- I dati estivi sulla vendita di auto elettriche in Europa mostrano un netto raffreddamento del mercato. A luglio, le immatricolazioni di veicoli elettrici (EV) sono diminuite del 10,8%, con una quota totale scesa dal 13,5% del 2023 al 12,1%. Ad agosto, la situazione è peggiorata ulteriormente. La crisi è evidente, ma varia da Paese a Paese. Belgio e Paesi Bassi hanno registrato incrementi rispettivamente del 44,2% e dell'8,9%, mentre la Francia si è fermata a un modesto 1%. La Germania, invece, ha assistito a un tracollo del 36,8%.
La crisi del mercato delle auto elettriche in Europa può essere attribuita a diversi fattori. In primo luogo, i costi elevati dei veicoli elettrici rappresentano un ostacolo significativo per molti consumatori. Nonostante gli incentivi governativi, il prezzo di acquisto rimane proibitivo per una larga parte della popolazione. Inoltre, la complessità tecnologica delle auto elettriche aggiunge un ulteriore livello di difficoltà per i potenziali acquirenti, che potrebbero preferire soluzioni più semplici e meno costose.
Un altro fattore cruciale è la mancanza di infrastrutture adeguate. Sebbene il numero di colonnine di ricarica stia aumentando, non è ancora sufficiente per soddisfare la domanda crescente. Questo crea un circolo vizioso: senza un'adeguata rete di ricarica, i consumatori sono riluttanti ad acquistare veicoli elettrici, e senza una domanda sufficiente, gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica rimangono limitati.
In Cina, la situazione è completamente diversa. Le vendite di auto elettriche continuano a crescere, grazie a una combinazione di politiche governative favorevoli, incentivi finanziari e una rete di infrastrutture di ricarica ben sviluppata. Il governo cinese ha investito massicciamente nella promozione dei veicoli elettrici, rendendoli una scelta attraente per i consumatori. Inoltre, i produttori cinesi hanno adottato strategie di prezzo aggressive, rendendo i veicoli elettrici più accessibili a una vasta gamma di acquirenti.