscono gli occupati e i disoccupati, mentre cresce il numero di inattivi.
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A novembre 2024 l’Italia ha raggiunto il suo minimo storico di disoccupazione. In quel mese - come ha comunicato ieri l’Istat - il tasso è sceso al 5,7 per cento. Una spinta verso questo risultato l’ha data la creazione di 328mila posti rispetto a quelli registrati nel novembre precedente, con un tasso di occupazione stabile al 62,4 per cento. Guardando più in filigrana le dinamiche del mondo del lavoro, si nota nell’anno appena trascorso una crescita dell’occupazione femminile…
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L’Istat ha pubblicato i dati relativi al mercato del lavoro del mese di novembre. Da una prima lettura sembrerebbero – ancora una volta – positivi: rispetto allo scorso anno, gli occupati sono aumentati di 328mila unità, i disoccupati sono diminuiti di 459mila. A guardar bene, però, la situazione è tutt’altro che rosea. Per due ordini di motivi. Il primo riguarda gli inattivi: dal novembre del 20…
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ROMA — Ancora un altro passo indietro dell’occupazione. Era già successo a maggio e settembre. Ricapita a novembre: 13 mila occupati in meno su ottobre. Ma il tasso di occupazione rimane stabile da agosto al record italiano del 62,4% (la media Ue è sopra il 75%). Mentre quello di disoccupazione scende al 5,7%, «ai minimi dal 2004, un dato storico», esulta la ministra del Lavoro Marina Calderone.
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Non è tutto oro quello che luccica. Si potrebbe sintetizzare così la valutazione dei dati diffusi dall’Istat sul mercato del lavoro. È necessario affrontarla con equilibrio. A novembre, il tasso di occupazione è rimasto stabile al 62,4%, senza variazioni rispetto al mese precedente. Una stabilità che dura dall’estate. Ma attenzione: rispetto a un anno fa, il tasso di occupazione è aumentato di …
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I dati Istat di ieri abbracciano l’intero territorio nazionale. Ed è altrettanto vero che non esiste una correlazione per così dire automatica tra nuovi occupati e disoccupati. Ma i numeri di novembre 2024, diffusi ieri, che certificano il calo della disoccupazione al 5,7% - il gradino più basso di sempre (con un incremento al 19,2% di quella giovanile) - rimandano inevitabilmente al contributo ormai costante del Mezzogiorno al miglioramento complessivo delle dinamiche del mercato del lavoro in Italia
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Ravetto (Lega): Disoccupazione ai minimi storici, avanti sulla formazione di giovani e donne 07 gennaio 2025 "I dati certificano l'ottimo lavoro della Lega e di tutto il centrodestra. La disoccupazione è ai minimi storici e nel 2024 contiamo 500.000 lavoratori a tempo indeterminato in più rispetto al 2023. E' quindi soprattutto la qualità del lavoro a crescere. Adesso avanti sulla formazione e sulle competenze, in primis per i giovani e per le donne.
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Malan su dati occupazione: Governo ha chiuso stagione reddito cittadinanza e ha puntato sul lavoro 07 gennaio 2025 "L'Istat segnala che a novembre la disoccupazione ha toccato il livello più basso degli ultimi vent'anni, segno dell'efficacia delle politiche del Governo Meloni e che Fratelli d'Italia ha avuto ragione nel chiedere di chiudere la stagione del reddito di cittadinanza e puntare invece sul lavoro vero e sulla crescita.
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ROMA (ITALPRESS) – Continua a diminuire la disoccupazione in Italia: a novembre il tasso scende al 5,7%, il livello più basso di sempre, ovvero dall’inizio delle serie storiche nel 2004. Secondo quanto reso noto dall’Istat è però in crescita di 1,4 punti la disoccupazione giovanile, che sale al 19,2%. In lieve calo anche l’occupazione: -0,1% su base mensile, pari a 13mila unità in meno: coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine e i 15-34enni; l’occupazione è invece in crescita tra le donne, i dipendenti permanenti e chi ha almeno 35 anni…
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Mezzo milione di dipendenti stabili e 108mila autonomi in più, 280mila precari in meno. Gli ultimi dati sul mercato del lavoro diffusi martedì dall’Istat confermano, anno su anno, una crescita degli occupati (+328mila tra novembre 2023 e novembre 2024) più sostenuta rispetto a quella del pil. Ma ribadiscono anche che l’Italia non è un Paese per giovani. A trainare il buon andamento dell’occupazione sono infatti…
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C’è una crisi che si consuma silenziosa tra le pieghe dei numeri dell’occupazione rilasciati oggi dall’Istat: quella dei giovani. Mentre si celebra una crescita annua di 328mila occupati nel 2024, i dati ci raccontano un’altra storia per la fascia tra i 25 e i 34 anni. In dodici mesi, gli occupati in questa fascia sono diminuiti di 38mila unità, mentre 154mila persone hanno scelto, o forse sono state costrette, a lasciare il mercato del lavoro…
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